Rivista
settimanale per Internet Indio Grigio FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2003 NON
SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE INDIO GRIGIO
È PRODOTTO INDIO GRIGIO Nº 138 ANNO III EDITORILE ANNO 2003, 1 GENNAIO Quando le caratterístiche dil problema sono portate
alla vita, tutto si complica. Al voler scrivere,mettere qualcosa lì che mi lasciassi sapere che aveva
trascorso un altro anno,anche per le cose e le persone che amiamo, mi trovai con
la sorpresa di che la machina non mi lasciava scrivere, se io non riusciva darle
mia identità Cercai con disperazione nei miei ricordi e non trovai il menor
segno che mi indicara il cammino verso mia propria identità. In principio, ho
dubbitato della machina. "¡Se será stúpida! disse in alta voce,
chiedermi quello che non esiste ". Ripetè la operazione e niente, lei, con
una voce, a lo stesso tempo lontana e metálica, ripeteva in varie lingue,
"Sua identità" e credo che una delle
volte arrivó a chiedermelo per favore. Lí arrivai a pensare,
preocupato, "¿Perché può essere
un favore per la machina che io abbia o incontri alcuna identità?" E lí
fu dove arrivai a considerarla umana, alcuna identità no, deve essere la
identità corretta, una identità di 25 caratteri. E non ho avuto altra
alternativa che capire tutto. Per poter scrivere in questa machina, devo avere 25 dita, qualcosa come dirmi
che qualcosa mancava o, meglio, che qualcosa era di più: la maniera di
pensare l’anno trascorso , quel pezzo di anima che ancora appartiene al
passato e non posso dare. O io, può darsi che ero di più io, per poter
realizare certe questioni. Mi sorprendè dicendo: devo allontanarmi di me. Per poter, adesso, intregarmi al meccanismo che a tutta l’umanità li costó
più di un secolo e mezo mettere in funzionamento. E lí, l’uomo dipinge,
canta, scrive, fa l’amore o la guerra secondo i paesi, pero lui, quando
occorre tutto questo, non cè, ha dovuto essere lasciato per poter
amare,scrivere, la la lara, la la... Facendo bene le cose che corrisponda fare in ogni caso e pagando quello che
si deva pagare per mettere in funzionamento il meccanismo, nessuno avrebbe
nessuna identità. La identità sarebbe tutta del cammino che, la donna e
l’uomo, hanno deciso produrre come vita propria.
Miguel
Oscar Menassa recitando
STÒ Stò
quasi morto Una specie CARA: Quando ti vedo azzurra, vivace, enarbolando tue proprie parole, mi vedo
scrivendo mio sorriso nel acqua. Ti lo prometto, quando suonino le capanelle dell’amore, sarò al tuo
fianco. Questa volta mi farò acompagnare per i sopraviventi e per i
morti, sopratutto quelli morti che morirono nei poemi di Aragon di
strepitosa morte violenta: gli ammazzati per equivoco, le streghe
ammazzate, i morti assolutamente trasformati.
Una cenere aperta, una grande morte compagna.
-Guardi,
dottore, stò qucasi morto, con dolori intutto il corpo, come se tutto
avessi morto, quando tutto stá più
fiorito che mai, pero occorre, dottore, che lei
non mi ama, lei ama a sua madre, ama le mutilazioni di sua madre,
l’ignoranza. Tutto mi va bene, come aveva pensato quando ero giovane,
pero lei non mi ama, allora, io non posso godere di quello che ho
aquistato. Quando
ti affondi nei sarcófaghi umili della rabia, già niente ci
unirá. Alondra della morte, alondra della morte, riuscirò a
fuggire. Già lo vedrai, me ne andrò in qualche verso per non ritornare.
Ti lascio morire tranquilla di pena e di sciocchezze, discutendo con tua
madre sul vero colore delle
verdure con la passione di chi stà a punto di dominare il mondo. - Continuiamo la prossima.
Inventasti
pezzo a pezzo il mio corpo. Primo le tette, piccole tettine
adolescenti disposte a scoprire l’universo. Dopo, un paio di
discrete natiche che si trasformarono in culo, quando tuo cazzo di
disegnatore gallego separó,
definitivamente, mia innocenza del futuro. Il coño fu l’último,
spacatura invisibile del mio nome. Fino a il giorno di oggi hanno votato: Pornografia: 276.000 Erotismo: 532.000
Non
venire, mi disse la poesía, che già
sono al tuo fianco, ed io non gli ho dato retta, io continuai
cercandola. Scrivirò
fino alla stanchezza. Farò
l’amore fino alla tachicardia leggera. Guadagnerò
il denaro sufficente e per altra parte, mi sento contento di che la mia
maniera di pensare le idee necesita dil mondo delle idee. Del
essere, non mi interessano le conclusioni, sólo il laberinto di essere.
Del essere, solo quello che è preparazione ad esserlo. Più
che uscire per alcuna delle suscite sttabilite , creare una nuova uscita.
Rompere una parete del laberinto. Fare
lucedel dubbio, quello è virtu. Índio Gris
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