Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO
Nº 478 - giovedì 21 aprile - Anno
2011 NON SAPPIAMO PARLARE PERO LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE SPAGNOLO... ITALIANO... PORTOGHESE... FRANCÉSE... INGLÉSE...TEDESCO... ...
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IL BRILLO DELLO GRIGIO DIL SECOLO XXI
INDIO GRIGIO Nº 478
Tutto è scrittura, la poesía anche. O, se voi preferite, la scrittura è la poesia ed il resto- anche le produzione scientifiche- è l’intento di arrivare a ella. O bene, ella genera la pureza dil modo in che la scrittura conosce, trasforma e si materializa,e il resto sono suoi deviazioni. O bene potremmero dire, una opera scientífica, per poter parlare di se stessa come una produzzione, tiene forzosamente che scrivere un’altra opera. Una produzzione letteraria fino ad oggi, un romanzo o teatro, diffícilmente ragiungano nelle sue pagine- anche se sappiamo che molti scrittori lo intentanno- una teoría dil teatro o una teoría della novella. La famosa poética che se gli attribuisce alla scrittura in generale, ed io particolarmente penso che poética ha la poesía e anche la considero come método di conoscimento, in tanto la lettura che ella produce, la produce nel istante della scrittura. Quando si tratta della poesía, la lettura è lo scritto ed è nello scritto che si produce la lettura, lo scritto e la poética. Non necessito scrivere nessún libro nei confronti della poética della opera di Ezra Pound sino che devo andare a leggere la poética di Ezra Pound negli scritti di Ezra Pound. Credo che è la poética di Faulkner quella che influisce di alcùn modo nel settanta percento dei novelisti americani. È la poetica di Faulkner quella che appre distorzionata, diformata, deviata, nella novelística contemporánea. Non è la narrativa di Pavese, sino sua poesía narrativa –che è una cosa diversa- quella che marca di una maniera definitiva, direbbe io, la narrativa attuale italiana. ¿Come poter–come diceva Freud- o ché sará per noi in quel dire, essere psicanalisti colti? Secondo questo segno per il quale stiamo trattando di andare oggi, così scuro, tentando, per Freud un psicanalista colto sarebbe poter leggere nella poesía contemporánea le future tesi che mettano in questione la psicanalisi e sua trasformazione. In tanto in nessun altro luogo –direbbe Freud, io non mi animo a dirlo, lo sto dicendo per lui-, in nessun altro luogo che in la poesía, quella poesía prodota per quel supposto método che ancora non sappiamo qual’è, pero è il método della poesía come istrumento di conoscimiento, sarebbe l’unico spazio, l’unico tempo dove il psicanalista incontrerebbe quello che gia nella sua pratica produce. Pero che gli strumenti teórici dei quale dispone non possono leggere il fenómeno che gia si ha prodotto sicuramente nella consulta di tutti gli psicanalisti dil mondo su l’oggetto, della tecnica e dil método psicanalítico. In questi ottanta anni di pratica psicanalítica, non soltanto il método si ha modificato nel anno 1937, quando Freud scrive Costruzzioni nella psicanálisi, cosiche il método passi ad essere adesso il método di interpretazione-costruzzione, costruzione no ricostruzzioni. Costruzzione perchè si costruirá qualcosa nuova, qualcosa che non essisteva.
Alla prossima.
P.D.: Non stiamo d’accordo con la guerra.
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