Rivista settimanale per Internet INDIO GRIGIO
Nº 402 - ANNO 2009 -GIOVEDÌ 8 GENNAIO

 

FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2009

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPANOLO... PORTOGHESE... ITALIANO...
ed alcuni numeri, anche, FRANCÉSE, INGLÉSE, TEDESCO...

INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIÓNE

IL BRILLO DELLO GRIGIO
E
L’INDIO DEL JARAMA

LA FUSIÓNE CON PIÙ FUTURO
DEL SIGLO XXI

Indio Gris


INDIO GRIGIO Nº 402

ANNO IX

 

Preso di PSICOPRONÓSTICO:

http://lacomunidad.elpais.com/psicopronostico


Pubblicato il 6 gennaio di 2009
 

SI MI CADÈ, INESPLICABILMENTE, IL BLOG, DIVENTÈ MOLTO NERVOSO,
SIGNOR M...
MI DISSE CHE NON AVREBBE REGISTRAZIONE E RIMANEMMO...

Conversando, più o meno tranquillamente, chiedè  permesso per prendere nota, mi dissero di si pero che io dovrebbe farmi ressponsabile dello pubblicato.Bene, quì sono mie scritti, che meno da una pietra.  

Al arrivare, aveva un mucchio di gente e domandé:

P: Pero ¿questo è una festa?

R: ¿Cosa voleva, una intervista da soli?

P: ¿Perché se li occorrè giusto in questo momento, apparire nella Comunità ?

R: Uno appare nelle cose nel momento in cui gli incomincia a pensare. Se qualche volta arriva, il pensiero era concreto di pensiero, e se non arriva, il pensiero era fantasía sessuale infantile reprimita.

Nel anno 2.000 mi rendè conto di che viveva chiuso , che mi conoscevano circa 2.-3.000 persone che mi leggevano frecuentemente e incominciai a pensare mia difusione per Internet, e lí incominciai mia formazione, che nel momento attuale mi permette apparire nella Comunità , nella Sinmunità, in Globber, in Globber Troters e mia ampitù è tale, che sono forofo del Atlético di Madrid.

P: ¿A cosa chiama formazione? ¿A qualcosa che ha fatto per conto suo? ¿Ha freguentato alcuna Università?

R: ¿Lei vuole che li parli della mia formazione ?

P: Sí, volglio che mi parli della sua formazione. 

R: ¿Di ché formazione mi parla? Perche io ho varie formazioni

P: Limitándomi allo nostro, la formazione che li permette entrare nella  Comunità e avere tanti adetti e tanti nemici in solo tre semane.

R: Lei stà diventando un po’ nervoso. Pur troppo , fu lei che mi chiedè questa intervista.

P: Sí, io li chiedè la internista, però credeva che lei era una persona normale...

Silenzio.

R: Normale, normale, quello non potè mai.

    Bene, non si arrabi, li parlerò di quello che lei domanda. Otto anni fa, in una riunione, tra amici, habbiamo deciso comprare tra tutti una cámera di vídio di giocatolo, la power shot G3, e incominciare a filmare nostre riunioni delle domeniche nel laboratorio di pittura, l’essito fu totale. In soltanto un anno  avevamo  girato cóme si fabricavano alcuni quadri, alcuni recitali e alcune conversazioni, decidemmo realizare il primo vidioarte "La poesía non si innamora mai", avevamo tutto: música, poesía, pittura, cámera ed un compiuter di merda, con un programma básico: il Premier.

P: ¿E lo commerzializarono?

R: No, ¿però lei cosa crede? Fecemo mille coppie, cinquecento per Madrid e 500 per Buenos Aires, vendemmo 12 coppie, il resto gli regalammo e, se lei non ricevè nessuna, e perchè non si dedicava al giornalismo in quella epoca.  

Un silenzio (Menassa rimane zitto e pensativo).

P: ¿E adesso cosa gli succede?

R: E che lei mi ha hatto recordare, mi ha fatto ricordare.

P: Bene, può raccontarmi quello che ricorda.  

R: Se lei vuole:... Furono otto anni vertiginosi, qualcosa gli dirò, settecento ore di reggistrazione, recitali di poesía, di pittura, di conferenze, di feste, di cene, camminate per il parco e anche conversazioni per i parchi vecini. Due vidioarte, 25 cortometraggi, due largometraggi, quattro documentali, i giovani intusiasti  pubblicarono 40 libri di poesía.

Menassa si detiene, mi guarda largamente e mi dice:

R: ¿Vuole che continui? ¿Non è sufficente gia?

 P: È sufficente, pero è che mi ha interessato tanto quello che lei dice...

R: Si generó il Gruppo Poético Musicale Indiani Grigi, e dio fu obbligato per le cercostanze a scrivere più di 120 canzoni e...

Rimangono in silenzio ambi due.

R: Allora pensai che con tutto questo  materiale poteremmo, prr fine, entrare nella Comunità e in altre reti internáutiche.

P: ¿Lei lavorò alcuna volta di  psicanalista?

R: Questo gli lo risponderò alla fine della internista e lei si renderà conto di se io lavorai alcuna volta di psicanalista o se continuo lavorando.

P: ¿E come farò per rendermi conto di una ho l’altra cosa?

R: Molto semplice, se non gli chiedo niente e li chiedo 50 euro prestati è chiaro che io lavorai un giorno e tempo fa, di  psicanalista; se io gli chiedo 600 euro, lavorai tutta la mia vita utile e continuo lavorando di psicanalista.

P: ¿Non stará trattando di convincermi di che io necessito psicanalizarmi?

R: Quello che lo stà dicendo è lei, qualche voglia avvrà di che qualcuno lo spigi...

P: Aspetti, aspetti, che non penso pagarle niente, non mi interpreti.

R: ¿E cóme sa’ che lo interpreterebbe? Perche io anche scrivo poesía.

P: Lascia stare, che sono giovane pero non sono un bambino. Qué, ¿mi voleva leggere  un poema?

R: Se lei me lo chiede cosí... Li leggerò un poema.

Menassa legge un poema.

Intergaláttico e collochiale,
sono,
la fine della follia.

Piccola follia fatta a pezzi.

Muschio nascente e firme
canzone per  il ocaso.
Paradosso brutale.
Máchina confrontata a sua passione di essere.
Pazza energía volendo scoppiare l’universo.

Una carne in mezzo, esatto, della pupilla astrale,
una vagina, sempre squartizata ed aperta,
partorendo negli abbisi celesti della notte,
l’infinito tempo del’amore.

Vegiame e luce,
vasilazione istantánea tra i soli,
astille di astri e astille tra gli astri.

Pianeti mancomunati per vivere,
scoppiano in tutte le direzioni,
intentano in diálogo fulminante,
un jaque mate alla morte.

Uccelli di neve.
Uccelli di montagne nevate
ALI E NEVE E UCCELLI DI SALE

Uccelli ardente di acqua e luce,
lombrice del tempo.

becco di aquila vorace su l’unica serpente.

Mele erosse smeralde  
e mannolie sanguinanti per gli occhi
di quello che vive tra le stelle,
per vivire.

Sotto la vita,
la terra,
si apre magestuosa al opulento spazio dei soli.
Viaggio, per quel taglio, verso l’espazio,
scopro l’universo.

Serpente ed ángelo,
semino su i cieli l’apocalisi dil senso.
Cerco,
nella propria corteza della terra,
un cielo azzurro,
uccelli tra montagne.

P: ¿Cose’è che assicura l’eficacia di un psicanalista?

Prima di rispondere sorridè per prima volta nella conversazione e mi dice:

R: Sua eficacia.

P: ¿Chè titolo si necessita per lavorare di  psicanalista?

R: Quella di psicanalista.

E si alzò per andarsene ed io, volendo  ritenerlo:

P: Pero non li potè domandare niente di quello che voleva domandare  ...

R: Bene, li concedo un’altra intervista e facciami il favore di venire con le domande più studiate.  

Salutó con movimenti di sue mani a tutti i presenti e....

 

AGIUNTO IL GIORNO 7 GENNAIO DI 2009