Rivista settimanale per Internet Indio Grigio
Nº 143. ANNO 2003 GIOVE 13 DI FEBBRAIO

 

 FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2003

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPAGNOLO, FRANCESE, INGLESE, TEDESCO
ARABO, PORTOGHESE, ITALIANO E CATALANO

Espejo rasgado

INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIONE
LA LUCENTEZZA DELLA COSA GRIGIA
E
L'INDIO DEL JARAMA
LA FUSIONE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

 indio grigio


INDIO GRIGIO Nº 143

ANNO III

EDITORILE

Devo incominciare a scrivere senza fermarmi al meno fino alla paggina mille, cosichè le mie parole abbiano suo proprio peso.

Stò educando a gli ultimi decadenti, devo essere semplice, dire che non essistirà altra riga al di là delle righe.

Come se la vita fosse quella quietu impossibile. Vedremo chi rimane con la bocca aperta, io per la condanna o loro per mia pigrizia di moffarmi della giustizia divina, giàchè di quello si tratta quando è in gioco il  super io.

Questa volta incomincio la facenda scuartizato, fatto a mille pezzi di merda cristalina e odorosa allo stesso tempo. Questa volta, ne vendetta ne amore, questa volta vengo per l’oro, senza barriere e niente mi fermerà.

Mi avevano ferito, sparato brutalmente, aveva pezzi di pallottole o meglio pallottole intere per tutto il corpo, qualche pezzi di piombo mi arrivavano alle viscere nobile e anche mio proprio cervello aveva pezzi di piombo d’amore. Non devo scordarmi che, più che scrivere, quello che devo fare  è sapere cosa fare con tutto quello che ho scritto,  cento di paggine che non trovano suo cammino perche io, che gli devo poter dar ordine, non trovo il cammino e sembra incredibile che tanto abbia a che vedere la vita dello scrittore con sua scrittura, in tempi dove nessuno ha a che vedere con niente, meno di più con quello che produce come arte, metáfora.

Vari sono gli assassini che devo cristallizare prima di mettersi seriamente a parlare della mia scrittura. Cosìche quando più presto, meglio. 

POESIA, POESIA, POESIA, POESIA

Miguel Oscar Menassa recitando

SONO

 

Sono
una leve parola
deserti di silenzi.

Oggi
ho una piccola
pazzia traditora
voglio perfezzionare
mia vita e miei amori
per raggiungerti
nel miracolo dei baci.
 

CARA:

Senza fermarmi, volo su la allegria della luce.
Incanto delle sabbie di speranza e lussuria. 
Ritorno dil non far niente prodotto per mareggiate aperte alla  luna.
Al serpenteante ritmo delle foglie aperte e luminose del’autunno. 

Le grandi melodíe dell’ época vibranno  nel mio cammino.
PRIMA DI TORNARE, PRIMA DI TORNARE
DOVREMMO MORIRE
AFFAMATI, DISPERATI.

È un carnevale, un pazzo carnevalequello che ci unisce.
È la richezza fervente della vita,
la sbelta richezza di cuore e miele. 

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È incantevole come all’uomo  moderno tutto li riesce così così. L’uomo moderno non ha serenità, cio’è, di essatitù, niente è corretto in lei.

-Guarda, dottore, quello che io faccio è praticamente impossibile, cosichè non mi interessa molto comeriesce, qualcuno mi perdonará, qualcuno giustificherà i risultati.

Ascolti bene quello che gli dico, dottore, tutte gli specchismi sono regolate dal denaro che si guadagna ogni mese ,¿capisce? Sono, dottore, una scandalosa serpente innamorata, tutto il delirio sono le pesetas aperte alla senzaraggione di alqune poesie disperate, ignote, sbelte.

- Continuiamo la prossima.

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EROTISMO O PORNOGRAFIA?

Lei fu in bagno e lacio la porta aperta, io prendè animo e bevè due  o tre sorbetti di un licuore di fuoco.

Lei comincia a baciare suo proprio viso nello specchio dil bagno e offre sue natiche alle mie labra affamati per amarla.

- Mai nessuno abballò esattamente per me, nuda per me, gli disse per dire qualcosa, e lei cominciò a muovere il culo e a bagnarsi le dita e dopo con le dita bagnati per la saliva calda, a stringersi un po’ le tette come se lei stessa gli succhiasse.

E baciava, con ardore, sua propria immagine nello specchio e mi guardava con occhi di un godere immortale, ed io la vedeva accompagnandomi, tra altre donne amate, nel Olimpo e le mi guardava nuovamente e me lo diceva:

- Io, io ballerò per te, io, caro, ballerò per te. 

Lei che cosa pensa?

Pornografia   o   Erotismo

Fino a il giorno di oggi hanno votato: 

Pornografia: 280.000         Erotismo: 540.000

 

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QUALCOSA DI POLITICA O RACCOLTA DI SPAZZATURA  

Adesso che nessuno può togliermi quello che ho, avrò. Dopo, incontrerò la maniera di fuggire di me. Qualche verso, qualche canzone disperata, mi toglierà di un colpo.

Mai si deve salutare se quello non fa parte di una estrategia. Già nessuno sa’ che è quello che mi da il mio proprio devenire. 

L’idea di recuperare tutta la scrittura dei cuaderni e paggine sciolte, mi emoziona a tale estremo che lasciarebbe tutto per quello. Avró calma, già ho imparato che la vita non finisce domani. Aspetterò attento l’opportunità e, lì mi farò con tutto il  tesoro. Sono l’arte della sciocchezza, mia capa non ha ritorno. Mai ho guardato in dietro. L’indietro mi viene di altro sito. Non credo che possa aqustarlo, essere un maestro di tutte gli arti marziali. Come se non abbastasse con essere Dio, con averlo, con amarlo. Voglio essere un uomo, qualcuno che ami quella sciocchezza di morire. Qualcuno che possa clamare per sua libertà, per non aquistarla.

Índio Gris

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 Índio Gris