Ho
passato sei giornisenza computer,
stò passando da cinque giorni una influenza madrileña di coglioni. In relata
non ho avuto ne tempo ne voglia ne salutesufficente
per dare gli auguri a nessuno per le feste.
Motivi
per essere felice non mi mancano,motivi per salutare a tutto il mondo, che
ancora rimangano,in qualchepaese,
alcuni cittadini vivi, anche mi piacerebbe e dell’altra parte, ho motivi
personali per augurarmi per avermi reso conto che la poesia,per adesso,non caderà.
Quello
di Argentina sembra un po’ surrealista , che aldilà della gente che soffre
,quella che non manggia e quella che sicuramente morirà nei prossimi mesi,
tutto puo’ riassumersi dicendo che gli Estati Uniti vuole castigare
severamente alle ditte spagnoleradicate
in Argentina, per il modo selvaggio di esplotassione utilizato. Da da ridere un
po’, che gli Estati Uniti devano fermargli il carro, precisamente, a nostra
madre patria, perche in vece di cittadini come a suoi figli ci voglia rubbare
anche il cibo.
Insomma , se nessuno voleva credere che essistirebbe una guerra
sórdida tra il dollaro e l’euro,che lo sappia. Argentina è la primabattaglia evidente tra le due monete.
Qualcuno
dovrà perdonarmi, ho freddo, un po’ di febbre , un po’ di tosse e mi
piacerebbe essere felice, per quello ho un po’ di rabia, un po’
d’impotenza, pero se non lo finisco da dire posso morire. Secondo gli Estati
Uniti, Spagna non è, essattamente, capitalista,è imperiale e nonsoltanto
in Latinoamerica sino, anche , in Spagna e, se non ll sa’ ancora, tratti di
cambiare di ditta telefónica o di servidor o prova viaggiare peraltra ditta che non sia Iberia esentirá,
in carne propria, tutto il rigore della ideología imperiale delle ditte
spagnole.
Adesso
, già più tranquillo , posso dedicarmi alle mie cose.
EDITRICE
SECONDO INTENTO
Ogni
giorno che passa la relata mi somete un po’ dipiù. Tutto quello che la relata mi chiede mi sembra assurdo.
Eravamo
tuttisublime ma lo scrittore ara io.
Le
misure devono essere giuste ed è lì dove mi perdo per capire che vivo in un
mondo dove non si conoce la giustizia.
Devocapirlo, l’economia è sempre marziale. Ovunque non abbia guerra,
l’economia sempre èuna economia
di guerra.
EDITRICE
TERZOINTENTO
La
prima conclusione dil 2002 èche
devo seguire lavorando 2 ó 3 decade perpoter
pagare quello che spendè festeggiando il 2001. Così che quest’anno niente di
festeggi.
Purechè
possa, la sensazione di non potere èpermanente.
Ho questioni, mali questionidi
denaro e sesso con più amori che i possibili di pensare.
Misento opaco, senza poesía nell’andare. Avolte , anche temo rimanere
senza lavoro.
Io
mi do’di alta, adesso si debe
guarire il resto dil personale.
A mí, esta vez, las cuentas me salen
bien, es decir, a mi favor. Al que no le salgan bien las cuentas, que tome el
camino del exilio. Recordar que nadie es profeta en su tierra.
EDITRICE
QUARTO INTENTO
Oggi
non darebbe niente per niente,stò bene come stò .
Oggine volare ne cadersi. Stò a
una alteza normale, sono felice.
Oggi non innamorarsi perdutamentene
rimanere solo.
Oggi, tenendo cuore, non soffro di quello.
Può darsi domani facendo un giro per il cortile
sentirò che il cortile è molto piccolo per me.
Se
perdessila paura di restare nudo nella strada una notte d’inverno,
sicuramente, lascerebbe tutto come stà . Mi piace essere quí,
seduto nel cortiledi mia casa, a
Madrid, Piaza di Spagna,
guardando gli alti edifici,le alte nuvoleirraggiungibili
e mi sento felice di vivire su la terra, seduto, si capisce
in una sedia piccola,nel cortile della mia casa, a Madrid
a un metro della piazza, quasi in Spagna.
Mi
piacerebbe pulsare, temperare una chitarra,
pero non ho unghiedi chitarrista,
ne musica ne luc ne tempo ne chitarra.
Così che meglio rimango quì,
sedutonella mia piccola sedia, in
mezzo del mio cortile,
come se mio cortile foie parte del mondo,
come se mia piccola sedia foie pubblica, e mi lo dico:
E
adessoper che tu sappia che io gli
ho vissuti tutte,
ti parlerò in questi versi delle stanze,
dil vero amore che c’è nel centro della tua anima:
pesetas con ilviso di Franco,
benediteper Dio.
Risparmiando,
risparmiando, togliendo tutto di circolazione,
hai ottenuto per adesso, non avere niente, quasi niente.
Un denaro risparmiatocontro tutto
lascia di essere denaro.
Una donna attaccata contro il suo desiderio lascia di essere donna.
Per
quello che ti dico, semplicemente, che non va bene la tua vita.
Chetua vita è un pagaré a lungo
tempo che non potrai pagare.
Non vedi tua vita, tuamoglie, tuo denaro si sccapano delletue mani.
Un
poco più di sesso, ti consiglio, più d’amore.
Già vedrai come tua moglieresuscita
d’un colpo.
Già vedrai come tutti miei versi , parlano di te.
SECONDO
INTENTO
CARO:
Oggi
voglio intenerirti rudo maschio spagnolo,
ballare un tango triste nellatua
presenza.
fare come che cado ai tuoi piedi abbracciato alla mia donna,
così potrai scordarti diFranco e
della Chiesa .
Dopomi piacerebbe piantare una donna nel tuo sguardo,
mano una vergine, pero no una
madre addoloritao morta.
Voglio piantare nel tuo sguardo unafemminella
d’amore e di desideri,
una pantera fuoco inquestionabile, qualcosa di bestia, qualcosa di luce.
Qualcosa
triste nei tuoi occhi, qualcosa che si lasci cadere nel inverno.
Qualcosasoave neituoimani, qualcosache non si lasci penetrare per l’odio.
Qualcosadel godere nel tuo cuore ,
qualcosa nel tuo cuore contro la morte.
Già
vedi, non ho niente per impararti e niente nuovo.
Tristeza, solitudine, godere, non hanno prezzo nel mercato.
Per quello ticonsiglio, maschio
spagnolo, consegnarti ad una donna, sognare.
Ai
visto gli argentini,¡ché fanfaroni!
Sono tutti medici, inteligenti o poeti.
Quel chenon fa l’amore con dieci
donne, canta.
Dopocon poco lavoro guadagnano
tanto.
Si
pensano che la vita la inventarono loro.
Si pensano che tutto il dolore dil mondo viene dal sud.
Che i migliori versi si sttaccano, semplici, delle sue labbra.
Che in tutta competenza da perdere, dovrebbero andare a meno.
Già
vedranno cosa faremo,con loro, figli insolenti.
Dovranno pagare tutte le tasse e la sicureza sociale
ed ogni volta che parlino diremmo:sono argentini e faremo così.
Fino
a che riconozcano che quí, in Spagna, non hanno potuto.
E se qualcunoperdura, se qualcuno
si salva del controllo cittadino,
glidaremmo un carnet d’ identità
che dica: Nato a Buenos Aires.
SECONDO
INTENTO
Argentini
Super Star
Non
hanno madre o stálontano, sono gente senza famiglia,
nessunorichiamerá se sparisacono
, nessuno li pianggerà.
Un argentino affondendosi nella indiferenza e la cequeza.
Un pezzo di carne delle terre del plata per terra.
Non
hanno figli perche suoi figli già sono spagnoli.
Nessuni gli necesita già, nessuno chiederà per loro.
Archiviaremo suoi versi in vecchie casse delle Indie
e se qualcuno arrivassi a gridare, faremmo orecchio sordo.
Nelle
sue tombe porremmo: NONESSITIMAI,
fu un álito di luce chepresto
estinguima.
Sempre stette nel aria , mai camminò la terra.
E
se qualche donna spagnola, che sono tanto pazze,
arrivaronoa innamorarsi di quelresto di vista,
la bruciaremo, ladimenticaremo in
silenzio.
Con
te non ho avuto nessuntipo di
fantasía, sessuale.
Mi disse, tranquillamente, come se fossiniente
quello che diceva.
Quando ti sogno ti vedovestido di
donna con calze neri
ballando un tango perme, tra le
ambigue brume del mio sesso.
Tuo
gusto per gli amori selvagi, mi affascina, da lontano.
Tuo gridi di bestia incatenata, e sola, me dolino,da lontano.
Tuoiversi disperati ,strappati ,
dolenti, mi toccano, da lontano.
Tuoiullulati di tigre ferito e
vecchio, mi appassiona , da lontano.
Sonouna galliziana come dicono nellatua
patria, che non sa’ amare.
Ho fidanzato,marito,amanti bisessuali e non mi abbasta.
Mi do’ con tutti, droghe, spazzatura, amori e non mi abasta.
Sofro
tutta la notte , digiorno, nel pomeriggio, durante i pranzi.
Lasciami uomo, non vedi che nel mio sguardo quieto, Spagna si putre.
Non ritornare , non rimanere, non ritornare , non cadere , già nessuno ti amará.
SECONDO
INTENTO
Ella
es una bamboccia simpática
Ella
è una bamboccia simpática che vedo nel caffé Gijón.
L’incontroall’alba tenduta in
vanisogni.
Spagnoladi essere e di sostanze,
è nato a Castilla
esua Mancha, è avere amato, di
per più , a Dio
Sempre
l’incontro parlando di sè stessa:
Che sono moltograssa, che non ho
piùconciatura.
Che mi tiro veleno nel corpo permorire.
Che se ti bacio , majo, tiputro
persempre.
Sono
il solo silenzio nero della notte,
quello che muore aMadrid senza che
nessuno se ne accorga.
Un filo aperto di luce che nessuno vollì vedere.
Io
mi lascio cadere rendito in una sediaa
sua sponda
e mi sento Gardel cantando il tango Mano a Mano,
li prendo la punta dil mento e gli dico: ¡Ah Bamboccia; Bamboccia!
Adesso
passa febbraio e quando passa, passa il carnevale.
Non dico che a Madrid il Carnavale sia una cosa seria.
Non è Pamplona quando i tori si mangiano ai bambini.
Ne ancheèSevilla quando la Vergine si disangua e more.
Non
è Afganistán lottando per una libertà che non gli servirá.
Ne il corso che, a las Malvinas, organizó l ‘essército argentino.
Non è il carnevale diMadrid,
le famose nottedi Santiago,
dove le streghe si riuninno a fare un brindis per evere nati con il tempo.
Il
carnevale a Madrid non èil
carnevale di Río di Janeiro.
Non sono i cenoni die i moderni socialisti nei congressi.
e non è , voi vi immaginate, como è ilcarnevale del mio quartiere .
¿Cosasucede , maschio, allora , con il carnevale aMadrid?
Con il carnevale a Madrid, maschio, non sucede niente.
Soltanto allafine, prima di
morire, interrano la sardina.
Candela
supersónica di luce e mistero,
fui inviato allospazio e
senzasapere perchè, cadèa Madrid.
Al poco tempo mi dissero cosa farebbe io ed io lo capì tutto.
¡Con tanta luce, quí aMadrid,
non si va a nessun posto!
Vollì
spegnere i gridi che portava, dell’America,nelle mie viscere
emisccopiònel peto il
pianto disperato degli Andes,
la violenza di un idioma, lottando per sua libertà
e mai più ho potuto taccere e mai più ho potuto vivere in pace.
Dopo
de i primi colpi cominciai a documantarmi.
Buona Condottta, Certificato di avere nato vivo
e il D.N.I. di un morto, persalvare
le apparienze.
Mi
venderono una casa a pagare in quindici anni
e quando domandai per i grandi Poeti della Spagna
e cosa farebberocon i miei
versi, disseroniente,
con i poeti niente. Gli essiliati , li lasciamo morire.