Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO Nº 461 - giovedì 9 dicembre - Anno 2010FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2010
INDIO GRIGIO È PRODOTTO
LL BRILLO DELLO GRIGIO L’INDIO DEL JARAMA LA FUSIÓNE CON PIÙ FUTURODIL SECOLO XXI
INDIO GRIGIO Nº 461
RIFLETTENDO GIORNO PER GIORNO
- Con il tempo qualcosa di me aqusterò per me.Il resto dovrà essere del mondo, che tutto se lo devo. - Dovrò immaginarmi grandioso e cosí avrò denaro per pagare la luce. - Quando io rispetto la forza e la bontà di altro uomo, ella inmediatamente pensa che sono debbole. - Leri arrivo il coppiuter, sono stato un po con lui, mi stancai molto e non capì sua filosofia per niente.Pendolai tra pensare che io aveva invecchiato o che il copmpiuter non era tanto moderno come dicevano. - Tutto il mondo viene a raccontarmi quello che ha sofferto con la morte di mio figlio Pablo (assassinato). Io gli escolto con pazienza e al di là del mio dolre mi sentio un po stafato. - Tutto il mondo vuole essere io e dio sono altro.Questo debe essere il fundamento di tutta la confussione attuale. - Mi gonfia un po’le palle la gente che si fa l’artista. Perchè piu artista che io non c’è e, purtroppo, fa pi di 40 anni che vivo del mio lavoro. - So che non potrò (o può darsi che possa) vedere morire a tutti gli assassini. Pero sono felice pensando che miei versi sí verrnno morire a tutti gli assassini. - A me già nessuno mi reclama niente, sino soltanto miei versi e quella è la mia condanna. Vedo a miei amici, alla gente in generale, riclamati per suoi donne, suoi uomini, suoi anni, sue malattie, sua mancanza di soldi; a me sólo la poesía ha su di me sue diaboliche riclami ed io faccio quello che posso, senza importarmi, senza preoccuparmi se sarò l’unico o qualche altro potrà insieme a me. E quando mi perdo sólo è per incontrarla. - Pu`darsi ,che abbiano ragione miei scritti, può darsi, che in po’ possa modere. - Non lo devo fare molto difficile , e lì andrò per i cammini della política. - No la morte, il passo degli anni è quello che nego giocando, facendo l’amore... - Il gioco equivale ad una amante povera mantenuta come se fosse ricca. - Utilizare il denaro non significa, esattamente, spendrlo. - Sono ritornato a nascere come le aquile più coraggiosi ed adesso verrando, come sempre, i più sciocchi a domandarmi come l’ho fatto e questa volta confesserò tutto. H appena 50 anni e già ho soluzionato il centrale del’uomo. Così come che la cultura esocietàya stanno coperti. Famiglia e quelle cose. Lavoro e quelle cose. Già stà cuasi tutto, adesso manca l’uomo e quello è quello che andrò a costruire. - Mai mi daranno quello che mi hanno tolto, però anche è vero che io mai butterò quello che mi mangiai. - Venite a me, cani affamati, che vi darò di manggiare. Volè abandonare tutto calcolo e il calcolo mi ha superato. Mai aqusterò tanto cibo, per tanti cani affamati. - Le cose sempre marciano al suo ritmo. A chi lo tollera bene tutto avanti, a chi lo tollera male tutto indietro. - ¿E il sesso Menassa, cosa baremo con il sesso? ¿Il sesso di chi? E lo domando perche la poesía non ha sesso e il sesso della psicanalisi è il sesso dil soggetto della scenza, un soggetto che mai potrò vivere. - Non devodigerir ene bene ne male, devo lasciare che l’altro si digerisse a se setesso.
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