Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO
Nº 476 - giovedì 7 aprile - Anno
2011 NON SAPPIAMO PARLARE PERO LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE SPAGNOLO... ITALIANO... PORTOGHESE... FRANCÉSE... INGLÉSE... TEDESCO... ...
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IL BRILLO DELLO GRIGIO DIL SECOLO XXI
INDIO GRIGIO Nº 476
LA DONNA ED IO 44 Ella non mi voleva giudicare, soltanto a me, ella voleva giudicare a tutta l’umanità.
A volte, eravamo come due compagne, Ella, in quelli momenti, diventava nervosa quando io la trattava come ad una donna, dopo, quando eravamo nel letto si ammussava se io hli parlava della guerra.
D’avanti a i bambini sembrava una madre, normale e anche corrune, affettuosa. Dopo, quando stringeva tra suoi denti alcuna bandiera di pane e libertà, era una vera pantera innamorata, sempre più veloce, più intelligente che sua presa.
Nel mezzo dil campo di battaglia, Dembrava una vera dea del’aria. Nessuna guerra fu capace di ammazzarla ed ella soleva fiorire in piena guerra. Da presto alla mattina Infuocava a i soldati giovani e metteva in allerta a i suoi superiori.
Ella era, in realtà, lo spirito delle nostre arme, senza di lei nostre armi perdevano eficacia, senza di lei nostro essercito non essisteva.
Quando perdevamo una battaglia ella spiegava che una battaglia non era la guerra e che, di qualsiesi modo, a volte uno, altre volte altro, qualcuno doveva perdere. Quando vincevamo una battaglia, ella non spiegava niente, sólo ballava, ballava e ballava fino al mattino, dopo, riposava un giorno e, un’altra volta, alla guerra.
Nessuno poteva sopportare sua marcia. Distruggeva tutti gli esserciti nemici e, anche, distruggeva sue propri esserciti.
Ella si chiama Poesía, è una donna e non vuole la guerra.
P.D.: Non stiamo d’accordo con la guerra.
Alla prossima.
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