Rivista
settimanale per Internet Indio Grigio FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2002 NON
SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE INDIO GRIGIO
È PRODOTTO INDIO GRIGIO Nº 85 ANNO II EDITRICE MIEI PIANTI
Ho
rotto tante brezze col mio pianto, Pianto
d’amore, pianto di furia, tonto llanto. E
dipo le vendimmie, il vino turbio, Ogni
pianto mi ricorda un amore, Strappo
di miei occhi le ultime perle Pinangendo
come un bue, vacca, ternera decapitata. Acquario
disterrato dell ‘acqua, Bella
lacrima nascosta me la guardo, Amore
di lácrime, pianti di oceani, Lacrime
di alcohol, aceto ,avvelenate, Era
una lacrima forte quella che pianggeva, Avolte
, per ricordare avere sofferto
tanto, Quando
piangevamo per niente, Vini
scuri,licuori aromatici, Vengo
del centro stesso dell’ acqua, Ci
sono cose che non lasciano speranze, Oggi
piangé le cose non piangiuti. Lacrime
come pietre dispegnati, Una
piccola lacrima attraversa il
devenire, Piango
questo verso adesso Acqua
di me, per mí, per mie cose. Pianto
piangiuto scrivo nel poema
XX Ho
nato Terrori
e ungüenti del passato, Nuvole
di acrílico, perffete, alteranno il mio essere. Machina
del potere, ardente, machina del potere, Scalo
tue montagne , CARA: L’impatto
che ti hanno prodotto le
mie prime lettere, mi ha fatto dubbitare se
devo proseguire scrivendo di nostra apasionante aventura,per il temore di
dannare tua sensibbilità , tuo orgoglio. Tuo
silenzio è ancora più profondo, tua disoziazione più strana. Trattando
di aiutarti , ti dirò che le ultime volte parlammo di denaro, della relazione
tra il denaro e il tuo corpo , e quello sempre ti perturbava di qualche maniera
spettacolare. Tú
avessi preferito che foie tutto per
amore. Se
avessi stato tutto per amore, mia piccola, adesso non avrebbe nessuna necesita
di separarci. Ma voglio ricordarle, cara, che lei arrivò fino a me per volare e
non per morire,come a volte sembra che lei vorrebbe, piccola e morta di paura
tra le mie gambe. "Non
mi lasciare, dottore, aspetti un po’ di tempo, ancora non ho potuto scrivere
un poema a mia madre. Io vinne da lei, è certo,perche voleva essere come le
grandi scrittrice che non hanno paura a niente. Quelle srittrice che non muoiono
nella guerra, quelle scrittrice che non si abbattino di fronte a nessun amore,
quelle che si mettino a piangere,soltanto,in presenza di un poema bene scritto.
Non mi lasci, dottore, giusto adesso, che aveva capito che lei non era il
bramire dil vento chiamandomi alla morte, ne la superficie gelata dei venti
dove, al tramonto,plasmava mia pazia”. Non
dissi che se ne andasse,soltanto
che il tempo si apre cammino tra noi. "Sí,
il tempo, dottore,giusto... nostro addio, la propria morte delle nostre
cose,dottore, noi e il tempo”.
Per
dirlo di qualche maniera , quello che si aveva dimenticato nella filosofia
anteriore a Freud era che aveva un limite nella essistenza umana, quello che si
aveva dimenticato prima dello scoprimento del inconscio era che l’uomo era un
essere mortale. Allora quello che se ne andava a ripetere non viene da nessun
passato, sino che veniva dal futuro.Quello che si ripeteve nel síntoma non era
una ripetizione che veniva del passato sino che il psicoanalisi produce un tempo
tale dove la ripetizione si dispara dal futuro. Cio’è , da quel limite
materiale alla essistenza del uomo è da dove si dispara quell mecanismo della
compulssione alla ripetizione e permette elabborare teóricamente l’istinto di
morte. Un tempo che,quelli che hanno coragio a dargli un nome,li chiamano futuro
anteriore e che ha la caratteristica di non compire con
l’essenza dil tempo aristotélico. -
Grazie per oggi, continuiamo la prossima.
Questa
volta ebbe più parole,accompagnando quell sentimento oceanico dove tutto il
corpo si trasforma in energia e si agiunge alla energia degli altri corpi. I
nomi susurrati o gridati: -
Amore, amore. Come mi piace. Tua vagina mi fa immpazzire . E
mio marito gridava: -
Guarda come se mi fa il cazzo. Mentre
, io coricata bocca sopra con le gambe flessionate, aperte bene, servendo di
marco al’orificio del godere Maggiore, impazziva mentre la lingua della mia
amica correva dal clítoris al culo
e penetrava soavemente mia vagina. Lui,
a cavallo su di me , dándomi il culo che io appena arribaba a lamettare
toccando con la punta della lingua e
suo enorme cazzo ben prenduta per i suoi due mani e suo culo che saliva e
scendeva e si moveva toccando alternativamente mie tette e suoi mani
accompagnando il movimento, facevano che uscessino a mucchio le nacarate gocce
che cadevano sul viso della mia amica, e scivolavano come perle fermi sul mio
pubis, mentre lei rideva e rideva e si pasaba la mano per la faccia come se il
seme di mio marito foie una crema di belleza. Dalle
cime scendemmo in fretta per guardarci e dirci: -
¡Ché belleza!
1 Le
grandi passioni tra le persone,sono storie d’amore che mai hanno
incominciato. 2 Una
allegría: poter regnare su
delle parole già pronunciate. 3 L’uomo
vive ingabbiato per le sue proprie passioni, che, a volte, sono tristi.
4 L’
única maniera di non fare conti è spendere 5 e guadagnare 10.
5 Quando
qualcuno parla tutto il tempo della caca che è, chiramente vuole
che tutto il mondo sia di , cio’è a sua misura. 6 Non
si debe fermare ovunque si ombriscano le faccie più belle. 7 Rilassare
tutte le nastre ,tutte. La gente debe fare o dire quello che può . E se
non può niente, ne anche si gli dirà niente. 8 Vivere
tranquillamente, anche , può essere terribbile. LETTERA
DEL DIRETTORE Sono
una specie d’intelligenza
estraterrestre, quello, cioè , quello che
mi piacerebbe . Adesso chi sa’ quando verrà l ‘opúscolo marino che intraccia i sogni
della marmota che non può essere l’uomo grigio dei pantani sino,
semplicemente, la belleza nascosta del fango divino, per dire di una
maniera interessante per i servitori di vostre cerve. Scrivere
a mácchina sotto l’azione di un pensiero maturo sotto il sole, fa molto
tempo che non scrivo, non so’ perchè allora devo scrivere come
l’Accademia mi detta. Non lascierò passare questa oportunita, non lascierò che
rurbano d’avanti miei occhi mie propietà
e se lei crede che le mie propietà non sono di cemento è perche
lei non sa’ vedere bene dietro delle parole .
Indio Grigio
PIANTI DEL ESILIO Autore: Contiene tredici illustrazioni con qualcune dei migliori quadri dell’opera di Miguel Oscar Menassa. |