Rivista settimanale per Internet Indio Grigio
Nº 99. ANNO 2002 GIOVE
DÌ  18
APRILE

 

 FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2002

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPAGNOLO, FRANCESE, INGLESE, TEDESCO
ARABO, PORTOGHESE, ITALIANO E CATALANO

En las cumbres aladas

INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIONE
LA LUCENTEZZA DELLA COSA GRIGIA
E
L'INDIO DEL JARAMA
LA FUSIONE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

 indio grigio


INDIO GRIGIO Nº 99

ANNO II

EDITRICE

INTERVISTA AL POETA MIGUEL OSCAR MENASSA
Domenica, 14  aprile  2002

Carmen Salamanca:Vediamo , Menassa.

Miguel Oscar Menassa: Sí, signorina ¿come  va?

CS: Bien.Buon giorno.

MOM:Buon giorno , principessa della notte. ¿Come  va?

CS: “Mia mela perduta abita  nelle tue tenebre”.

Ho stato legendo suo libro che presentiamo il martedì prossimo, Monólogo entre la vaca y el moribundo. Bene, in realtà, il martedì scorso, perche questa  intervista esce il giovedì.

MOM: Bene, pero noi la facciamo adesso, ne anche possiamo ingannare alla gente.

CS: Il martedì prossimo,allora.

MOM: Non andiamo a dirgli alla gente che la facciamo i giovedì, direttamente per  Internet.

CS: No...

MOM: La facciamo le domeniche, che rimanemo senza dormire per che il popolo spagnolo  abbia notizie fresche. 

CS: Cè una frase che si ripete in questi due libri che presentaremo: “Il silenzio dei ppopoli è il principio della destruzione”, stá n ambi due, in Cartas a mi mujer e in Monólogo entre la vaca y el moribundo.

MOM: Può darsi che quello che io parlo con lei gli serva al mondo (questo chiariscalo bene nella intervista), pero io, quando dico il mondo, parlo del Gruppo Zero. Quando dico che miei versi sono i migliori versi del mondo, dico “nel Gruppo Zero non c’è un poeta che  acquisti la dimensione che io aquisto nei miei versi  ”. Nel mondo, se il mondo non lo conosce nessuno, e anche, le notizie che conosciamo del mondo sono tutte buggie, sono tutte preparate, non vedete che i giornalisti spagnoli non capiscono niente.. Gli arriva una noticia data per uno stupido e loro la ripetono, gia sucedè con l’assunto di Felipe González  e adesso con l’assunto di Chávez. Ancora non si sa’ se Chávez rinunció o non rinunció ed egli gia lo stanno criticando come dittatore da 48 ore fa, non si può fare. 

CS: Ritornò a prendere il paese.

MOM:  Che Chávez non chiedè asilo a Cuba perche Fidel Castro ha detto che non ha chiesto asilo a Cuba e che  sembra che tornano a restituirlo perche voglono restituire la legalità. Allora io dico e ¿nessuno percepì?

Il parentesi è soltanto per dirgli che quando io parlo dil mondo parlo dil mondo Gruppo Zero. In ogni modo se lei vuole, faccialo estensivo, per esempio, al mondo della poesia in lingua spagnola e le mali traduzioni ai quali ho potuto arrivare. Quando dico il psicoanalisi è più generale, perche psicoanalisi cè uno solo, tutto il mondo sa’ che è il psicoanalisi,  bene, pero anche, secondo i testi di Freud.

Per che non suceda quello che stà sucedendo in questo momento, io gli stò spiegando che quando io dico “Il silenzio dei  popoli è l’inizio della destruzione”,stò parlando delle comunita psicoanalitiche, non stò parlando dil mondo, non stò parlando della China comunista, ne stò  parlando degli Stati  Uniti. Stò parlando del mondo che stò studiando. Io dico : “Il silenzio dei  popoli  è l’inizio della sua destruzione” pensando in tutte le comunita  psicoanalítiche che, per  tacere assunti genitali, lo dico cosí  per che si capisca, assunti del animale nel uomo, per tacere quello e per tacere le quastioni del denaro, risulta che si furono degradando  fino ad abandonare il campo psicoanalitico, quello è quello che dico. 

Pero anche è certo,  al di là della intervenzione recente, anche è certo che un popolo, per esempio, come l’argentino che è stato in silenzio un mucchio di anni, anche adesso che vuole parlare non può, è un po’ distrutto, il silenzio deteriora un po’.

Quando io arrivai alla Spagna nel  1975-76, il popolo spagnolo pativa di quello , già so’ che il cervello serve per questo e per quello e che le parole si aggiugono una  all’altra indistintamente, pero il popolo spagnolo quando io arivai nella Spagna parlava con 200 parole, cio’è, era nello stato di deboleza mentale. Il silenzio dei popoli e senza dire che questo  vuol dire inconscio collettivo, è l’inizio  della sua propria destruzione, deterioro mentale, deterioro nervoso, deterioro sessuale, deterioro della immaginazione e  fondamentalmente annullazione del processo simbolico, la questione è  tutta immaginaria, allora l’unica cosa che voglio è elliminare all’altro, pero come l’altro è più  forte, è un dittatore, rimango tranquillo, mi lavo le mani.

Allora, mondo è il mondo che controllo. Anche abbiamo avuto 3 ó 4 sessioni di política dove parlavamo di questo,  parlavamo di altro, che evidentemente io non incursiono quei campi, pero anche è bugia perche una scuola di psicoanalisi che non  ha , non una giusta concezione política, pero una chiara concezione política riferita non soltanto alla política psicoanalítica sino alla política economica, no so’ se è una scuola di psicoanalisi.

Di tutte le critiche che ci hanno fatto su i riportagi, l’unica che accetto chiaramente è perchè mi occupo della política spagnola, perchè non mi occupo della política argentina...chiaro , però allora, mi dedicarebbe alla política, gia  dovrebbe abandonare le cose che facchio.

Quello che voglio dire è che , quando qualcuno si senta tanto brillante come io, tanto acuto come io  per fare un commento che io non abbia fatto, lo può fare e noi ce lo pubblichiamo. Era quello.

CS: Questo libro, Monólogo entre la vaca y el moribundo sembra una conversazione tra il poeta, il psicoanalista, l’uomo, le diverse funzioni che porta avanti, o i diversi luoghi per i quali passa lo scrittore.¿Come è  qualla convivenza? ¿Come è  quel stare-non stare? Voglio dire, perche cè un momento dove il psicoanalista  gli  dice al poeta “ guarda io anche sono scrittore, non soltanto è lei ”.

MOM: Va bene pero quando gia li  chiarisce che è scrittore, già gli stà dicendo che stà complicato , che stà contrattato per qualcosa, o per alcuna idea, o per alcuno stato o per alcuna istituzione, in vece il poeta è un cantore senza padrone. 

Quando scrivo quelli testi di psicoanalisi  già sono comperato ¿Per ché? Bene, per i miei conoscenze psicoanalitici, perche sono il Direttore di una Scuola di Psicoanalisi, perche tutto il mondo stà aceptando che io dica come capiì i testi, o come ascoltai o come produce, o quale fu lia lettura  produttiva. In vece il poeta,  mi perdona , il poeta è come una donna, che  aparentemente stá legata pero vada lei a indagare a che cosa è legata una donna. Io sono sicuro  che la poesia e la polizia sono legati a qualcosa., pero vada lei a sapere a che cosa sono segate, perche se la polizia sarebbe legata alla legge viviremmo molto meglio. E se la poesia sarebbe legata veramente alla libertà, anche ci farebbe molto più piacere. 

CS: “La vita era per il poeta suoi parole  scritte”.

MOM: Sí, chiaro perche  chi crede che sua vita è la vita vivita... Dire che è un schiocco o un matto è insultare a  più della metà dell’umanità. Se la volta scorsa ci lamentavamo di che soltanto la metà dell’umanità ha cibo, adesso potremmo dire che il  98% dell’umanità  diffícilmente si  renda conto primo di morire di che è mortale.

CS: “In principio tutto il mondo avrà la sua verità, dopo anche impareranno a mentire: vivere sapendo che vannno a morire pero come se quello non fosse ad accadere mai, quella è l’unica grazia della vita”.

MOM: Il tipo dice che è l’unica grazia della vita perche siamo una spece mortale, proveniamo di sessi, maschile e femminile, di maschio ed hembra. Tutte le spece . 

Li dico come il  stronzo uomo rifletta a volte senza riflettere. Le spece che si riproducono per maschio e fémina sono mortali, per quello si riproducono, per mantenere la spece, pero chiaro uno preferisce  avere nato di una cucuzza. È digradato , e nato di una cucuzza ,non nasce di un uomo ed una donna , pero meglio digradato e immortale, dice il tipo, che gradevole mortale.  

CS: Meglio digradato mortale che gradevole  immortale.

MOM: Mi  sembra che me lo mettè giusto al rovescio, dopo lo veremo registrato. Giusto al rovescio, mi sembra. 

CS: Mi sembra che ha da vedere con il mestiere del poeta quello che dice “sapendo che va a morire, vivere come se quello non foie ad occorrere mai, quella è l’unica grazia della vita  ”.

MOM: I fece un poema ultimo, in un poemario che adesso andrà a pubblicare la stimata , gradevole, lussuriosa , intelligente editrice Gruppo Zero, dove in un poema che si  chiama “Venne  la poesia e mi disse” la poesia li dice al’uomo, l’uomo sa’ che va a morire e non gli importa, sa’ che ogni amore lo ammazza e, purtroppo, si innamora, sa’ che quando scrive muore e purtroppo , scrive.  Non so’ se l’uomo che vive  con il poeta lo sa’, pero il poeta sa’ che morirà.  In più sua funzione è racontare le cose per quando lui non ci sia, allora guardi se sa’, cio’è, non sappiamo se l’uomo che accompagna  al poeta sa’, pero il poeta sa`.

AD: Sapere non è sapere coscente. No  quello che sa’ coscentemente , intelettualmente  che va a morire è un mortale. Temere la morte è essere immortale perche già ai passato la morte, come vai a temere la morte e non l’hai passato.

MOM: Vediamo che più ai letto. ¿gia ai scritto quello che vai a mettere?

CS: Ho alcune idee. Bene sí, scrisse qualcosa, anche se non mi piace .

MOM: ¿Quello che scrisse? ¿Per ché?Domandi , che alla fine finirò facendo io l’intervista. 

CS: “Sono assolutamente convinto che la vita soltanto si può vivere, nessuno può pensare sua vita.”

MOM: No, perche  domandi al psicoanalista,  chi pensa sua vita è un nevrotico osessivo che, poverino, non vedi come soffre. La vita non si può  pensare, come si va a pensare la vita. È come se qualcuno dicessi , “sí, io penso molto quando gioco” o “io il  gioco lo penso molto”. Non si può  pensare,si debe giocare.

CS: Il momento di pensarla sarebbe dopo quando si scrive, quando il poeta srive.

MOM:  Io ringrazio che lei mi voglia normalizare pero è come io gli dico, che non si può pensare la vita, ne prima ne dopo; quello che si pensa è un’altra cosa , sono concetti, nozioni.

CS: Sono d’accordo , non si può pensare la vita, la vita si vive, pero quando  dopo lo scrittore scrive   può darsi che uno capisca di che cosa  è quello che è sucesso.

MOM: Scrive, lei lo disse, quando lo scrittore scrive , scrive. E ¿cosa ha fatto con la vita  ? La ha disrealizato, allora vede che non si può pensare la vita, si può pensare nella scrittura del poeta che crede che li racconta la vita pero quella è la scrittura del poeta, quello già è il poema, già il racconto...

AD: Ancora se la vita soltanto si può fare, chiaro che dopo sai la vita che ai fatto, dopo di farla.

MOM: Soltanto dopo saprai , chiaro. Questo è molto importante, quando qualche allievo dice: “quando capisca quello che voi mi date andrò a pagare”, lei mai potrà capire quello che noi gli diamo se non paga primo . Vediamo se lei può conoscere  il gusto della aciuga senza pagare al verdolaio  quello che cosa la aciuga, o senza passarsi quattro mesi aceptando che la aciuga cresca. Che ci sono cose che l’uomo soltanto  comprende faccendole e già non sappiamo  se è comprensione o lettura di dati.

CS: Ricordai che Freud dice  che ci sono concetti che soltanto si possono imparare, comprendere , analizándogli.

MOM: Era in un lavoro dove dialoga con un giovane  immaginario, arriva un momento che gli dice  “Quello che viene non glielo posso spiegare perche come lei ha molti problemi sessuali, se non se  psicoanaliza...”

AD: O se non si trasforma per capirlo . 

MOM: Se lei non opera una trasformazione per  comprenderlo non può capirlo, perche capire   questo che io li stò spiegando va contro la sua maniere di essere, per il quale, o lei cambia o i mecanismi del io impediscono che lei ascolti quello che io gli stò dicendo.

CS: Dice: “Con la piuma insensata delle chiachere io conterò la storia, sarà in verso,   accomodata, torpe  in una crucivia di dovere assicurare qualcosa”. M chiamó molto la attenzione qualla última frase, “nella crucivia di dovere assicurare qualcosa”. La storia sempre assicura.

MOM: La storia assicura per quello che va a leggere la storia, pero assicuare qualcosa sempre è una cosa commerciale, lí il poeta si riferisce a ch per combattere con le trecie culturali di Madrid si dobrebbero assicurare le cose, si dobrebbe fare un po’ como egli, il poeta si resiste ad essere come uno di loro,  meglio conclude che l’unica maniera di cambiare una situazione è non essere comeloro,  con lo quale rimane un po’ debole .  Pero, chiaro, un poeta che crede che rimane debole perche crede che non ha una acettazione  culturale è un tontito.Stò parlando di me, perche a volte mi sucede che io dico  “non c’è nessuno che mi voglia  ” e risulta che scrivo un poema al giorno , ¿come che non  c’è  nessuno  che m voglia? La lingua  spagnola  ha una fame per me. Lei che è tanto madrileña, a volte, anche gli debe dare rabia che la lingua spagnola abbia più fame per me che per lei.

CS: ¿Quello è una domanda?

MOM: È una canita all’aria che mi ho tirato adesso.

AD: Una interpretazione.

MOM: Lei vuole vincere, non si broglia. “Se ti postrano cento volto, ti alzi / altre dieci, altre cento, altre cinquecento : / non  saranto tue cadute tanto violente / ne anche , per legge,saranno tante.”

“Procede come Dio che mai  piange; / o come Lucifer, che  mai  prega; / o come il robledal,  la quale grandezza / necessita del acqua, e non la  prega...”

Per esempio  questo poeta è un poeta geniale, pero io non sono cosí, io credo che l’unica cosa che non si deve  intregare è la poesia, dopo si debe intregare tutto. Perche per procedere come Dio che mai piange dovremmo vivere in altro mondo perche nel mondo nel quale viviamo , al di là  di che piangemo o non piangemo, ci sono motivi per piangere, fino a mille o due mila  al giorno a livello dil mondo intero.  E dopo, sei come Lucifer che mai  piange, anche a popoli affamati, a popoli in guerra, a popoli torturati per i poderosi, se non li lasci pregare non li lasci chiedere pietà, perchè pregare è anche chiedere pietà. ¿Vedi che è molto diffícile essere come Almafuerte? Io sono  più conciliatore come poeta. Io credo  nella trasformazione delle società.

CS: E ¿la trasformazione delle società passa per la  trasformazione dil soggetto?

MOM: Cosí detto sembra bugía.

CS: È  una  domanda.

MOM: Quando dico che credo, non disse como, disse che se credo nella trasformazione della società  e delle  culture come ben vedo, non sempre siamo stati nel modo di produzione attuale, come fu cambiando tutto quello.L’unica cosa che io dico è che può darsi che non ci diano libertà  per vivere, può  darsi che non ci diano libertà  per mangiare, ma il poeta ha la grazia di non necessitare che li diano quella libertà per scrivere. Allora dico, come i tempi cambiano, come il mondo cambia, lei súbito già mi domanda  come  , io non gli disse che lo cambiarebbe io , dico:  ho come pensiero pensare che il mondo si trasforma perche fa cinque millioni d’anni  che il mondo si viene trasformando, allora, sarebbe più che un idiota  se penso che la sociatà attuale  sarà una società definitiva , umana e la salute attuale sarà la salute definitiva , , no, io penso correttamente, quello che sucede è che come non so’, non ho idea come si cambia questo stato di cose.  Primo di  tutto tratto di cambiare io, dopo tratto di cambiare i miei amici, dopo tratto di cambiare  miei nemici, dopo tartto di scrivere tutto quello che vedo, sento,  palpo  perche qualche genio che non sono io sicuramente capirà quello che ci sucedeva. Non so’ se mi ho spiegato bene. 

Bene se mi  fate più domande  posso continuare parlando del tema che è un tema che mi interessa moltissimo. Perche, come non posso,  allora non facio niente, è come se vollessemo costruire un gruppo, come stiamo facendo con il Gruppo Zero e evidentemente,ogni volta che entra un integrante per il motivo che sia, si beneficia più rapidamente e più che io, chiaro. Allora io ho invidia ho non ho invidia,  , ho invidia o voglio il progresso dell’umanità, ho invidia o voglio generare una maniera comoda di vivere più che quella  attuale .  Bene, allora devo sopportare che ogni volta che si avvicina una persona , piena di critiche, piena di dubbi  e piena di stupidagini,  al di là di quello si va a beneficiare più di me. Se io posso sopportare quello, stiamo nel mondo, siamo umani  e qualche giorno tra 2 ó 3 mila anni diranno “guarda questa gente quello che  ha fatto , potendosi aver  rimasto con tutto il pesce...”

AD: Deve essere la scrittura allora, la machina che  trasforma.

MOM:  Io non voglio dirlo così, pero io credo che sí. ¿Per ché dico che la scrittura è la machina trasformatrice? Perche io non sono idiota, non vivo come scrivo, io vivo come scrissero prima di me. 

CS: “Credo che mia vita è la vita di un personagio letterario, non mi posso appartare molto di quello quando scrivo”.

MOM: Il tipo stá penssando in queste cose, non vede lei quello che mi fa. Il tipo gia sapeva, quando scriveva questo gia sapeva. Un personagio letterario, guardi, a vedere se a se me mi occorre qualche girno: “Lasciemi dirgli la verità  ”. Lei non mi lascia, mi dice¡che verità! Lei e quà , fece questo, pubblicò tanti libri. “No, io sono un esserepieno di complessi”. "No, Menassa, ch va a tenere lei complessi, se si lo conoce forte, valiente". ¿Va intendendo?

Si debe capire bene quello di che uno è la scrittura, si deve capire bene perche uno è veramente la scrittura.  Lei indagò nel passato dei poeti che dicono che suo padre è checoslovaco e sua madre india, se  lei lo fa si renderà conto che molte volte non ha niete da vedere con la realtà materiale, pero può darsi  che abbia da vedere con alcuna realtà , bene ,¿ché realtà? La realtà della scrittura, perche quello fa che si genere di quella  maniera, come si stá dicendo, come si stá scrivendo.

¿Che sucede  Salamanca, stá triste? Lei  vorrebbe domandarmi per l’Medio Oriente.

CS: Io vorrebbe, semplicemente.

MOM: A lei li piacerebbe lavorare per il mondo .

¿Alla  fine la contrattarono nel El País?

CS: No. Era a lei a  chi dobrebbero contrattare come avanntólogo di notizie.

MOM: Io ho riuscito essere un uomo talmente libero, a me non mi vuole nè quello a chi do’ di mangiare, ne quel al chi offro mio sapere, ne quel che vive del mio  sapere , a me non mi  vuole ne anche quello che imparò al mio fianco. È molto interessante la vita dil creatore.  ¿chi ti vorrà se non ti può possedere  ? Gia  lo sò, la gente non si può  possiedere. Gia lo so’, pero  ha l’illusione di posederti.

CS: La domenica scorsa gli domandai chi  erano i maestri e tornò a ripetere  nel pomeriggio , maestro è  tutto quel che abbia fatto qualcosa prima di me.

MOM: Che abbia fatto qualcosa prima di me...

CS: E meglio  di me  .

MOM: Bene, il fatto di averlo fatto prima vuol dire che lo ha fatto meglio, tanto e così che io per superarlo devo prenderlo, devo utilizarlo come spazzatura, devo utilizarlo, se lei vuole, come materia prima. 

CS: C’è una cosa molto interessante, anche diceva che lo scrittore non sa’ di quello che srive pero ha l’obligo di sapere di quello che legge.

MOM: Va bene, lo lasciamo crare tutto quello che voglia pero quando legge, quando legge un libro debe sapere quello che legge, perche lì ci va a mostrare quale posizione ha nel mondo. Va bene, noi gli diamo libertà , scriva quello che scriva, la scrittura non si può reprimire perche ch’è un aspetto del uomo che è quella merda che lei scrisse, pero dopo lei debe dimostrare che sa’ quello che legge , perche uguale lei legendo ama soltanto la poverezza della sua scrittura, ci sono molti scrittori così.  Guarda, se  lei si alza una mattina e apre gli occhi, Spagna è piena di scrittori così. per esempio , a Paco Umbral gli perdoniamo le stupidagini che scrive, pero legge molto male, capisce tutto al rovegio.  O quelli della Scuola di Lettere, che credono che la gente nasce poeta, leggono male , quello è lettura. Scrivono, scrivono un mucchio di sciocchezze , stanno dicendo che essere crittore è nobile, essere crittore è come essere re, se non nasci nella casa dil re non eri principe.

CS: Chiaro che lí  può essere anche  ideología, pero ci sono questioni economici per mezzo. 

MOM: ¿Come dice?

CS:  Voglio dire che quel pensiero ha implicanz e economici anche, di mercato, quanto più scrittori abbia meno guadagnono quelli che ci sono. ..

MOM:  Gli scrittori non vincono niente.

CS: Bene, le case editrice.

MOM: Sí, può essere per quello.  Non abbiamo cresciuto niente,non abbiamo superato ne anche l’antico Egitto. Nel antico Egitto aveva una lingua parlante che era quella che parlava il popolo e aveva una lingua scritta che soltanto capivano i poterosi ¿per che dico i  poterosi? Perche tutttte le  trattative commerciali si facevano in lingua scritta, per il quale il popolo non poteva fare trattative commerciali, continuiamo a vivere così. Gli scrittori nostri sono ancora romani, cosa si può fare,o greci, che è più o meno lo stesso. Alcuni si ubriacano direttamente e gli altri si ubriacono un pochino più tardi perche gli mettevano acqua al vino.

CS: Allora la vita non a senso.

MOM: Bene, se lo vuole fare più soave, la vita ha cinque mila millioni di sensi. La vita è come il desiderio inconsciente. Ha visto che finisco dicendo che il desiderio inconsciente non ha oggetto,¿per che? Perche tutto  animale che cammina è oggetto del desiderio, che non ha oggetto vuol dire che è lo stesso di questa maniera che del’altra. E quello è la vita del soggetto.

Bene  i filmini si incaricanno di mostrarci che la vita è quella dei decenti, lavoratori  o la vita è la vita del ricco o la vita è la vita del povero , anche è la vita del dellinquante. Se lei pensa un pochino, lei avrà pianto in alcun filmino ben fatto quando ammazzavano all’assassino o ditenevano al delinquente  o la  prostituta mala che inngannava a tutto il mondo moriva alla fine e lei,lì, una lacrima.Bene se qualcuno piangè quando moriva l’assassino vuol dire che ci vogliono far credere che tutto il mondo ha sentimenti, che tutto sono vite, che l’assassino ama sua madre.

CS: ¿Tutti portiamo un assassino dentro ?

MOM:  Quello io non lo direbbe, purtroppo, dopo di 35 anni di analisi. Ne anche una vittima perche mi stò rendendo conto che se uno accetta le competenze dove si vince, acetta perdere, che uno non dovrebbe partecipare nelle gare dove si vince o si perde , cio’è, se io acetto che tutto uomo ha una vittima , ed io non  sono d’accordo con quello . Uscendo di quella dialettica . Perche, vediamo Menassa ¿ lei che è  proletario o borghese? Potrebbe arrivare a domandarmi un marxista dei vecchi conosciuti dell’infanzia, ed io direbbe ne una cosa ne l’altra, io sono extraterrestre. E al mio intendere, mia risposta è una risposta  marxista. Quando qualcuno mi domanda ¿proletario o borghese? Se io gli   rispondesse “io non sono  ne una cosa ne l’altra, io sono estraterrestre”, quella risposta sarebbe una risposta marxista.

AD:  Ne anche con la pazzia e la raggione si può uno appropiare della salute... 

CS: E di política, ¿qualche  commentario?

MOM: E che sappiamo quello che sucede, che a volte mi fanno tanto male le notizie che mi desintendo un po’, cosiche se lei mi aiuta...Niente, non ha letto i giornali lei.

Vuole che gli dica che ridicoli che sono i giornalisti, oggi nel El País che dice “Argentina no finisce di cadere nel abismo”, pero quello che io voglio dire è che per sapere come stà Argentina li domandano alla opposizione. E ¿per ché non gli domandano a Zapatero come va la  Spagna? No, quello glielo damandano ad Aznar, pero per Argentina  glielo domandano alla gente di Alfonsín, che furono quelli che caderono, che malo latte. E anche lo mettono come titolare.  In realtà dentro, quello che dice il presidente attuale è che a  luglio loro usciranno di quella situazione. No so’ per ché lo dicono. Non mi interessa che l’Argentina  abbia ragione, io dico,come è il giornalismo. Loro dicono che il giornalismo giallo non sò qual’è, pero loro sono i giornalisti gialli, la verità.

Io  sono sicuro che quel riportagio può  avere dieci titoli migliori che quello  che gli hanno  messo, ¿per che gli mettero quello? ¿o giusto lí si  tornano incolti? No, è che  hanno voglia di gonfiare le palle.

Amelia Díez non  era  strana oggi che  nella opera Las criadas  finiscano gridando “Argentina”. Las criadas, di Genet.

Público: E che un castigo è disterrare alla gente a Argentina e parlano de andare  in Afganistan e pegio che Afganistán, Argentina.

MOM: ¿Non ti sei reso conto che da quando è incominciato la crisi  economica in  argentina aumentó la pubblicità in Spagna con argentini?

CS: Un mucchio di annunci.

MOM: Cio’è, che quello che capimo adesso è che tutti vogliamo guadagnare un po’ di più,  pero quello di che tutti vogliamo aiutare al prossimo...quello già non sappiamo , pero si sa’ che tutto il mondo  vuole guadagnare un po’ più e che si aproffittano di qualsiesi situazione per vincere più denaro. Io credo che se bassa la vendita di giornali perche alla gente no li interessa la política nazionale e   lascia di interesagli il calcio, io credo che il 100% dei nostri giornalisti,  vedranno  gioiosi l’inizio di una guerra, niente più perche si venderanno più giornali. Siamo in quella situazione.

CS:  Mi rendo conto di che El País  nella ultima stadistica diceva: Il  giornale El País è  l’unico ch e aumenta sue vendite, pero risulta que hanno tolto la  promozione dei biglietti della peseta (che io so’ che gran parte della popolazione  stava  facendo la colezzione) e lí  aprofittarono per dire che cresceva la vendita, lasciarono un tempo e tornarono . Utilizando trucchetti.

MOM: Trucchetti, perche  lei è buona.

El País dovrebbe essere più attento perche è il giornale che nasce con la democrazia, allora dovrebbe conservare quello spirito sempre,  sotto qualsiesi circostanza, e lo stá perdendo, l’perso gia.

Adesso voglono risolvere il problema che hanno con Aznar, con  i popolari. Con l’assunto di  Felipe González, che lo vollerono  castigare perche si avevono portato male  e che so’ io, la verità è che prima gli aveva rotto il  culo Felipe González con il Collegio di Medici, al principio di tutto, un litigio che ha avuto il  Collegio di Medici con il  giornale El País, l’a vinto il Collegio di Medici e dopo  andarono contro il Collegio di Medici. Io credo che certi piani di  medicina che non si capiva perche erano, era perche stavano  enojados con il Collegio di Medici. Considerando che la stampa è il quarto potere, si aveva trasformato per un istante nel quinto potere.

Uno scándalo in tutto, per mostrare quello che il secolo XX fu, dice, la povertà  arrivò  fino alla riccheza. 

Ebbe un’epoca, un tempo della mia vita
dove tutto era possibile per miei ambizioni.
Una età ebbe.  Ebbe una età d’oro macisso,
dove l’amore e denaro erano lo stesso, per provenire di Dio.

Io soleva standermi su le orcasite diafane
e mi trovava con vagabondi, gente di mal vivere,
ed io aveva l’ermosura che danno l’ozio e l’allegria
e alcuni curiosi mi  baciavano nelle labra e bevevano  alcol.

Un’epoca, una età, anche oggi tutto lo ricordo.
Una donna presa delle mie spalle e altra donna
lasciandosi scivolare per i miei sogni più lussuriosi. 

Una donna ed altra donna e, ancora, notte disperata.
Ed altra donna   prendendo , come scuto, mio sesso,
illuminato sorriso, ardente tempestà sedenta.

 

CARO:

Mi sento crescere a velocità supersonica e quello, precisamente, devo dirlo, mi strugge.

Sí,  anche io fu la pegiore, la inammovibile rocia vestuta di animale  con sete ,que non cambiarebbe mai, tuo magior fracasso.

Di puntine su future intenzioni, cedo cadere  secchi pensieri,   coppe vuote che modellarono a colpi di silenzio, mio sguardo.

Fino a quì,  trascinai volontà strane, fermi auguri per miei passi, antenati catene nei bracci.

Fantaseo per il futuro una  donna matura, serena,  abastanza più sagia. Il corpo modellato con rotundità  per la esperienzia,   orma della cosa vivida fatto scrittura.

Una donna di intenso atrattivo,  embra per i quattro fianchi, che compró sua libertà perche capì il prezzo:

Rinunciare al trono, incatenarsi al  lavoro.

Fantaseo tuo sguardo di orgoglio, quando mi concedano il premio alla Donna  Impresaria del’anno.

A quello che non vado a rinunciare,è a continuare amandoti. Ne anche mi interessa , tutto, lo farò per essere degna del tul amore.

E non dirmi che il tuo amore già ce l’ho ...

 

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Lei dice che si ha pentito di avere migliorato.  Dopo ebbe mezzora di silenzio, dove io pensai che lei aveva dubi  di tutto quando non voleva avere dubi di lei.

Lei per concludere disse:

- ¡Che diffícile che è la vita  nel divano ! ¡Ché terribile!

-   Continuiamo la prossima.

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EROTISMO OU PORNOGRAFIA?

Lei dorme al piede dil matarazzo per terra, che fa a volte di letto. Mi ecita vederla  dormire  lí e credo che non dorme.

Chiudo un po’ gli occhi e la vedo nuda. faccio conti disperatamente e mi prometto che la settimana prossima studierò tutta la settimana. Tutto suo corpo dormito e mi decido ad aspettare che lei sia due. Mentre, vado adattando la luce a una semiombra e incomincia a battere il cuore.

¡Oh, lucignola  incandilata per se  stessa!

Arrivai a pensare che non era apropriato svegliarla e quel pensiero, se bene mi ecitò più, anche, mi ha permesso seguire scrivendo.

Lei che cosa pensa?

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Fino a il giorno di oggi hanno votato: 

Pornografia: 170.000         Erotismo: 300.000

 

CONSULTA GRUPPO ZERO
TRATTAMENTO DI UGUALI

OFFICINA DI LETTERATURA EROTICA  

Miguel Martínez Fondón
Psicoanalista

Coordenador: 
Miguel Oscar Menassa

Chiedere ora: 91 682 18 95
GETAFE (MADRID)

91 758 19 40  (MADRID)

 

QUALCOSA DI POLITICA O RACCOLTA DI SPAZZATURA  


1

Guadagnare denaro. Spendere denaro. Sono aspetti dello  stesso dramma.  Qualcuno che finisce dando sua vita a cambio di denaro. Alla fine, un lavoratore.

 
2

 

Le relazioni sessuali non esistono . Purtroppo , nelle società capitalisti , le relazioni sessuali hanno la sostanza dil denaro, quella esistenza.

DEVO DIRLO: sono uno scrittore, il resto fu tutto investigazione.

Avermi sposato due volte, avere avuto sei figli, avere studiato medicina, seguire  esercitando quella disciplina anche dopo più di 30 anni, fa parte della cultura generale che dovrebbero avere tutti li scrittori.

In quanto alla pittura, certe pratiche sessuali stravaganti, il  gioco e certe inclinazioni rivoluzionari, tutto era vedere, tutto era  lasciare in me marche di scrittura.

Io dovrebbe essere fatto tutto di nuovo e quello era quello che occorreva , quello che stava occorrendo.

Índio Gris


QUESTO È PUBBLICITÀ  

PIANTI  DEL ESILIO

Autore:
Miguel Oscar Menassa
75 págs.
18 €, $ 20.00 

Contiene tredici illustrazioni con qualcune dei migliori quadri dell’opera di Miguel Oscar Menassa.

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 Índio Gris