INDIO GRIGIO Nº 506
AÑO XII
POÉTICA
DEL EXILIO, 2011
Miguel Oscar Menassa
Candidato al Premio Nobel di Letteratura 2010 |
Del sexo de la mujer y yo (1977)
Mio pensiero funziona come un múscolo
semivolontario.
Sono un uomo dominato per una parte dil corpo.
Mi apro e mi chiudo alla vita come un gran culo.
lascio entrare quello che posso e quello che non posso, lo rifiuto.
Quando, in mezzo della guerra
o nel transcurso del insistente lavoro quotidiano,
mi incontro nel amore con una donna,
suo sesso sempre supera mia parola,
e allora, intento reprimirlo.
Come uomo, mi dico, non sopporto della donna,
la grandiosità dil suo sesso.
Sesso di nuvola nel suo
avvenire,
altera il senso delle mie riflessioni
altera miei nervi,
e se non la fermo,
finisce brucciando, in quel fuoco, miei sensi comune.
Se mi lascio portare per quella follia,
conosco la
allegría,
en el mio sorriso,
Fermo per un istante suo sesso innamorato,
adesso tra miei denti,
la odio
e voglio ammazzare, in Ella,
quello che non vive in me.
Miei occhi si sciogliono tra la nebia ,
tra gli odori dil suo sesso,
ed ella, mi inghiotta.
fa di me una piccola particella del suo essere.
Mi
fa suo Dio.
Fa fotografie dei miei organi genitali
e riparte le fotografíe tra sue amiche.
Commenta in feste e reunioni, quando faccio l’amore,
guasto mio viso,
caníbal di míe,
devoro suo essere.
Incontra divertito
farle smorfie a sua mamma di come io la divoro.
Suo sesso, al di là delle mie parole, sempre è felice,
perche suo sesso
porta in se, per me,
la violenza di essere diverso.
Alla prossima.
Hasta la próxima.
Indio Grigio
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