Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO
Nº 514 - giovedì 7 giugno - Anno
2012 NON SAPPIAMO PARLARE PERO LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE SPAGNOLO... ITALIANO... PORTOGHESE... FRANCESE INGLESE... TEDESCO... ...
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GRIGIO È PRODOTTO
IL BRILLO
DELLO GRIGIO DIL SECOLO XXI
INDIO GRIGIO Nº 514
28 Io gridai, “Loro stá quí, io tengo l’oro” E tutti guardarono mie mani fino a strapparmeli E cercarono nelle mie tasche fino ad aprire la pelle. E nessuno guardò il mio cuore E nessuno scivoló per le mie parole sólo la morte, la follia, la donna si precipitarono su di me e lei mi disse: Strappami gli occhi, ed io li rigalai tutto il mio amore.
Brandendo il scoppiare geniale della memoria, ricordo avere nato, li disse con entusiasmo, ricordo, perffettamente, i primi passi, dopo arrivai fino a quí, cima o vuoto, circondato, immerso nell linguagio, quel mare spettacolare e bravío ed io, come dice il poema, una piccola barchetta innamorata.
Mi piace quando parlo, mi disse ella, entrare in scena dopo di mie parole. Una rama matura che mi permetta, Vedere attraverso suo spessore i piccoli raggi di sole, offerttandosi, come cibo e conforto al’albero amico. Una rama matura coinvolta Nel mulinello di tuoi occhi, allerta sempre, disparata sempre, aspettando la pienezza per dirci le parole d’amore. Rama matura della poesía da per tutto, come una pioggia di camelie accese, soave letto nuziale, per gli innamorati Della canzone che, in questo caso, mi disse sorridendo anche con gli occhi, siamo tu ed io.
Alla prossima.
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