Rivista settimanale per Internet INDIO GRIGIO

ANNO 2009
Nº 417 - GIOVEDÌ 23 APRILE -
 
 

FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2009

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPANOLO... PORTOGHESE... ITALIANO...
ed alcuni numeri, anche, FRANCÉSE, INGLÉSE, TEDESCO...

INDIO GRIGIOÈ PRODOTTO
DI UNA FUSIÓNE

IL BRILLO DELLO GRIGIO
E
L’INDIO DEL JARAMA

LA FUSIÓNE CON PIÙ FUTURO
DIL SECOLO XXI

Indio Gris


INDIO GRIGIO Nº 417
ANNO IX

 

EDITRICE

 

Del libro AFORISMOS Y DECIRES  [1958-2008]

17_ Boxeando, imparai che che non ci sono colpi duri,a meno che un colpo ti butti fuori .

709_ La coscienza, è sua illusióne di vedersi, incontra suo fondamento, come tuta donna, nella struttura invertita dello sguardo.

959_ Quando lasciai di preoccuparmi per quello che a me corresponde, alla fine, scrivirò un poema.

1109_ fallo tutto come se fosse vero.

1213_ Me lo dico con sincerità: A i cinqunta cinque anni non conviene che un uomo si faccia la paglia. Io penso nuovamente e rimango convinto: la paglia non è come il  trigo.

1342_ Fugge di se e la sa’,non ha scappatoria.

1377_ Questa volta non farò scoppiarè niente . Non farò nessun rumore che insordisca, questa volta, verrò su le lettere, tenue e feroce come l’alito tagliato di una vergine.

1382_ Quello che la gente dice in psicanalisi non deve essere tenuto in conto come discorso sociale, sono significanti.

1383_ Salto su gli occhi della morte e glieli strappo.

1408_Ringrazio a tutti miei morti, perche og’uno,nel suo morire, qualcosa  mi ha dato per continuare vivendo. Ringrazio a miei genitori, perche senza libri mia vita non potrebbe essere. Ringrazio al Grupo Cero per averme fatto conoceré la storia della umanità.

 

 

POESÍA, LETTERE D’AMORE, PSICANALISI,
¿EROTISMO O PORNOGRAFÍA?
QUALCOSA DI POLÍTICA O RACCOLTA DI SPAZZATURA
E LETTERA DEL DIRETTORE

 

 

REMOTAMENTE COME UNA STORIA DI VECCHI TEMPI

 

Remotamente, come una storia di vecchi fantasmi,

mi vedo in ginocchio. Mie mani in perfetta supinazione,

tue occhi su mio collo aperto a tue desideri chiari.  

Mio ventre ritorcendosi di schifo per chiedere quel amore.  

 

Remotamente, come una storia del  uomo primitivo,

ricordo tua aristocrática follia attaccata a mie braghe,

tue baci d donna educata, tue bacide signora colta,

in tropel, ragiungono la dimensione occolta di mie tette.

 

Non gia nel tempo, sino nei sogni dove il tempo,

moríva irremediabilmente ataccato di colpi di tenerezza.

Ti amé, lo riconosco, con furia e con dolore. Ti amé,

strappando della feroce umilazione, tenui suoni.

 

 

Alla prossima.

Indio Grigio
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