Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO

Nº 437 - giovedì 25 marzo - Anno 2010
FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2010

 

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LA FUSIÓNE CON PIU FUTURO
DIL SECOLO XXI
 

Indio Gris


INDIO GRIGIO Nº 437
ANNO X

 

MIGUEL OSCAR MENASSA
Candidato al Premio Nobel dI Letteratura 2010

http://www.menassacandidatopremionobelliteratura2010.com/

 

FREUD E LACAN -PARLATI- 2 (2000)

 

POESÍA E PSICANÁLISI

Santander,1990

 

Incomincio sapendo di anteprima che non potrò agiornarvi,in un solo incontro di una ora o un po di più, Della vera apertura prodotta nel mondo del pensiero, nella clínica psicanalítica tanto come nella sua trasmizione e,perchè non dirlo, anche nella poesia, per il nuovo  campo  che si produce nella scrittura del Grupo Cero.

Tra le incerteze di altre scenze abbiamo scelto la incerteza della disciplina  psicanalítica, sempre minaciata, in fine, abbiamo scelto la incerteza di non sapere.L’uomo vive strappato nel suo essere,come una vertente lumínica con vari lampade spente.

 E come poeti preferimmo che nostre parole stiano più vicino del sangue che delle parole.

 Diluire, pretendo in questo percorso, diluire il dinosaurio di vostra angoscia.

 Pero io non sono venuto, precisamente, a produrre una conferenza su la psicanálisi, anche se parlerò di quello e, ne anche, sono venuto ad offrirvi un recitale di poesia, anche se riconosco che nel percorso della conferenza, qualche poema leggerò. Ne anche sono venuto a discriminare, precisa e teóricamente, la funzione poética e ne anche a declamare concetti psicanalítici come se fosseno versi.

 Ho venuto, purtroppo, por la apuesta que significa para mí salir airoso cada vez que me sumerjo en lo imposible.

 Gia che dello impossibile si tratta quando vogliamo metterci inen contatto con il reale, sia questo poético o inconscente.

Prima di tutto, potreemos dire che quando tutto stà distrutto o è impossibile , l’unica posibilita è poetica, frase che nienta ha che vedere con che un verso possa offrirci alcuna possibilità quando tutto stà distrutto o si è tornato impossibile. Sino che mi sembrache siamo arivati a questo limite,di incoragiarsi, è nel abiso creativo delo poético dove sicuramente al affondirci in lei, una nuova possibilità si apri per noi.

 Non è un verso quello che ci salva, sino la poesía come un vero istrumento di conoscimento post-Spinoziano, che modifica per trasformare in altra cosa la realtà che legge.

 È in questo tempo, dove potremmo cercare il primo grande incontro tra la interpretazione poética e la interpretazione psicanalítica. Quasi sinónimo o, meglio, come quelli sinónimi che anche tocándosi non arrivano ad assomigliarsi del tutto.

 Animandoci un po  in più, potreemos dire, riconoscendo in lei altro dei tanti incontri possibili, che tanto poesia come interpretazione psicanalítica non sólo sono una apertura al mondo dello Altro, sino che abbidue hanno come funzione disrealizare,cio’è fare la realtà del soggetto relativa allo sguardo del mondo.

 quando uno conversa e questo, anche se non sia chiaramente, finirà essendo una conversazione, è buono distrarsi el tema,circundare l’albero, lasciare che il paesaggio nel suo tutto si perda e occuparci, semplicemente delle foglie cadete a i nostri Pieri, è per quello che che mi domando se cè o non cè una storia propria dil conoscimento o se la storia del conoscimento è per l’uomo l’unica storia umana. 

 Nella intenzione no di affermare il mio discorso sino,meglio, diluirlo e per un’altra parte esseplificando, dirò che prima Della produzione del Número Naturale, nel mondo terrácheo, prima della operazione formale suma, il símbolo umano rimaneva ridotto allo proveniente di Dio e quello che dil verbo divino si trasmuta in metáfora poética. Tempi dove il concetto di verità non potrebbe essere altro che quello Della verità svelata,dove la verità è quello che si mostra nella sua struttura più profunda, più valerosa, più absoluta, última, pero purtroppo è la sperienza sensibile quella che regola la detta verità , già che la verità , si trattarebe di scoprire attraverso dello sensibile e delle illusioni sensoriali, il segreto, il mistero che annida in tutto campo dela realtà. E sempre richiedono certe condizioni per cui quello che è si mostri.Questo, venendo di  Santo Agostíno, tiene su espressióne moderna nlla filosofía di Heidegger che finisce dicendo che verità è mostrazione, presentazione, scoprimento. La realtà come la verità sono la parola di Dio.

Nella realtà la parola di Dio rimane  misteriosamente occolta e nella verità, la parola di Dio è parola rivelata che una volta che è scoperta si mostra essendo la realtà, perche realtà e verità sono per Dio e per cuasi tutti i filosofi contemporani, lo stesso verbo.

 Dopo, come dicevamo, le scenze nascente (aritmética, geometría e dopo la física) finiscono lo sviluppo di una nuova concezzione Della verità e allora, se voi vi animati a pensarlo, una nuova concezione della vida del uomo.

 In primo luogo quello che si questiona la verità define il campo della verità in una relazione.La relazione dil conoscimento e la realtà a livello di essistenza,cio’è , la relazione tra il pensiero e la essistenza. E su questi due momenti si lavoranno tutte  le soluzioni della verità. Si prescinde di definire quella doppia istanzia, la reale e quella dil conoscimento per dopo definire in diversi termini contradittori tesi che affermano la essistenza dello reale, o meglio,che affermano la preeminenza del pensiero.

 Questa prima cuestione  proviene della filosofía antica e lí si considerava la caratterizazione della verità come un problema relazionale. La relazione del conoscimento (come proposizione o come giudizio) e icontenuti reali. La verità risultava della relazione delle proposizioni e suo contenuto o sua riferenza intenzionale o sua conformità o non conformità con il reale.

 Aristótele dirá, negare qualcosa che è suppone falsetà, il quale anche dice che verità è affermare quello che è,  pero risulta che questo «è» di Aristótele riferisce alla  sperienza, è la sperienza quella che deve affermare il valore della verità ed è quì dove si aprino tutti i criteri contemporánei della verità, tutte le essenze attuali della verità. Questa prima verità in funzione di una relazione di coniformita aperta per Aristótele e iniziata per Platón, tiene sua culminazione nella filosofía scolástica che è quella che afferma le formule definitive della verità. 

La verità è adeguazione del inteletto alla cosa.

La verità è adeguazione della cosa al inteletto.

E una fórmula di consiliazione: la verità è adeguazione del inteletto e la cosa.

E adesso per modernisarci ancora in più senza arrivare alla verità, se si afferma la preeminenza dello conosciuto( nella formula anteriore, la realtà) abbiamo la fórmula del oggetivismo. Se si afferma la preeminenza  delle elaborazioni intelettuali, ho la formula suggetivismo. Se difino queste due formule allora ho possibili soluzioni di  interazionismo o di conciliazione, l’ inteletto determina la realtà pero la realtà determina l’inteletto e cosí potremmo avere in aparieza una formula simétrica, quel interazionismo si incontra nella filosofía più moderne.

 Ed è che la:

 Verità è rvelazione.

 Verità è adecuazione.

 Verità è coerenza.

 Verità è conformità.

 Verità è lo útile.

E senza necessita di domandarci per la verità vera,affermaremo per che così  Freud la verità non è adeguazione, non è relazione, non è revelazione che sorge lí ne anche è l’accordo  con un sistema, sino che verità per Freud, redefinita dal luogo della costruzione in psicanálisi, è processo.

Cio’è, che per definire una teoría`più integrata della verità è necessario riformularsi la filosofía, che però oggi non baremo quello, pero sí signalare alla psicanálisi come la scenza piloto nella redifinizione della filosofía e facciamo, adesso, già che stiamo  conversando, una domanda.

 ¿Ché relazione hanno i processi legali delle strutture materiali con le elaborazioni dil conoscimento scientifico? Quando facciamo questa domanda, dobbiamo supere che intentamo pensare lo inpensabile nei Termini di le proporzioni filosofiche  anteriori.

 ¿Cóme il conoscimento va a poter entrare nella realtà?

 ¿Cóme nostro conoscimento della tavola va a entrare nella tavola?

 Il conoscimento entra nella realtà quando dispongo del proggetto che la produce. Cio’è, che nostro conoscimento della tavola entra nella tavola quando il falegname ha il proggetto che la realiza. Queste nuove aprossimazioni propongono un tempo dove l’essere del oggetto, prodotto effetto di un processo di lavoro, è allo stesso tempo materia e allo stesso tempo, ragione. 

E no, precisamente, perche una teoría abbia andato a mettersi nel proprio cuore della materia prima per incontrare la verità, sino che la verità, alla fine, è prodotto effeto  di un processo di lavoro. E questo come vediamo è un nuovo materialismo che, se ci dimentichiamo della scenza della storia,  Freud apre con la teoría del inconscio. Dove la dialettisazione di questo tipo di verità stá messa per l’errore, la verità sorge, allora, della rettificazione degli errori e questa e la fonte fondamentale della produzione della verità, tanto psicanalítica come poética. E adesso sembrarebbe che a qualche sito siamo arrivati. 

E per le rame ha fatto che le rame producano suoi frutti. Andando per le rame che apre la verità  sembrava che stavamo cercando unión trascendentali tra la  poesia e la psicanalisi e il risultato è stato altro, già che il semplice concetto di lavoro è quello che ci apre le porte del campo: Poesía e Psicanálisi, che per altra parte produce una scrittura che, come tutti sappiamo, è il risultato di avere processato una lettura.

(Continuerá) 

Alla prossima.

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