Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO

Nº 485 - giovedí 16 giugno - Anno 2011
FUSIONA - DIRIGE - SCRIBVE E CORRISPONDE: MENASSA 2010


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Indio Gris


INDIO GRIS Nº 485
AÑO XII

 

POÉTICA DEL EXILIO, 2011

Miguel Oscar Menassa
Candidato al Premio Nobel di Letteratura 2010

 

Del sesso della donna ed io (1977)

Mio pensiero funziona come un muscolo semivolontario.
Sono un uomo dominato per una parte del Corpo.
Mi apro e mi chiudo alla vita come un grande culo.  
Lascio entrare quello che posso e quello che non posso, lo rifiuto.

Quando, in mezzo della guerra
o nel trascorso del insistente lavoro cuotidiano,
mi  trovo nel amore con una donna,
suo sesso sempre sorpassa mia parola,
ed allora, intento reprimere.
Come uomo, mi dico, non sopporto della guerra,
la grandiosità di suo sesso.
                                               Sesso di nuvole nel suo devenire,
altera il senso delle mie riflessioni,
altera mie nervi,
                              e se non la fermo,
finisce bruciando, in quel fuoco, miei sentimenti comuni.

Se mi lascio trascinare per sua follia,
                                                         conosco la allegría,
en el mio riso,
Fermo per un istante suo sesso innamorato,
adesso tra miei denti,
                                         la odio
e voglio ammazzarla, in Ella,
                                       quello che non vive in me.

Miei occhi svaniscono tra la nebia,
tra gli odori dil suo sesso,
                                              ed ella, mi inghiotte.
Fa di me una piccola partícola del suo essere.
                                                                            Mi fa suo Dio.

Fa fotografie delle mie órgani genitali
e riparte le fotografíe tra le sue amiche.
Commenta nelle feste e reunión che, quando faccio l’amore,
cambiano miei gesti,
                                             caníbale di me,
                                                                    divoro suo essere.

Incontra divertente
fare smorfie a sua madre di cóme io la divoro.

Suo sesso, al di là delle mie parole, sempre è felice,
porque su sexo
                          porta in se, per me,
la violenza di essere differente. 

 

Alla prossima.

P.D.: Non stiamo d’accordo con la guerra.

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