Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO

Nº 514 - giovedì 7 giugno - Anno 2012
FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2012


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Indio Gris


INDIO GRIGIO Nº 514
ANNO XII

 

LA DONA ED IO, 2003

Miguel Oscar Menassa
Candidato al Premio Nobel di Letteratura 2010


 

28

Io gridai, “Loro stá quí, io tengo l’oro”

E tutti guardarono mie mani fino  a strapparmeli

E cercarono nelle mie tasche fino ad aprire la pelle.

E nessuno guardò il mio cuore

E nessuno scivoló per le mie parole  

sólo la morte, la follia, la donna

si precipitarono su di me e lei mi disse:  

Strappami gli occhi, ed io li rigalai tutto il mio amore.

 

Brandendo il scoppiare geniale della memoria,

ricordo avere nato, li disse con entusiasmo,

ricordo, perffettamente, i primi passi,

dopo arrivai fino a quí, cima o vuoto,

circondato, immerso nell linguagio,

quel mare spettacolare e bravío ed io,

come dice il poema,

una piccola barchetta innamorata.

 

Mi piace quando parlo, mi disse ella,

entrare in scena dopo di mie parole.

Una rama matura che mi permetta,

Vedere attraverso suo spessore i piccoli  

raggi di sole, offerttandosi,

come cibo e conforto al’albero amico.

Una rama matura coinvolta

Nel mulinello di tuoi occhi, allerta sempre,

disparata sempre, aspettando la pienezza

per dirci le parole d’amore.

Rama matura della poesía da per tutto,

come una pioggia di camelie accese,

soave letto nuziale,

per gli innamorati Della canzone

che, in questo caso, mi disse

sorridendo anche con gli occhi,

siamo tu ed io.

 

Alla prossima.

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