INDIO
GRIGIO FONDE
- DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2001 NON
SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE INDIO GRIGIO
È PRODOTTO INDIO GRIGIO Nº 62 ANNO II EDITRICE GIOVEDÌ, 2 DE AGOSTO 2001 Sono stato ha punto di abbandonare tutto. Fui aggredito per i virus e dibbitai per sin di mia madre morta. Dopo mi sono reso conto che era qualcosa più in generale, più grande di me . Nessuno voleva nè aveva desideri di rovinare la pagina di un poeta. Si voleva schiattare la pagina dell ‘esercito. Non si è ottenuto molto col la pagina dell’ esercito, pero si storpiarono 15 miglioni di pagine dei civili. "Oggi
scoppiaremo il Pentágono e scoppiano il 50% delle pagine di pornografia con le
quali si genera una tensione cittadina che nessuno puo contenere. Delle
volte arrivai a pensare che era una maniera di ottenere lavoro.Genero il virus e
dopo vendo l’antivirus.Però io mi domando perchè non fanno la prova con 10
ordenatori.Igualmente assicurarebbero lavoro e gli usuari saranno molestati di
tanto in tanto. E
se non è per cercare lavoro ,allora tocca domandarsi ¿ Chi dirige quella
malignità indiscriminata?Questa malignità in piena libertà ? questa malignità
senza amici, senza nemici, senza alleati? E non è che intenda molto di quello che parlo però mi piacerebbe se fosse possibile non disturbare la crescita della poesia . ...
E lei cresce del fiore e di qualsiesi immondizie, della belleza però
anche,della nerezza. MAI TEMEI CHE UNA PAROLA MI TOCCASSE Mai
temei che una parola mi tocase, Strada
dissi a millioni di donne e uomini Per`camminare
per la strada mai potei. Pioggia
e torrenti d’acqua invadono la mia memoria. Memoria
scrivo e senza arrivare a nessuna parte, fibre
secrete della storia si aprono per me. 16 agosto di 1988. Salobreña Caro: Ho
pensato in questi giorni,al sole, che per non avere saputo come era la vita qui
in Spagna,quando fuggevamo dal nostro paese ,ci sono alcuni cammini che
quell’ignoranza ha chiuso per sempre. Voglio
dire che, nella vita (a mio capire per ignoranza)che ci siamo costruiti,resta
poco spazio o nessuno per la speculazione.E dire, poco spazio per le grandi
narrazioni,per le quantità amplie del denaro. Che
tante vite e tanti futuri dipenderanno solamente del nostro lavoro ,questo era
quello che non sapevamo quando arrivamo a Spagna. Intentando
aprire un mercato durabile e forte, abbiamo abbandonato quasi tutti gli amori e
gran parte della poesia. Al
mio modo di vedere oggi , non è tanto quello che ottenemmo,quantunque a noi ci
dia una certa felicità l’ottenuto, non è molto
e per sostenerlo dovremo
lavorare tutta la vita. Questo
piccolo raggiro per dire che sono, che sei un lavoratore.Voglio dire che
qualcuno non puo andare per la vita
credendo che è un rè.Un
lavoratore è qualcuno che dovrebbe avere cura dei suoi muscoli,che necessitarà
sempre fino all’ultimo momento della sua vita. Dico,
credo che non è così facile come pensavamo cambiare la determinazione di
classe. Oggi
giorno lo possiamo dire, è più facile cambiare di sesso che di classe sociale. Nelle
società avanzate, quello inferiore non è fabbricato perchè qualche volta sia
superiore, bensì perchè esista quello superiore.Cioè quello inferiore e una
invariabilità nello sviluppo attuale delle società.L’uomo vive dominato per
questo; il resto,tutto il resto e nell’ordine del pensiero, vuol
dire,modificabile. Trattandosi
del lavoro, a un uomo che puo con vari lavori si gli paga di più e non si
accusa di una molteplice personalità o genio, niente di questo, solamente la
paga è di più.Questo, se la questione è una questione di lavoro. Al
filo di compiere 49 anni, ci sono cose che non mi piacciono.Riconosco che la
fame e le sue metafore mi portarono per cammini, per corpi non
desiderati.Riconosco di averlo inibito tutto in me per essere questo, che non mi
piace del tutto e un poco meno. Cambiare
si dovrà cambiare,tutto il mondo cambia,però anche,avrà che
abbandonare qualcosa e abbandonare qualcosa non è giustamente abbandonarsi, ma
per il contrario fare positiva una direzione. Non
si abbandonano i destini,se ne fa uno. Sto
facendo come un estivo per prima volta in 14 anni che vivo in Spagna, e non ho
portato la mia macchina da scrivere;allora mi dico, in questo tempo succederà
qualcosa non concepito. Cuando
mi ocorre poter pulire qualche parte del corpo gruppale , mi rendo conto che se
lo facio mi resto senza corpo. Ho
visto agli uomini come noi,con molto meno che noi fare grandi
fortune.Staremo condannati ?-Mi domando.Abbiamo paura di morire?Ci
preoccupa,forse,quello che diranno? A me sembra sapere quello che mi succedeChe
se voglio essere grande,tutto il mondo si opporrà ;invece ,se voglio essere
mediocre nessuno dubitarà di darmi questo. Però
il problema è che in questo di che nessuno interrompa,nemmeno c’è desiderio. Ti
danno una vita però che non si può
vivere. A
me , per esempio, mi nominarono capo di un esercito che per esistere solamente
nel mio desiderio, non ho o è
alterato. È
forte a questa età dire che abbiamo potuto a mettà, però la verità:abbiamo
potuto la meta . Quando
mi penso non vedo più che una rispettabile marginazione,dove tutto si concede a
basso prezzo, anche il nostro lavoro, anche se sia specializzato. Quando
vivevamo a Buenos Aires ero un cittadino di prima categoría,la mia ambizione,la
mia unica ambizione non è altro che tornare ad esserlo. Ed
è per questo che più o meno nella meta della mia vita utile convoco il
pensiero per dire che fermo la mia vita,un istante,per comprovare nuove
direzioni,nuove vite. Tra
gli scritti ed i detti devo avere quasi 2000 pagine aceptando il suo
procedimento , il suo tempo,il mio desiderio. Fummo
quella canzone ed anche l’altra. Fummo
l’amore e la morte molte volte,sono rimasti segnali di queste lotte
aparentemente non crudeli. Occultare
i segnali lasciati in noi per l’ignoranzo,per il nostro orgollo,ci portarà più
della meta della vita che ci resta.Cosicchè il meglio è lasciare che si vedano
i segnali e occupare tutto il tempo con la nostra vita, i nostri progetti ,
senza i quali lo dico per se si potesse dimenticare,non avremmo nessuna vita. Metaforicamente
parlando. Nel viagio avemmo leggi proprie,cioè avremmo violentato altre leggi,
altri dire sulla vita.Se scendiamo sal treno,se lasciamo di viaggiare,di
qualcosa ci reclamerà colpevoli.Apparentemente non restano se no due cammini.O
seguiamo viaggiando o lasciamo di viaggiare ed otterremo denai per pagare la
fidanza.
Mi
restano solamente due minuti di pace.Lei apparirà da un momento all’altro. La
verità oggi non so come trattarla. L’intervista
di oggi l’ha chiesto lei,perchè tornò a mareggiarsi,come da tempo non le
sucedeva. Già
tombata cominciò il suo monologo: -
Stanotte dormiì
solamente quatro ore,dovevo evitare nel sucesivo questi eccessi.Di qualsiasi
modo,già ci sono cose,che sò e questo è emocionante. Durante
il percorso delle vacanze ebbi riflezioni contradittorie circa la mia
psicanalisi .Seguire o lasciare.Venire o pagare per parlare con lei, che mi
ascolta perchè gli pago,non lo sopporto. Per
altra parte, volli incominciare prima perchè ebbi una vivenza che mi impaurì.E
come non tenevo con chi parlare ho dovuto venire qui. Stavo sola in un salone e avevo fumato.Pensai in Lei al principio della notte,nella quale era stato il suo lavoro con me, nell quale mi aveva fatto il psicanalisi,decisi scrivergli una lettera però non ho potuto. Dopo
cominciai a scrivergli una lettera a mio marito .Quest’uomo non mi vuole per
niente.Mi sedei sulla poltrona e sentii che il mio corpo non esisteva.Riprendere
la lettera, sentii che toccavo fondo.Dopo incominciò a dolermi il ventre e fui
al bagno sentendo che mi svenivo.Tutti dormivono,allora mi sedetti a fare caca e
non potevo e sentivo che andavo a svenire,allora... Fece
un silenzio come di aversi svenita nella sessione e dopo continuò: -
Sopra tutto ricordo un’agoscia terribile,sudado molto e stavo fredda.Il
corpo,sentivo che mi morivo,tutti gli oggetti sembravano molto grandi,molti
assurdi. -
Meno Lui -le dissi timidamente. Lei,senza
ascoltarmi troppo,segui: -
Mi accasciai per terra e la vita se ne andava e tornava e allora fui correndo
alla abitazione e le diss che mi dicesse qualcosa e vomitè ai piedi del
letto.Ed il vomito pareva merda ed io le dissi che quella era tutta la merda che
avevo dentro di me e a vedere perchè mi trataba così,male. Mi
dormí pensando che lo dovevo
vedere a Lei e all’altro giorno, stetti tutto il giorno mareggiata.E fù il
giorno siguiente quando mi chiamò la moglie del paziente e sentii che così non
potevo atenderé a nessuno.In più a forza di non parlare con nessuna,qualsiasi
cosa può essere qualsiasi cosa... Io
questa state aveva desiderio di scrivere,io ero aperta,però dominata, ero una
donna soffrente come le donne di la famiglia di mia madre.Non capisco il
soffrimento... E,
in quello silenzio,io gli dissi: -
Gli abbasta con patirlo. E, dopo: - Possiamo continuare la prossima. Ella,
ad alzarsi , questa volta ,mi a detto grazie.
Quando lascio di guardare ad altre donne - gli dissi il Master a Evaristo quando lo credo molto innamorato di Josefina- e solo la guardo a ella, ella lascia di sorridere.Perchè sorrida eternamente-conclusso il Master - ogni volta ch’io la veda l’ingannerò. A
lo cual Evaristo rispondeva quasi sempre senza sapere perchè: -
Per fari rapporti sociali la meglio droga è l’erba. Depo,
in realtà, Evaristo poteva quasi
sempre senza nessun aiuto . In
diverse oportunita ,feci l’amore ai quindici minuti di alzarsi. Una
volta, dicono, che si trovò in un ballo con tre donne e ballò tutta la notte
e si ubbriacò e ballò e ballò e le ragazze finirono nelle sue braccia
prima che pasase niente e movevano quelli culetti
di un modo terrorífico e dicono che
se è andato con una di quelle ,quella stessa mattina, e gli ha fatto l’amore
fino a lasciarla exhausta,buttata sul letto. Evaristo,dopo
si vestì e fu a cercare alle altre due,che vivevano insieme, e dopo
farsi succhiare il pene , quasi un’ora,finiò
negli occhi per darle luce. Tutto
questo è per dire che Evaristo, non aveva bisogno di nessuna droga per avere
rapporti sociali , con il pene che aveva,per`a lui piacevano la yerba e gli
alcohol diversi. Evaristo
sapeva che naturalmente , tutte le donne morivano per lui , però non si piaceva
a se stesso ,cosichè un poco di yerba , un poco di alcohol,e quando Evaristo,
alla fine diceva:
Oggi
sono stato nell’occhio di luce della montagna magica e qualcosa imparai.
PRIMA
INSEGNANZA:
I
soldi que mancano per dare un passo necesario per tutti, in principio, lo metto
io. E se non ce l’ho o non lo
posso conseguire rapidamente, non c’è stata insegnanza.
SECONDA INSEGNANZA:
I
soldi che mancano per dare un passo necesario per tutti , lo metto io e alcuni
altri.E se non ci sono altri ,non c’è stata
insegnanza.
TERZA INSEGNANZA:
Colui
che non può o non voglia pagare, non vuole pagare.Nessuno debe riclamarsilo.
Colui che non paga farà secondo la sua propria ideología,però se non è
capace di rattificare andrà a finire sin dove arriva la sua propria ideologia..
E così dire , fino alla sua propria immaggine nello specchio , che non è poco,
però nessuno paga per questo.
QUARTA INSEGNANZA:
Colui
che non paga non ha sicuro il risultato, ma ha sicuro che ci sarà partita.
QUINTA INSEGNANZA:
Vincere
la partita non assicura approvare l’esame.
...ALTRA SETTIMANA DI SOLITUDINE |