INDIO
GRIGIO FONDE
- DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2001 NON
SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE INDIO GRIGIO
È PRODOTTO INDIO GRIGIO Nº 70 ANNO II 1 Caro
Indio: Continuo
senza poter
entrare al’ Indio, deve avere stato grave la cosa. Roberto
2 Caro
Indio: Eccomi
avendo difficoltà con l’ Indio e
la página di Poesia. Spero che non sia molto
grave quello
che sucede con
vostre pagine. Paula 3 Caro
Indio: Dimentico
al’Indio. ¿Che succedè?
Spero che questa settimana se ci soluzionino i
problemi. Ti
voglio. Lucía 4 Caro
Indio: Da
quando non incontrai l’Indio, tutto
fu una senzaragione e pensai come, per essempio, che io voglio vivere
vicino a te. Lucía 5 Caro
Indio: Attaccati
per le guerre e gli virus, finisco di strappare uno della machina e sperando che
voi liberati l’Indio del suo patimento,ritorno a trovarmi con te. Roberto 6 Caro
Indio: Che
il mondo si cada ma che lIndio non si ritardi.Spero ansiosa. Marcela 7 Caro
Indio: Fu
brutale la contaminazione. No sopportai che l’Indio non stia e allora
suponiendo quello che potrebbe sucederé(virus e guerre mediante)mi sono deciso
a seguire ed oggi,casualmente,è la primavera.
Lucía 8 Caro
Indio: Sono
la visitante 12.635 a la spera dell’ Indio Grigio 69. Penso che la
tardanza si deve al compleanno del poeta, a che questo ci porterà notizie del
festeggio. Qui mi fermo, mentre arrva la primavera, aspettandoti.
Marcela 9 Caro
Indio: In
questo momento sono arrivata a casa e neanche stavi.Che disperazione cercarti e
non sapere perche oggi, giustamente oggi,tuo compleanno.¡Felice cumple, Master!
È insoporttabile che
non stia il 69. Spero,
caro Indio, che niente lo fermi, che... Tutte le ore del pomeriggio ti cercano e
non so’ che cosa succedè.
Lucía LETTERA
DEL DIRETTORE Cari
lettorie y lettore: A
pesar delle bombe, a pesar dei
virus, avere fracassato, precisamente nel nº 69, parla più de i miei
sforzi per poter sopportare seguire scrivendo poesia e, allo stesso
tempo,invecchiare, che degli dan della guerra e virus hanno potuto produrre su
di noi. Cari,
care, amori straviati,incontrati,persi,lasciati da parte,retenuti contro sua
volontà, oggi voglio confessarmi: A la guerra
gli opporremo la pace e a gli virus, antivirus.All’amore,il riposo,alla
morte,il poema e alla poesia gli opporremo la Poesia. Vi
amo, anche se so’ che non serve di molto. Indio
Grigio P.D.:
Tutto si
globaliza, noi dovremmo, anche globalizarci e questo vuol dire che ho
pensato,seriamente, in fondare il Club deli Indie Grigi. Rinuovo
miei saluti. P.D.2:
Avete fiducia,l’uomo occidentale e cristiano(più o meno) ha trasformato
Giustizia Infinita che è cosa degli dei , in Libertà Perdurabbile, che è cosa
impossibile per l’uomo.
Si
quello che perdura,serve,vi amo nuovamente.
Indio
Grigio EDITRICE Sono
un po’ deluso: la famosa virtualità è piena di relata. Virus,finestre,
impiastri,ideologie spurie, delinquenti bazzi, figli di puttana nobile,di buon
cuore, che fanno il male per farlo, quasi senza beneficiarsi, solo per fottere
al cittadino.Una specie di terrorismo, ancora, non considerato come tale che
spero sia combattendo primo che sia impossibile lottare contro quello. Cosi
como le bombe ci tengono a tutti i cittadini del mondo attemorizato di
morire in qualche momento e per qualunque causa, ne anche giusta, ne anche
libertaria, gli virus informatici, se non si trova presto una soluzione, se non
si castiga in fretta e severamente ai risponssabili, in solo cinque anni
guastaremo più denaro e perderemo più vita con gli virus informatici che con
il terrorismo. Stò
scrivendo questo che scrivo pieno di paura, per me, per i pieti che dovrebbero
pubblicare nella pagina di poesia, per i lettori che aspettano l’Indio per
sopravivere alla crisi, per il futuro del mondo, oggi quando scrivo ho paura per
il futuro del mondo.Per nostra piccola independenza, per nostri piccoli modi di
difusione. E per poter uscire di questa situazione che mi fa tanto male, dirò
che gli virus informatici sono tanto invisibbile come i terroristi, si dovrebbe
avere la stessa precauzione, che si tiene con i terroristi, con quelli che sono
capace di ideare e trasmettere un virus informatico. E so’ che pensare cosi mi
può mettere contro dei padrón degli virus, ma quella non era mia intenzione,
mia intenzione era chiedere clemenza , qualche rispetto per la poesia, qualche
detaglio di discriminazione.
Amore
mio, amore mio, nè con te, ne con lei. Puoi dirgli a tuoi amanti che
l’Indio è un cantore senza padrone . Qualcuno che canta non solo perchè sa e
può, sino perche l’umanità lo necesita. E nessuno, anche si sia
un uomo poderoso,un paese poderoso, può possedersi
di tutta l’umanità. E voglio dirlo con umiltà strema, un solo Dio non
fu suficiente per farsi padrone di tutta l’umanità.
Amore
mio, amore mio, ne con te ne con lei. Ti imploro di dirgli ai tuoi amanti che
non ammazzino il cantore, perche senza poesia non avrà Dio per l’uomo, perche
senza poesia nessun
uomo conocerá la libertà.
LIBERTÀ
DIVINO TESORO Sono
un uomo di cità, Rimassi
quasi chieco, Brami
ocre, lamento della bestia, La
libertà si fu adosando gioielli, I Fui
un uomo La
libertà, Gridi
disperati escendo a scalli, II Non
sappiamo, ancora, non sappiamo: III Nei
nostri dintorni, IV Per
vivere, cara,fu necessario Per
vivere, fu necesario,
Tra
bramiti della morte - Continuiamo la prossima.
Tempo
dove tutta la musica,
I SILENZIO II GRIDARE III Gridando
e tacendo per non morire. IV Vollì
volare come un uccello,grugnire come le bestie. Vollì
essere Dio La
allegria calò miei ossa quando opporsi V
CARA
MUERTE, a
tuo pesare, VI
Grotesche
onde,cataclismi inaspettati, Un
tempo ch tutto è lo stesso. VII Un
tempo, Dopo
, un uomo è quello che è. VIII Dopo
la catastrofe scrivo versi Parlo
a miei figli del movimento degli astri: |