Rivista settimanale per Internet INDIO GRIGIO
FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2008 NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUESPANOLO... PORTOGHESE... ITALIANO... ed alcuni numeri, anche, FRANCÉSE, INGLÉSE, TEDESCO...
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IL BRILLO DELLO GRIGIO DEL SIGLO XXI
INDIO GRIGIO Nº 393
Domando a tutti gli integrante della Casa Reale, magiori di diciotto anni, a i risponsabili attuali del Governo spagnolo, a i risponsabili della opposizione, a direttori di stampa, a i padroni della academia di cinema ed a tutto il popolo spagnolo in particolare: Il giornale El Mundo critica con più durezza e malignità mio secondo largometragio, “Mi única familia”,che agli assassini di bambini. Domanda: ¿I critici di cinema sono famigliari degli assassini di bambini o sporchi portatori di denaro falso? Per altra parte gli dirò che, come poeta, gia tengo settanta anni ed ho ricevuto l’allago di grandi poeti,tra i quali, Vicente Aleixandre, Rafael Alberti, Juan-Jacobo Bajarlía, Leopoldo de Luis, García Nieto, Raúl González Tuñón, Raúl Gustavo Aguirre, Concepción Silva Belinzón, Retamar Peña, tra altri tanti. I poeti cheparlarono della mia opera avevano letto mia poesia. Seconda domanda: Como cineasta, che non ho settanta anni sino sólo cinque, ho fatto possibile, sólo in cinque anni, essere insultato come mai lo aveva acquisito nei miei cincuant’anni di poeta.I critici di cinema che mi criticano più duramente che alla prostituzione infantile ¿avranno visto mie pellícole o gia hanno formata una immagine di me? Prima proposta: Epitafio per un crítico di cinema:
“Mai leggè niente Seconda proposta: Credo che si debe ricordare la libertà della parola di tutti i giornalisti, meno di quelle che si dedicando alla politica. In politica, ci sono settori di stampa contro settori di stampa, può essistere la libertà, alcuni dicono ed altri dicono il contrario. Pero, signori, sembrerebbe che tutti i mezi di difussione stanno absolutamente d’accordo quando si tratta della poesia, del cinema, della pintura, dell’amore. Cio’è, che come a i creatori nessuno li difunde , si dovrebbe ricordare la libertà della parola in tutti i mezzi di comunicazione . Mia propia vita, della quale si dicono un mucchio di buggie, anche io stesso ho inventato cose della mia vita,e mia scrittura, che non è nessún invento, perche lí stanno miei libri pubblicati, mi consolidano come uno dei paladini della libertà della parola che, evidentemente, in situazioni democrátiche, è la cosa meglio. Pero i creatori in Spagna non vivono nessuna situazione democrática. Fuori dei presuposti dello Stato, fuori dei presuposti della opposizione per considerarli inútili per la política, fuori dei mezzi di difusione perche secondo loro la gente non sopporta l’arte, in questa situazione deve ricortarsi la libertà della parola. Finale: Li raccomando che vedano la pellicola “Mi única familia” che non stá tanto male realizata; che il librettò è spettacolare, può darsi molto civilizato per l’intendimento dei critici; la fotografía è buona, gia ha ricevuto varie allaghi della gente che sà, no dei crítici; la atuazione degli attori sempre è corretta, tenendo in conta che sono giovani attori, per nientecriticabili; e in quanto a me, signori, mi raccomando a me stesso, gia che non ho chi mi raccomandi: ogni volta che apparo nel celluloide e sono il protagonista, tutto si illumina di luce che si mi ha comparato con i grandi attori argentini della mia ettà. Questo non lo dico il e, chiaro stà, ne anche i critici. Che lo dica io , sarebbe una scioccheza, e i critici non sono in condizioni di parlare bene di quello che non capiscono. Alla prossima.
Indio Grigio
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