Rivista settimanale per Internet INDIO GRIGIO
FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2008 NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUESPANOLO... PORTOGHESE... ITALIANO... ed alcuni numeri,anche, FRANCÉSE, INGLÉSE, TEDESCO...
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IL BRILLO DELLO GRIGIO DEL SIGLO XXI
INDIO GRIGIO Nº 372 COSÍ PARLÓ ZARATUSTRITA NEL 2000
Mercoledì, 4 ottobre de 2000 Cara, Cara: Un uomo morto,anche, è un uomo vivendo con paura. Per quello, precisamente, amore mío, dichiaro la libertà, e abbito senza nessun decoro i vestiti dei soldati morti. Quelli soldati, fatti alla terra di sangue di tanti come noi, terra di uno, quella terra dei soldati morti per la libertà. Patria di me, terra devastata, cielo volto carmine, carmíne di morte. Di ballo, carmíne di ballo, pero fino a morire. E lei si lasciava trascinare tutto quello e io la baciava e lei baciava le labbra morti dei soldati nella guerra ed uno che altro morto si rilassava e moriva in pace e alcuno si abbracciava con furia a tue labbra e tuo sangue fresco, margarita che mai lascia di cadere, spruzzava il porvenire di prossimi incontri e la bestia, senza essere saziata ne gradita, lasciava di battere, moriva, per adesso, per poter vivere nel futuro. La fui separando dil resto e contro il muro dello sfondo, dove la enredadera credeva che rampicarsi, li nasconé con una mano la bocca per che non gridasse di sorpresa e gli disse, tranquillamente, che la amava e lei si lasció cadere, bocca di nessuno, morta della guerra, in un verso di dolore e attraversó mia paura per sempre. Al giovedì.
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