Rivista settimanale per Internet Indio Grigio
Nº 98. ANNO 2002 GIOVE
DÌ 
11 APRILE

 

 FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2002

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPAGNOLO, FRANCESE, INGLESE, TEDESCO
ARABO, PORTOGHESE, ITALIANO E CATALANO

La danza Interminable

INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIONE
LA LUCENTEZZA DELLA COSA GRIGIA
E
L'INDIO DEL JARAMA
LA FUSIONE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

 indio grigio


INDIO GRIGIO Nº 98

ANO II

EDITORIAL

INTERVISTA AL POETA MIGUEL OSCAR MENASSA
Domenica, 7  aprile di 2002

Carmen Salamanca: Parlaci dell inizio suo nella pittura ¿como incominciò a pittare? ¿per ché?

Miguel Oscar Menassa: Incomincia a pittare come tutto il mondo, quando ho avuto contatto con mia propria merda , come gli sucede a tutto il mondo , quando ero piccolino, pero dopo tenne come una...¿non  vedeti che adesso pitto con i guanti? perche ancora non posso superare... E dopo, la verità, mio primo óleo fu quí  in Spagna. Io sono un pittore del esilio, no perche rapresenti a nessun esiliato, sino che io mi esiliai e dopo cominciai a pittare.Per quello , se qualcuno vuole pittare, gli consiglio che si esili , è molto semplice, io  voglio il bene per l’umanità e come a me exiliarme mi ha fatto bene.

Dopo, parlando di tutto un poco, Rodolfo Alonso, un poeta per me molto importante, molto  rispettato e molto  caro, lei arrivò a domandarsi seriamente che, se io avessi rimasto nel mio paese, chi sa’ se avessi scritto come scrivo, chi sa se avessi arrivato a pittare. Può darsi che evesse ragione l’uomo.

Voglio dire che ringrazio la dittatura militare argentina che mi buttò del mio paese, perche di quella maniera  secondo gente molto molto  colti e molto intelligenti, quello mi ha fatto molto bene, mi ha dato un dolore pero... Li ha  fatto bene alla mia scrittura, li ha fatto bene alla mia pittura,. Viva l’esilio.

CS: Si esilió, pero quí  ha dovuto incontrare a qualcuno che li insegnara a dare suoi primi passi ¿oincominciò a pittare  espontaneamente?

MOM: Mi alzai una mattina e dissi: pittore, e mi mettè a pittare. 

CS: E ¿quali considera che sono suoi maestri nella  pittura?

MOM: Non li voglio  mentire pero ricorra duecento musei di Europa, África se c’è qualcuno,  Asia e América e quelli sono miei maestri. ¿Capisce quello che gli dico? È come se io li dicesse:ho un poeta preferito e gli dico un nome, io sono capace di dirgli un nome, pero se  lei investiga più, in realtà sono come 2.000 i poeti che mi piaciono. Uno è ingrato, è come quando uno ricorda a le fidanzate, sempre ricorda due o tre fidanzate, o a due o tre fidanzati, quando dovrebbe rendersi conto che tutte le persone che hanno avuto alcuna relazione  con lei hanno colabborato nel sua felicità.

Prendo il verde vescica (che la vescica è bianca), che è un verde che quando stá al naturale è quasi nero. Disegno un piano inclinato, li  faccio una curva come se fosse una natica che dopo va ad essere un albero e disegno una riga verticale così, e rimango contento perche ho macchiato la stofa.¿Capisce perchè cominciai a pittare ? Incominciai a pittare perche se io voleva sposarmi con una vergine tutti i giorni, mia vita  avesse stato uno scandalo, avesse finito nel manicomio , pazzo. In vece , mi sento frente alla stoffa bianca e quella verginità la macchio con un desiderio, perche in realtà un giorno sceglio  il verde, altro giorno sceglio l’azzurro...¿Capisce quello che gli dico? Se non mi capisce, mi dice che non mi  capisce.

CS: L’azar delle combinazioni, credo ch quella frase l’utiliza a volte per parlare della scrittura ¿Si potrebbe  aplicare alla pittura anche?

MOM: Bene, io adesso stò pensando che la scrittura non la posso abandonare, perche gia ho un  impegno sociale, pero ho pensato abandonarla últimamente, per la pittura, chiaro  stá. Abandonare la poesía, una persona che gia scrisse 3.000 poemi, non può abandonare  la poesia ¿capisce quello che dico? Pero che stá sorgendo un interesse  poético per la pittura, quello che lei sentì questa mattina quando stava pittando suo quadro . che disse  “¡Ah, alla  fine associo liberamente nella pittura!”. Quello è possibile perche il  mecanismo di produzione della pittura è esattamente uguale che il mecanismo di produzione  de i poemi.

CS: ¿Come si potrebbe riassumere quel meccenismo di produzione della pittura? ¿È come  nei poemi?

MOM: Nel senso di che è produzione icoscente , che non ha niente da vedere con il conoscimento , che ha da vedere con il sapere. Pittare ha da vedere con il  sapere incoscente, per quello che quando lei mi domanda ¿quali maestri considera nella pittura ? Realmente  li vengono alla testa dieci,quandici nomi . Per me maestri sono tutti quelli che fecero una cosa meglio che io, prima che io, di tutti loro ho di imparare qualcosa. Perche ci sono poeti che mi piaciono più che altri, pero il fatto stesso di qualificarli di poeta  fa che uno abbia qualcosa di imparare di loro.

CS: Allora , mischiare colori sarebbe come mischiare parole.

MOM: I  colori sono significanti, como le parole, per quello la combinazione è infinita. Per esempio , io insisto in che la lingua spagnola ha un millione di parole, che è una lingua molto rica e uno potrebbe arrivare ad avere la sessualità di un millione de parole.  Nel computer, l’altro giorno mi dissi, c’è 1.300.000 toni di colori. Non tutte le lingue hanno un millione di parole come la lingua spagnola.

CS: ¿Vollè dire che la pittura è un linguagio o gli ho capito male?

AD: Soltanto  c’è un linguagio.

MOM: Come scrivere  poesía, a lei li sucede con il quadro della mattina ,lei lo realizò sintendo che associava  liberamente, anche, li ha scelto i colori Michele, vuol dire che lei non scegliè i colori.

CS: Io, che sono allieva di un laboratorio, fino ad due o tre quadri , sentiva che era un carcere avere idee, il volere qualcosa, il volere controllare la sperienza.

Abbiamo parlato, diciamo,  delle cose simile tra il lavoro di scrivere e il lavoro di pittare, pero¿quale sarebbe la differenza principale tra ambi lavori ?

MOM: Questa è una domanda molto generale che io non posso rispondere, perche sicuramente mi sbaglierebbe.  Io gli posso dire che sucede  con me,quello che sucede con me . Non sò se stá ben detto cosí, pero io sento che ho più  libertà con la pittura. A me, quando pitto non mi persegue nessuno, in vece, quando scrivo mi persegueno, per dirlo di alcuna maniera, molti poeti.

CS: Al  inizio delle sue pitture sembrano scandalose la mescolanza dei colori che fa, per quello della libertà di scegliere i colori. 

MOM: Penso che non sempre è felice la combinazione, anche se quello non vuol dire che non si possano combinare , con po’ più di lavoro, a volte consegui quello che non riesci con la semplice  mischiatura. Cè un colore che è il “burnt sienna” che es uno dei colori che più  mi  piace e che più sforzo mi costa lavorare,  io vedo che quando la gente lo usa, se le borronea il quadro un pochino. A me non mi passa, pero mi costa molto lavoro, in vece ci sono colori che, se lei prova, per esempio, rosso, verde, con un nero, fa cosí e stá fatto il quadro. Con questo verde non è tanto facile, questo è un verde smeralda.

CS: ¿Chì  dirige la mano?

MOM: Sono stato a punto di rispondere, Dio. In realtà  gia li disse, il sistema incosciente. Diciamo, che l’artista che sono senza sapere che lo sono, l’artista che sono desconosciuto per  me,quello. Io credo che l’arte stá reprimido negli stati, che con  tutte quelle scioccheze che dicono del’arte, che il poeta non so’ chì, che lo scrittore non so’ quanto , a me mi sembra che quello che fanno è  reprimire l’accesso alla creazione. Perche deve avere un sapere incosciente nei creatori che si aprino la porta alla creazione, entrano cinque  mila millioni di persone, nessuno  si perderebbe la meraviglia di creare se aprimo le porte della creazione. Quello che sucede è che sono un po’ chiuse, tra gli stati e gli propri creatori che si credono che sono stati beneditti per Dio...

CS:  Vuol dire che la creazione è una posibilità  di tutto soggetto.

MOM: Sí, è una specie di lavoro specializato con un aprendizagio e utilizando le materie prime apropriti, studiando un pochino, conoscendo, guardando, avendo visto, como nella poesía. Se conozco la poesía che si ha scritto  fino a quando io arrivai, è molto più facile che possa scrivere un buon che se penso che nelle mie viscere c’è poesia.

Con la pittura  anche mi succedè quello che mi sucede con tutte le mie cose, io sento che ci sono molti  rufiani  nel mondo, che tutto il mondo  vuole vivere di niente, dell’aria, che tutto il mondo è super splotato, che è molto diffícile che un artista faccia denaro, che i poeti muoiono nelle stanze scure degli ospedali dello stato dove gli attendono male , io non capisco perche. Che, di duecento pittori di Madrid , ci sono più  o meno due che gli va bene e il resto fanno che gli vada bene ai padrón delle gallerie. Sono stanco di leggere il giornale  El País per cercarmi e cercare a qualcuno dei miei compagni, i grandi poeti, pero in realtà non appare nessuno.  Allora così come fu creando mei propri mezi di difusione, Las 2001 Noches, Extensión Universitaria, El Indio Gris, io penso che si deve  dipingere, barniciare, inmarcare, distribuire, e vendere uno stesso. Che  sotto nessun  concetto  deve guadagnare denaro nessun’altra persona di quelle che lavorano nella concezzione di un quadro: il pittore, la persona che si occupa di barniciare , la persona che si occupa di inmarcare, la persona che si ocupa di trasladare, ecc. Immagino che ci riusciremo, anche se  evidentemente  sono circondato di gente molto moderna che mi consiglia che se io  esco del mio cubil, mi andrà meglio che chiuso nel mio cubil. Quello che sucede è che io  chiuso nel mio  cubil ho arrivato fino a dove arrivai. E dopo espongono miei quadri in una galleria di Madrid  ¿chi  va a comprare miei quadri? La stessa gente che gli compra nella mia galleria ¿o la galleria di Madrid mi va a portare a me clienti? Cosichè miei clienti comprano in una galleria di Madrid  cosichè il gallerista di Madrid si porti il el percentuale... No. Preferisco non vendere, in vece di essere preocupato con chì eredità vi lascio  ¿Chè eredità vi lascio? Pinto due o tre quadretti per semana e gli vado lasciando lì. 

Questa reflessione melancolica che  finisco di fare non ha niente da vedere con la realtà, nella realtà io vendo quadri . Non so’ se qualche pittore di Madrid ha venduto tanti  quadri come io, e possiamo parlare degli ultimi 15 anni. 

A me mi debe interessare continuare a pittare. 

CS: ¿Ti interessa la esperienzia in sè stessa?

MOM: No, la esperienzia in sè stessa non mi interessa. Io lo capisco: una volta che stà realizato il quadro mi rendo conto che è una mercancía, quando lo pinto mi diverto, una volta che lo finisco di pittare mi diverto perche  ho riuscito , divertendomi, una mercanzia ¿Capisce? E quello non è tanto facile como la gente crede ¿Capisce?

Quando li dico ¿capisce? e si lo ripeto quattro volte, gli dico è molto importante quello che finisco di dire. Perche tutti siamo creatori, quello che sucede è che è molto difficile creare e che quello serva per vendere, non è tanto facile come la gente crede, perche non si tratta esattamente della qualità, si tratta di una qualità che sia equivalentecon le altre qualità , deve essere una qualità equivalente, perche anche, ci sono molti problemi nel mercato, il mercato stà controllato, c’è molta gente che vive di quel controllo. Allora diventa difficile , a volte, penetrare in quella cappa dil potere.

Il Gruppo Zero a me mi piace e se gli do’ il  40% è  perche stá subvenzionando la casa Editrice  Gruppo Zero. Perche il Gruppo Zero non risparmia soldi con la Casa Editrice , il Gruppo Zero spende soldi con la Casa Editrice, allora al Gruppo Zero gli do’ perche  subvenzionare una Editrice come la Casa Editrice Gruppo Zero, che fece conoscere nei ultimi dieci anni a qualche trecento , quattrocento poeti consagrati e per lo meno a 100 poeti giovene, mi sembra che è una buona maniera di investire denaro.

CS: Sí, il giorno 16 presentiamo due libri  vostre Cartas a mi mujer y Monólogo entre la vaca y el moribundo.

MOM: Il martedì 16 Aprile. Sono di prosa.

CS: Sono  narrativa, sí. Rimanè pensando in quello di prosa, sono prosa poetica. Sono  come suoi  quadri, diffícilmente deffinibile.

MOM: ¿Perchè dice quello ?

CS: Diffícilmente deffinibile.

MOM: ¡Ah! Vide che difficile è  copiarmi.

CS: Sí, quello  ci li sarà molto difficile ai falsificatori del secolo che viene, bene, o di questo secolo. 

MOM: In poesia sucede lo stesso. Io a volte penso che i miei allievi non scrivono  come io, non tanto per mia  qualità come maestro sino perche mia poesia è inimitabile, perche è che ne anche io posso ripetere, per me anche fu brutale quella cosa che fa la poesia.

CS: ¿Qual è la brutale cosa che fa la poesia  ?

MOM: Bene, lei soltanto può dire che non gli piace la poesia se non la ascolta, cio’è, se lei quando  mettino poesia si fa la stronza, che quello è molto facile per l’essere uomano. Pero se lei ascolta  un poema, mai può lasciare di ascoltare poesia. Per quello che, quando la gente si moffa di me, io in realtà mi moffo della gente. La gente ascolta recitare e si moffa perche “ guarda questo le sciocchezze che scrive”.Pur troppo, io mi diverto perche so’ che se a qualcuno gli occorre ascoltare, dice “vado ad ascoltare le sciocchezze che dice questo uomo” quello perdè, infettato per  sempre ¿Di ché? di quello. Perche ¿chì dopo aver conosciuto un’altro grado di humanita non vuole essere con quel’altro grado di umanità  ? Soltanto uno stupido, soltanto un imbecille; una persona mezo normale, mezo sana, vuole ritornare a ripetere quella humanita.

CS: Freud dice che il soggetto non abbandona  nessun godere che abbia provato.

MOM: Ha ragione, l’uomo. L’unica maniera di non accettare la poesia è  non ascoltandola , bene, c’è gente che si  manda otto mila polvere  nella sua vita  senza godere nessuno per il dubio che lo vada a necessitare. 

CS: Un lettore mi chiedè che svolgesse un po’ più il tema della intervista anteriore, dove dissi che chiudirebbe tutti i musei e metterebe catene di  prostíbuli, perche cè gente che se lo ha creduto.

MOM: Fanno bene a crederselo perche se io arrivo a governare , faccio quello ,¿sa’ per ché? perche ¿a che serve avere il  Museo del Prado, se di otto millioni che viviamo  a Madrid soltanto venticinque persone  sono in capacità per entrare nel museo del Prado? ¿Ha ché serve? Io dico:  mettiamo un prostíbulo  nel Museo del Prado, guadagnamo soldi, chiediamo la comissione, educhiamo al  popolo spagnolo e quando  abbia a Madrid otto millioni di persone capaci di emozionarsi con  i quadri  che ci sono nel Prado,  torniamo a mettere i quadri nel Prado.Fino a tanto, è  stupido  avere nel Prado per quindici  persone, con  tutto quello che costa tenere il Museo del Prado aperto. Per quello a me mi piace il Gruppo Zero, perche quando si rendè conto di che quello che stava facendo, faceva bene, lo mettè al servizio della popolazione.

Non gli piace la risposta che gli ho dato.  ¿Come li va a piacere? Se lei è una  delle quindici persone che va al Prado ¿Come gli va a piacere?

CS: ¿Ché pensa di quelle idee posmoderne di che la pittura non va più, che adesso  tutto è audiovisuale.  Già lo dicevano con la radio, che sparirebbe quando apare  televisione. Adesso dicono lo stesso della  pittura.

Público: Del teatro anche.

MOM: Chiaro, con l’aparizione del cinema...

CS: È  una mentalità di amori  unici.

MOM: Che ci sono molti negozi, voi non capite i negozi che ci sono. Si, giusto adesso che a tutto il mondo va dal negozio audiovisuale, li insegnano a pittare alla  gente, li  rovina il negozio. È come le pellicole  pornográfiche o andare a fare le pellicole pornografiche in casa, con la gente conosciuta, con la signora. Se la gente prende i consigli psicoanalítici, non devi ingannare a nessuno,  con la persona che è con te. Non  dico ne anche si debe inventare la  pomona. Se finito il negozio della  pornografía, allora, per che non finisca il negozio della pornografía  continua  essendo  proibita la sessualità  importante nella cotidianità. Se si permettesse la sessualità e si permettesse , ad essempio, quello che fanno con la droga: “se prende tale cosa  prendila con attenzione, prendila cosí, macellila, falla cosí” pagato per lo stato, ¿per ché non insegnano a fare l’amore? Per ché non dicono: “se  lei pianpiano, con tranquilità, con un pochino di saliva, li mette un dito nel culo, la va  sciogliendo  e  allora non so’ chì” l’uomo¿per ché necessita vedere una pellícola pornografica?

¿Ne anche gli a piaciuto questa risposta?  Oggi non gli piace niente di quello che gli disse. ¿Cosa  aveva pensato? ¿Di ché  voleva parlare?

CS: Sembra che la ignoranza del popolo è una buona fonte di ingresso.

MOM: L’ignoranza dei popoli è una fonte d’ingresso di alcuni  briganti , innobili commercianti, che si aprofittano della ignoranza del popolo.Anche, io considero che non hanno colpa i briganti , che la gente deve progressare, la gente deve rendersi conto dove stà la vita, dove stà la morte e che l’stato è risponsabile di quella ignoranza della gente.

¿Per ché dico che miei teoríe sono buone? Perche dipingo, la gente viene al  laboratorio e dipinge, nessuno si mette con quello che fai sino quando è finito. E se lei è giovanotto , ne la critica se li fa perche, a vedere se stá inventando un nuovo stile e quello che io vedo bruto è l’inizio di una nuova maniera... Chiaro, se gia passano  qualche anni e lei continua facendo sciocchezze , se li dice: il nuovo stile non appare, ¿per ché non dipingi come tutto il mondo  ?

CS: Ché versatilità, un colore o una parola, secondo come la metti e secondo a fianco di che ce gli metti , è una cosa o un’altra. 

MOM: Molto bene, stá imparando un sacco di cose , a lei gli conviene fare queste interviste. 

CS:  In fondo, io faccio queste interviste per  culturizarmi.

MOM:Ha scelto la miglire maniera. .

CS:  E anche mi diverto.

MOM:  Questa è la intervista per l’Indio.

CS: Pensai che poteva farlo¿Per ché no, se  parla di poesia?

MOM: Sí, per favore, facciami una domanda di política perche se no, nostri lettori ci criticheranno ¿Ché succedè questa settimana ?   ¿Cosa li interessò questa settimana dei giornali,  Salamanca?

CS: Mi interessó una specie di  imbarazzo in che  è Bush, perche già gli hanno detto due volte a  Sharon che fermi gli attachi, che se ne vada dei territori occupati e  Sharon ha detto che quando finisca suo lavoro . 

MOM: ¿E lei cosa pensò?

CS: Bene, primo mi divertè molto che qualcuno gli dica che no al grande  americano.

MOM: Esattamente, perche non gli hanno detto di no .  Abeba un previo accordo di cosa doveva dire che fermassi perche stava gestionando  l’apogio dei paesi arabi, pero non si fermerebbe¿Per ché io dico questo? Perche quando a  gli Stati Uniti se li occorre  che qualcosa deve fermarsi  ti butta una bomba atomica e ferma, allora, se non li tira la bomba atomica a Israel vuol dire che Sharon e Bush  sono d’accordo . Come il polizia buono e il polizia malo, uno ti da un schiaffo ed altro ti da una sigaretta, questo è l’stesso. 

CS: Mi sembra talmente  surrealista che qualcuno gli dicesse di no a gli Stati Uniti. alguien le dijera que no a Estados Unidos.

MOM: Ancora, non soltanto  agli  Stati Uniti, gli Stati Uniti e tutto il concerto internazionale.  Giusto lei mi domanda nelle cose, nelle quali io non mi voglio mettere. Perche io  non  voglio mettermi  dove si mettè Polanco che l’uomo, dicendo la verità, adesso risulta che vogliano farlo presidente della  Spagna. L’uomo gia ha il suo negozio, non so’ se vollerà. A me mi passarebbe lo stesso,se io mi metto a parlare, mi metto ha parlare, mi  metto a criticare, alla fine,  qualche pazzo , che sempre c’è qualche pazzo, va a dire “questo serve per presidente”,e non sono in età. Io sono in età di dirigere  un asilo di anziani,  quello sì, quello mi piacerebbe.

CS: Bene, tra un po’ d’anni, Spagna sarà quello. Nel 2040  sarà il paese più vecchio del mondo.

MOM: Va bene ,  io avrò 100 anni.  Che mi facciano direttore della Spagna,quando siamo un asilo di anziani  ed io abbia100 anni, stá bene.

CS: Sí, stá bene.

MOM: Varie notizie, disse che presentavamo un libro. ¿Disse che chercavamo soldi per la entrata per la gentenon creda che siamo una setta?

CS:  Le domeniche alle 18 h, sí, cercavamo i soldi per entrare , pero quello è un’altra cosa.

MOM: ¿Come altra cosa?

CS: La presentazione dei suoi libri è il martedì, 16 Aprile e non si chedono soldi per entrare. 

Nei recitali della domenica , “chiedemo soldi”per entrare, chiedemo soldi per entrare, chiedemo soldi per quel momento di poesia.

Adesso sono como bambini, i politici, a Piqué e Solana non gli lasciano vedere ad  Arafat,  allora ritornano e Piqué dice nella tv: “Bene noi già lo sapevamo , non credeti che ci hanno picchiato sprevenuti, noi già sapevamo che non ci lasceravano entrare”.

MOM:  E lei pensa che non è vero.

CS: Sì è una mansogna , sono ingenui. Piqué crede che a colpi di barritta...

MOM:  Quello che non può credere Piqué, e non potè credere Solana, è che gli Stati Uniti erano d’accordo con  Israel. Quello è quello che non si può credere.

E ¿Madridnon ha nessun problema? ¿ Nessun problema ha  Madrid? ¿Li va tutto bene?

CS: Madrid è un problema in se’ stesso, con questo sindaco che abbiamo, voglio dire che,anche la polizia  municipale stá  facendo sciopero e  besticiandosi fa un po’ di giorni con la polizia nazionale in una manifestazione.

MOM:  Quello è quello che dico in un poema, quando scopia la guerra gia nessuno sa’ dove abbita la sua amata e già nessuno sa’ dove abbita il traditore.

CS: Pero è buoníssima la espressione,  oggi veniva nel giornale.

MOM: Il soldato morto per “fuoco amico”.

CS: Con amici  cosí, ¿chi vuole nemici? Stiamo sporcandosi nella política , meglio lasciarlo.

Bestie immacolate , urlate del perduto tempo del’amore,
ostinati, terchi galoppi, enardecidos di calore e paura.
Girotondi  inquiete, avi di rapigna violati per la fede.
Viagi profilandosi verso il  futuro, piccoli  naufraghi.

Innegrito passagio voluttuoso, tuo corpo cecato.
Tuo corpo, quella terra aperta, così, al’universo.
Tua planizie di pace, in mezo, esatto,del tuo petto.
E il  movimento violento del tuo ventre, abandonandosi.

Scioglio mie gambe per volare sul tuo cuore, ancora,
como se volare fosse  un volare di ammendole  e di dei,
mi affondo tra calide lucignole  scurati e
cieco d’amore, sono un piccolo Dio adulterato.

 

CARA:

Lamento comunicarti, come dicono miei versi: hanno passato gli anni.

E un  uomo di 61 anni non può andare en pantaloncini per la Gran Vía madrilegna senza avere una teoria che fondamenti suo  andare. Ed io, cara, mi rendo  conta, non  ho nessuna teoria che mi permetta andare nudo ai 61 anni. Cio’è, che sono nel  punto dove si comprende, e si prende più o meno bene, il  fatto di  dover cambiare di vita, radicalmente.

Un cambio radicale della mia personalità. Qualcosa con il denaro. Qualcosa con il sesso.  Imparare a guidare mio lavoro e mio sesso, cominciare per  togliermi delle vitrine delle offerte , dei saldi.

Per un tempo, basta di  mucchio di son e un po’ più mucchio di negozi e di lavoro. Contratti, tempo, denaro, vita plena,che ben portati abasteranno per realizare alcuni dei nostri sogni. 

 

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Lei dice che sirende conto come io mi muovo con il denaro.

- Non vado a manovrare  tanto denaro come  quello che tú  manovri, pero cerca, io non dico tanto e anche non è l’unica cosa che voglio.

Fa un silenzio, ride.

- Adesso mi sentiva molto graciosa, non so’,era gracioso per me. Era graciosa la posizione.

¿Cambiare vecchie catene per nuove catene ?

-         Continuiamo la prossima.

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EROTISMO O PORNOGRAFIA?

Mi immaginai che lo starebbi facendo con qualsiesi, pero godendo non ho avuto gelosia, si potrebbe dire che quando ti vedeva  nelle braccia di  loro due, sentiva allegria... Alla fine, mi diceva , quelle due donne desideranno anche a me e quello che è molto chiaro,con tutto quello che mi sucede, è che io li desidero come una bestia.

Primo, vollì essere una donna, dopo essere una grande donna e niente ho aqustato, continuo come una bambina spaventata per il tamango de i tuoi genitali, qualcosa dovrò  imparare di te. 

Certa tristeza per non poter  godere di tutto quello che mi ofri, pero ho avuto giorni di luce piena,di quel sole che tanto ti fa vivere. Ho avuto quelli giorni in che soltanto mi pasaba l’amore.

Ballai, ballai come una  matta d’amore per la musica.

Mio corpo tremava  battuto per la música. Le altre donne  non esistevano, suo cazzo non esisteva. Soltanto esisteva mio corpo movendosi, levemente, al compasso. Mi sentiva bella e  attirava tutti gli sguardi sul mio corpo di donna, ardente, innamorata.

Lei passegia come un esperto ballerino facendo finta di essere interessato in me e molto vicino di me muove il corpo con eleganza per altre, mi tiro su di lei, un po’ cademmo uno sopra l’altro e lì aprofitai, mentre ci aiutavano ad alzarci, per dirgli:

- Ti amo, figlio di puttana, ti amo.

  Lei che cosa pensa?

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 QUALCOSA DI POLITICA O RACCOLTA DI SPAZZATURA  

- Preparatevi  a vivere -disse il profeta. E tutto il mondo fugì.

- Preparatevi  a morire -disse l’assesino. E le víttime apparirono da per tutto. 

- Qualcosa che esca del cuore, poeta, per favore, qualcosa del cuore.

E il poeta  piangè,  piangè e mai più  ha scritto niente.

Devo considerarmi per il tratto che mi vengono  dando (indifferenza totale) uno degli scrittori più importanti di questo secolo e, per altra parte, l’amante più fedele che lei abbia avuto in tutti i tempi. 

Le unioni posteriori al regno del’amore, non  solo protegono interessi economici (come a lei  piace plantearlo) sino che impongono una prevenzione di molte malattie corporali e tutta la pazia.

Il intracrociare assurdo di caratteri fanno possibile qualsisi sistematizazione. Devo lasciare di essere un uomo sofferto che ha perso tutto nel suo passato.

Radianti  spechismi fugino di me, spaventati per questa nuova realtà che mi somete: la allegria, la diversione, il godere, mi tengono  perfettamente incatenato a vivere e non  verrà nessun Dio a dirmi come devono essere le mie cose.

Índio Gris


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