Rivista
settimanale per Internet Indio Grigio FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2002 NON
SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE INDIO GRIGIO
È PRODOTTO INDIO GRIGIO Nº 84 ANNO II EDITRICE Stò,
in realtà, sperando un miracolo. E non so’ se qualcosa occorrirá. Dopo
mi pulizo i denti per consiglio di una amante matura La
libertà mi chiama a gridi, la povera, allucinata ed
io non la sento. Non
incontro la moneta e il mendicante si
burla della mia mezchinita.
LA
CRUDA MARGHERITA SCOPRE TRA SUE
FOGLIE SUA PROPRIA FINE Scrivere
, certe notte, Salma
e cruce, Mio
corpo è débbole e diforme, Bussola
definitivamente desviata, Il
muschio sotto i piedi nudi ha un
odore a vecchio, Vivendo
vicino del niente ,
CARA: Intelettuale,
senza classe definibile, Non
vengo, per ventura,cercando niente . Sono
quì per gli odori del vento. Per
parole disperse su tutto l’oceano,
Quando
suonó il primo campanello mi sorprendió tenendo una fantasía sessuale,
stringe il campanello del portinaio eléttrico
ed aspettai. Quando mi salutó notai che lei si aveva reso conto di qualcosa,
per lo meno cosí lo faceva notare nella sua maniera di baciarmi e di guardarmi
quando entró nella consulta, come se la mia fantasía fosse
vissuta per lei como relata
obbiettiva. -
Io vengo quí per alimentare mio odio. Suoi
occhi mi la ricordano. Li
risposse che miei occhi erano di prima mano, che non capiva come potevano
ricordare a nessuno se primo
di oggi miei occhi
non essistevano. Lei argomentò che il colore anche è significante , a
lo quale, perchè io anche sono pittore, non dissi niente, ma ho pensato che
stavamo parlando di un’altra cosa. Dopo continuò criticando il tono troppo
scuro della mia pelle. A lo quale
io rispossi, -
Meglio nero che bianco. Dopo
arrivò un silenzio mezo tagliato per il suono di una vecchia musica
giovenile, volendo fare che le cose rimangono nascoste anche per quelle che gli
vivevano. Il
tempo sempre mi sorprende facendo qualcosa , dicendo qualcosa , cosi che venti
minuti passati dil contratto,gli
disse : -
Continuiamo la prossima –ed a lei li sembrò poco tempo . Quando se ne andò
mi sentì grande, bruto,stupido, lei una volta in più aveva
riuscito non rendersi conto che si trattava del mio lavoro, ma della
sua vita.
Remotamente
come una storia di vecchi tempi Remotamente,
come una storia di vecchi fantasmi, Remotamente,
come una storia del uomo primitivo, No
gia nel tempo, sino nei sogni dove il tempo ,
Vide
como i profili dil tempo Fui
felice, fui felice,quello è quello che devo dire qualche volta ,
umanità deve saperlo, fui felice, l ‘uomo
più felice del universo, capiì la solitudine
e pensai che era cosa piccola mia solitudine in parangone con
qualsiesi altra solitudine, quella dei secoli ad essempio, la solitudine
delle stelle. Derivo senza poter
ritenere le parole al bordo
di un senso, sento che non stò facendo
essattamente bene le cose, già
che non so’ se con tanto rumore potrò sentire il rumore di qualche
pianto. Devo poter superarmi al disordine , sempre borghese , cio’è il
disordine, la desidia è sempre controrrevoluzionaria, si dica quello che
si dica, e si tratta della rivoluzione
di che si tratte. Indio Grigio
PIANTI DEL ESILIO Autore: Contiene tredici illustrazioni con qualcune dei migliori quadri dell’opera di Miguel Oscar Menassa. |