Rivista settimanale per Internet INDIO GRIGIO
FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2008 NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUESPANOLO... PORTOGHESE... ITALIANO... ed alcuni numeri, anche, FRANCÉSE, INGLÉSE, TEDESCO...
INDIO
GRIGIO È PRODOTTO
IL BRILLO DELLO GRIGIO DEL SIGLO XXI
INDIO GRIGIO Nº 394
¿Io
aCcuso?
* * * Risposte al número anteriore * * * MI SEMBRA DI STARE SOGNANDO Debo stare sognando, questa settimana ho contabilizato cinque artícoli su la salute mentale nella mia lettura cuotidina dei giornali. ¿Cosa stá succedendo? ¿Il mondo ha lasciato di camminare passi indietro atrás,alla fine si riconosce che è fondamentale la attenzione alla salute psichica della popolazione ? Lascia di sognare, Helena, ricorda la lettera di quel tango: Vedrai che tutto è bugia, vedrai che niente è amore, che al mondo niente gli importa...¡Gira!... ¡Gira!... Cosí sono le cose, soltando interesse giornalistico del momento che dopo rimane nella carta bagnata, le cifre seguiranno aumentando senza che si prendano misure, le persone seguiranno pensando che non serve ha niente andare dal psicologo o dal psichiatra, proseguirà essendo più piacevole lamentarsi tutti i giorni un pochino che dare un passo avanti.Cosi non va.
Se daressimo un po’ di retta a i
poeti ci andrebbe tutto un po’ meglio, loro si sanno quello che
nostra anima necesita.¿A che servirá tanta sofferenza umana
stóricamente mantenuta? ¿Cosa si può
fare con tanta disperazione? Alla fine molti vivono sperando
sua morte perche non sanno cosa fare con la sua vita. 280.- “Un uomo
che non sa chiaramente dove andare, finisce andando a qualsiesi
posto, sempre lontano di se” (Aforismo del libro Aforismos y
decires 1958-2008 di Miguel O. Menassa) Nel terreno della física
l’uomo ha saputo indirezare sue energie naturali per suo proprio
aprofitamento, pero nel terreno più intimo, nella propria vita
dell’uomo, ancora non aprofittamo nostro potenziale. Helena Trujillo (Málaga) * * * Stimato Indio Grigio: Eravamo un gruppo di amiche, che ci riuniamo tutti i giovedì per fare bolillos, conversando delle notizie dei soldati spagnoli che morirono nel Afganistán e, una, mia amica Rosaura, clamó: pero un soldato quando si decide a fare parte del essercito sa a che cosa si espone. Io non sono a favore di nessun tipo di guerra disse Adela, pero gurdi, muoiono più civili che soldati,¡ché barbarità! E stavamo in questo collochio nostro dei giovedì quando arrivò mio nipote Andrés che stá nella Università, studiando medicina, che è molto sveglio, e ci leggè quello che Indio Grigio deceva dei crítici, e moi dissemo: ¡gli scriviamo! per dirgli che stiamo d’accordo con quello che dice dei critici, perche quì stesso a Cuenca, da dove gli scriviamo, cè gente che quando più ignorante è, più invidiosa si mostra, e dissemo: tutti i giovedì ci conettaremo ad Indio Grigio, che è molto fácile questo di Internet, e vediamo quello che ci racconta Indio Grigio. Un saluto di tutte: Rosaura, Adela, Gema, mio nipote Andrés e io che scrivo. * * * Sgr. Direttore ed altri: Nella rivista Metropolitán, in cine crítica, alcuni ignoranti si dedicanno a insultare al púbblico, a i direttori, agli attori; quando ben si sa che quel che firma, A. B., non si manggió mai un buon biscotto, non scrivè mai un libro interessante, l’albero che piantò si seccò prima di nascere ed è ingannato permanentemente per le sue coppie. Non sa’, è evidente, quelo che è il surrealismo in cinema, è abastanza maleducato e vive tensionato per la paura di che qualcuno scopra sua vera personalità: amante di sua propria cacca, che fa abastanza fatica produrla. Chiama, alla marginalità, pedantería e alla belleza stranea, ammalato egocéntrico. Io mi domando: ¿sará invidioso questo stúpido o sempicemente stúpido? Spinto per sua incorrecta ed infantile maniera di scrivere fui a vedere la pellícola e mi risultó spléndida, divertente, bella. Gli attori, corretti e alcuni di loro, più che bravi. La verborrea sará la di sua madre quando lo picchiava, perche le frasi di "Mi única familia" sono rischiosi ed intelligenti e fanno pensare. Pero mi immagino che la bestia di A.B., non vuole pensare, o può darsi, nessuno mai si a preoccupato di insegnarli a pensare. Per il diminuito culturale di A.B. non essistono i pensieri, sino sue propri sentimenti che, gelosamente, stanno deviati per caso ci carcomano a questo personagio siniestro: ¿Sarà uomo o sarà donna? ¿E per ché nessuno mi ama veramente? Scivere, ¿ché cosa sará scrivere? si domanda lanalfabeto.
Il Conde di Follabonito * * * Alla prossima.
Indio Grigio
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