Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO

Nº 453 - giovedì 15 luglio - Anno 2010
FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2010


NON SAPPIAMO PARLARE PERO LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE 
SPAGNOLO... PORTOGHESE... ITALIANO... FRANCESE... INGLESE... TEDESCO...

INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIÓNE

IL BRILLO DELLO GRIGIO
E
L’INDIO DEL JARAMA

LA FUSIÓNE CON PIÙ FUTURO
DIL SECOLO XXI

Indio Gris


INDIO GRIGIO Nº 453
ANNO XI

 

MIGUEL OSCAR MENASSA
Candidato al Premio Nobel di Letteratura 2010

http://www.menassacandidatopremionobelliteratura2010.com/

 

Indio Grigio compi 10 anni

-festeggiamenti-

 

POEMI E LETTERE ALLA MIA AMANTE FOLLE GIOVANE POETA PSICANALISTA, 1987

 

Cara:

L’impatto che ti hanno prodotto le mie prime lettere mi ha fatto debitare su se devo continuare scrivendo di nostra  apasionante avventura, per temore a ferire la tua sensibilità, tuo orgoglio. e te produjeron mis primeras cartas me hizo dudar acerca de seguir escribiendo de nuestra apasionante aventura, por temor a dañar tu sensibilidad, tu orgullo.

Tuo silenzio è ancora più profundo, tua disoziazione più estrema.

Trattando di aiutarti , ti dirò che le ultime volte parlammo di denaro, Della relazione tra il denaro e tuo Corpo, e quello, sempre ti turbava di alcuna maniera spettacolare.

Tú avessi preferito che fosse tutto per amore.

Se avessi suceso tutto per amore, mia piccola, adesso non avrebbe nessuna necesita di separarci. Però voglio ricordarli ,cara, che lei arrivo a me per volare e non per morire, come a volte sembra che lei volessi, piccola, e morta di paura tra le mie gambe. 

"Non mi lasci, dottore, aspetti un po più, ancora non posso scrivere ne un poema a mia madre. Io vine da lei, è certo, perche voleva essere come le grandi scritrice che non hanno paura a niente. Quelle scritrice che non muoiono nelle guerre, quelle scritrice che non si rendono d’avanti a nessùn amore, quelle che si mettono a piangere , solo,in presenza di un poema ben scritto. Non mi lasci, dottore, giusto adesso, che aveva capito che lei non era il romore dil vento, chiamandomi alla morte, ne la superficie gelat dei venti dove, al tramonto, incominciava mia pazzia.”

Non ho detto che se ne vada, solo che il tempo si apri cammino tra di noi. 

"Sí, il tempo, dottore, chiaro... nostro addio, la propria morte di nostre cose, doctor, noi e il tempo."

Alla prossima

Indio Grigio
www.indiogris.com