Rivista settimanale su Internet INDIO GRIGIO

ANNO 2009
Nº 429 - GIOVEDÌ 16 LUGLIO -
 
 

FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2009

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
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ed alcuni numeri, anche, FRANCÉSE, INGLÉSE, TEDESCO...

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DI UNA FUSIONE

IL BRILLO DELLO GRIGIO
E
L’INDIO DEL JARAMA

LA FUSIÓNE CON PIÙ FUTURO
DIL SECOLO XXI

Indio Gris


INDIO GRIGIO Nº 429
ANNO X

 

 


Domenica, 19 luglio di 2009, alle 19 ore

Colegio Mayor Argentino "Nuestra Señora de Luján"
c/Martín Fierro, 3
(28040 Madrid)

-
ENTRATA LIBERA -

Organiza: Asociación Juventud Grupo Cero


 

 

QUELLI CHE RIMANERONO

Tempi strani, lontani di profumi e capelli al vento.
La ettàpasó in ore congelate e pomeriggi di noia,
correndo per le strade al ulular delle sirene
che affreddavano le foglie degli alberi,
antico risfiorite dal sole e sacrilegi
commesse in crudeltà senza nome,
sólo piastre di marmo convertiti
in bianche bandiere di rendenzione.

¿Ché demoni buttarono azufre sulle pietre,
marcicati rettàngoli prigione di ferro e pietra
che partíva i solitari corpi dei giovani,
arrossiti, triste di sangue di crepúscoli e morte
     anticipata,
che congelava l’anima?

Negli esili penso… e mi fermo ditenuta nello spazio,
e discendo in silenzio le scale del spogliamento,
e mia carne no risponde gia al tremore
e abandonata per laberinti ciechi
lontani di quoalsiesi sogno  .

Cómplici del silenio, del crimene, del fuoco,
ci rimenemo guardando le facciate delle case
senza angeli dipinti, senza odori a glisine,
con uccelli di lutto ed un autunno impalidendo
la vita di quelli che non abbiamo partito, senza sapere per quale  causa
il gelo e il glaiar mantengono la distanza.

Dopo la noria continuó girando,
pero non potè con i letti urgenti rubbati alla  luna
che hanno sapore di agonie,
con i sorrisi detenuti  in orli di follia,
e pelli svaniti  in fronti stretti per batiti
    stérili
con vapori di espanto.

Non pottè con lo inútile di un pianto,
un pianto di fantasmi che attraversavano ombre
in regioni di mausolei di ónix,
dove questa volta l’ave rimanè di tutella dormendo di
     fianco.

NORMA MENASSA
Buenos Aires, 1938

 

 

Alla prossima.

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