Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO

Nº 438 – giovedì 1 aprile - Anno 2010
FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2010

 

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE 
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DI UNA FUSIÓNE

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E
L’INDIO DEL JARAMA

LA FUSIÓNE CON PIU FUTURO
DIL SECOLO XXI

Indio Gris


INDIO GRIGIO Nº 438
ANNO X

 

MIGUEL OSCAR MENASSA
Candidato al Premio Nobel di Letteratura 2010

http://www.menassacandidatopremionobelliteratura2010.com/

 

FREUD E LACAN -PARLATI- 2 (2000)

 

POESÍA E PSICANÁLISI

Santander,1990

 

(Viene di  Indio Grigio nº 437)

Leggere e scrivere sembrano essere le varianti del campo che ci convoca e leggere, quello che si dice leggere, ha le sue  giri. Prima di lasciasi andare per i giri che producono le diverse maniere di leggere, e come riposo delle nostre mente per poter continuare con i nostri essercizi intelettuali, vi conterò un racconto tra un arabo e supermoderno dove si vede chiaramente che sapere e vita, mai sono stati insieme. 

 Un matrimonio di prestigio, i re per essempio, non possono avere figli. Un giorno passa uno specie di Vecchio, saggio o mago, e gli da alcuni consigli ed erbe per possa restare in cinta, pero con la promessa che il bimbo quando nasce, al compire 20 anni, dovrebbe essere dato al vecchio o saggio o mago. Rimasta in cinta il bimbo naque, quando nasce la preocupazione di suoi genitorio fu falo vivere occolto per non darlo a i 20 anni al saggio, Vecchio o mago, pero questo scopre il nascondiglio il giorno che il bimbo compi  20 anni e lo porta con se fino ad una montagna dove cè una porta e gli dice: «è semplice quello che ti chiedo, io apro la porta tú entri e cammini diritto e nel centro dil ponticino che si apre nella montagna stá la pietra dil sapere, tú la devi prendere e portarla, stai attento di non deviarti dil tuo oggetivo, perche la porta si chiuderà dietro di te ed io ho potere per aprirla, pero soltanto tre volte..»

 Per abreviare, dirò che il ragazzo si è distratto tre volte: per una illusione, per una donna e per il oro (cio’è, la vita in carne viva lo ha distratto).Si chiudè definitivamente la porta della montagna e la pietra dil sapere sparì. Il ragazzo, primo ha rimasto un po triste e dopo incinciò a camminare e arrivò ad un popolo e si sposò con la principesca e ha avuto molti figli. Nel’altra parte della montagna il vecchio, il saggio , mago  ,representante dil supere, agoniza.  

 Spero che voi capite che non mi sento ne saggio ne mago ne Vecchio e che non hop ensato portarvi a nessuna montagna a cercare nessuna pietra dil supere, pero nel caso che così Fosse, la porta che io pretendo pariré questa notte non sono io che la apre, sino che è ella stessa che batte. Si apre e si chiude permanentemente e uno, poeta o psicanalista, entra quante volte si produca il battito e purtroppo il supere ne anche trova e se lo trova, lasciaria di esserlo.

E per ritomare la proposta, dirò che è in questo luogo dove lo impossibile puo essere toccato senza lasciare di essere impossibile per la poesia o la interpretazione psicanalitica. Fatti che, non potendo produrseci fuori dil linguagio, non son oil linguagio sino precisamente quello che dil linguagio perdura come storia.

Primo di finire, per lasciare passo alle vostre inquietudine intenterò seguire per una rama che so da prima,offrirà suoi frutti e questa rama è il tempo.

Oggi la scienza passa per essere la disciplina che processa la teoria ,processa scoprimenti di fenomini, processa la determinazione di legge, generalmente, culmina, si concentra in calcoli.  

 Cosí abruptamente si può fare la menzione di se la psicanalisi, se la poesia è calcolo, de se la sperienza  analítica, la sperienza poética sono suscettibile di calcolo e se il calcolo è, in caso negativo, una condizione esénciale delle scenze.

 Se è calcolo è perce cè un ordine e se cè un ordine la essenza dil tempo stà caraterizata su un canal eche viene delle prime teorie filosofiche, Della teoria aristotélica dil tempo. Tempo come misura di un trascurso e sua direzione è che, venendo dal passato, passa peri l presente per raggiungere il porvenire.

 Se il tempo è la cosa medibile, lo contabile, lo continuo, allora l’inconscio e la poesia non hanno tempo. Il tempo fisico dei cronometri non spiega il tempo della sperienza analitica, della sperienza poética, perche il tempo di queste sperienze  è un incontro  pluridimensionale dove il famoso presente è signalato come tale dal futuro e non è nessun passato che determina l futuro sino che, precisamente, il passato si fa materiale dal futuro.

Il tempo lascia di essere continuo perche adesso bate in ogni battito del inconscio, perche il tempo(psichico,poetico) non trascurre ne conta, sino che materialità Della essistenza dello impossibile.

E adesso, spero non essere preso per il fuoco di tanta libertà.

 Cavalcando su la voluttuosità di mio corpo, abandonato,

Ho percorso questa parte del mondo, al di là del mare, al di là delle montagne.

 Non era una línea di fizione volendo toccare l’orizonte.

Era l’orizonte stesso, la línea del’orizonte che non si vede.

Sono, Poesía e Psicanálisi, una bombola allontanata di tutta rivelazione. 

Una perfetta roccia spietata, affondendosi senza emozioni apparenti,

Nella emozione del parlare.

Quello che potendo essere, stá zitto, rotto.

Al cadere, sa che non avrá fondo e, purtroppo, cade.

(Continuerá)

Alla prossima.

Indio Grigio
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