INDIO GRIGIO Nº 480
ANNO XI
La
generositá di Indio Grigio non ha límiti
AL SUD DI EUROPA, 2002
Miguel Oscar Menassa
Candidato al Premio Nobel di Letteratura 2010 |
STRANO ALLE DISTANZE
FUI PERCORRENDO IL MONDO
Strano alle diatanze fui percorrendo il
mondo,
il mondo degli altri, forti città lontani.
Mai gli domandava a nessuno dove stavamo.
Era di tutti i paesi e, alla volta, di nessuno.
Mai ho saputo il nome delle feste dil
popolo
ne i luoghi segreti, ne il mercato di fiori
e non poteva ne volendo ricordare i morti,
suoi trionfi, sue battaglie, suoi amori perffetti.
Strano alle storie del mondo, delle sue
guerre
fui creando una storia dove l’amore si faceva
nel poema, nella notte deserta, nel lavoro,
nei giri ostinati della vita, del dolore .
Mai poté pensare che il mondo fosse
nostro,
che nostro amore, che il cibo fosse nostro,
éravamo uccelli cantori ma il canto era strano
volavamo con alich dil tempo rubavamo,
ma il cammino faceva l’amore non era il
nostro
era il tempo che ci portava fino alla morte
volavamo sapendo che erano dimenticanza e niente
quelli che aspettavano nelle alte cime
a chi amava volare con le ali dil
tempo,
erano tenebre e tenebre che si incatenavano
passi insecuri, dubbi eterni su tutto,
al povero uccello caduto senza casa e senza patria.
ASPETTANDO UN
MIRACOLO
Stà, in realtà, aspettando un miracolo.
E non so se qualcosa occorrerà.
Una vita quasi senza misteri, mia vita è la vita di un lavoratore.
Spero il mezzogiorno e il mezzogiorno arriva, e come mio cibo cucinato
quasi senza amori, con verdure stanche e carne, può darsi, avvelenate.
Dopo mi pulizzo i denti per consiglio
di una amante matura
e senza dire parola, perche l’amore si spacca nello specchio sgraffiato,
pago in Euro mio piccolo cibo e torno, un po sommesso, a lavorare.
Nel cammino mi incontro ad un colpo con qualche gioia e la rifiuto.
La libertà mi Chiapa gridando, la
povera, allucinata e dio non la escolto.
cerco nelle tasche una moneta per dargli ad un povero
e trovo piccoli pezzetti di ricordi, dove l’anima
persa, innamorata di se stessa, non ha avuto ne amere ne odio, nemmeno
pane.
Non incontro la moneta e il mendicante
mi fa smorfie meschine.
¿Non vuole che gli preste,dottore, qualche centimo?
Domani me lo da.
L’uomo e delicato, si rompe al caminare, la notte li fa paura e
senza acqua e senza cibo, il povero uomo muore uguale che un animale.
Alla prossima.
P.D.: Non stiamo d’accordo
con la guerra.
Indio Gris
www.indiogris.com