INDIO GRIS

RIVISTA UNIPERSONALE DI RACCOLTA DI SPAZZATURA
Nº 37. ANNO 2001 GIOVEDÌ 8 DI FEBBRAIO
FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2001

NO SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPAGNOLO, FRANCESE, INGLESE, TEDESCO
ARABO, PORTOGHESE, ITALIANO E CATALANO

INDIO GRIGIO, È PRODOTTO
DI UNA FUSIONE
LA LUCENTEZZA DELLA COSA GRIGIA
E
L'INDIO DEL JARAMA
LA FUSIONE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

Indio Gris


INDIO GRIGIO Nº 37

1

Stanco di aspettare grandi avvenimenti ho cominciato a produrre grandi avvenimenti.

2

Oggi con alcuni compagni prenotiamo due locali alla strada, in Principessa, a 50 metri di Piazza Spagna, a Madrid. Un locale per l'Editoriale Gruppo Zero e libreria ed un altro locale per la Scuola di Psicoanalisi Gruppo Zero ed galleria di arte MOMGALLERY.

Sono già felice, ora, posso dedicarmi totalmente alla Poesia.

3

Sono già grande, ora devo sopportare la crescita di tutto il mio ambiente o non ci sarà più crescita per me.

Aiutare il prossimo, in questo caso, è una questione egoista: ti aiuto a crescere perché la tua crescita è la possibilità della mia crescita.

4

Io sembravo perverso, ella sembrava normale. Spero che quando io sia normale ella non si trasformi in una stupida.

5

Quando ella era perversa, io non esistevo ma era il suo unico amore. Ora quando diviene normale dovrò sopportare che il suo unico amore sia una donna.

Se lo sopporto sarò un uomo per lei, diceva il candidato all'amore ed in un secolo intero niente ottenne.

E se qualcuno non gli permette di amare una donna (come succede nella maggioranza di i matrimoni attuali) amano sua madre con la quale le cose si complicano. Il candidato, ora, non è solo una donna, la carta che gli tocca giocare l’invecchiato.

6

Devo mettere un limite alla muerte. 
Di tutto un po' meno e scriverò meglio.

7

Se posso immaginarlo posso farlo posible. 
Mi immagino alcune ferie senza droghe concientes. 15 giorni, 2 mesi, una decade.

8

Devo lasciare che si rannuvoli il mondo, se gli tocca rannuvolarsi.
Io ho costruito il mio proprio sole: sono un gruppo.

9

Ed ora verranno alcuni a domandarmi perché non lascio loro partecipare ed io dovrò risponderloro che in un gruppo non può partecipare o, per meglio dire, la maniera di partecipare ad un gruppo è essere un grupo. 

10

Questo anno 2001 si compiono 40 anni dalla mia prima pubblicazione: Piccola Istoria, in 1961, a Buenos Aires.

Questo anno 2001 si compiono 30 anni dal Primo Manifesto Del Gruppo Zero, in 1971, a Buenos Aires.

Questo anno 2001 si compiono 20 anni dalla fondazione della Scuola Di Psicoanalisi, in 1981, a Madrid.

E non realizziamo molti festeggiamenti, la nostra maniera di festeggiare consisterà, l'abbiamo deciso già, in comprarci una sede a non più di 100 metri di Piazza Spagna, dove possa funzionare:
La Scuola di Psicanalisi Gruppo Zero
L'Editoriale Gruppo Zero
Il dipartimento di Clinica Psicanalitica
La Scuola di Poesia Gruppo Zero
L'Associazione Aula di Poesia e Psicanalisi.
La Libreria Gruppo Zero
La galleria di arte Mongallery
Il dipartimento di computo. Il Servitore Gruppo Zero.
La Redazione di Le 2001 Notti e di Estensione Universitaria
Officina di Pittura ed Officina di Poesia.

Circa 300 milioni di pesetas che non abbiamo, a pagare in 20 anni. In quello epoca io avrò 80 anni ed il mondo sarà un altro.

Abbiamo deciso nei festeggiamenti: Comprare un mattone, piantare un albero, issare una bandera: 

Gruppo Zero Poesia e Psicanalisi perché quello fu il nostro pane gli ultimo 40 anni.

11

Non sia strozo Menassa, lei scrisse già, non faccia più niente. Ora insegni a vivere, evviva.

12

Strappami la vista, amata, gli dissi senza guardarla
ed ella, abituata alle mie parole, abbassò il sipario.
Rimaniamo, baciandoci, di questo lato del mondo,
senza vedere quello che passava, senza mostrare quello che facevamo.

Restituiscimi la vista, amata, gli dissi senza guardarla
ed ella, abituata alle mie parole, alzò il sipario.
Rimaniamo, baciandoci, di quello lato del mondo,
lo vedemmo e lo mostriamo tutto, ma tutto dava uguale.

Lascia mi mangio sto, non toccare il mio delirio.
Qualcosa ti do amandoti e nessuno si rende conto.
Qualcosa mi guardo per me dell'amore ma non sento niente.
Non siamo naufragi persi, non siamo partiti ancora.

Anche, amata,  nessuno è arrivato nel porto
ed arrivando non ci sarà barca aspettandoci.
Solo la nebbia del bordo spera,
senza novità, senza mondo, ritorniamo alla pagina.

Fummo già ciechi, fummo già veggenti,
demmo già di bere a chi non amava l'acqua,
ci sediamo a mangiare nel tavolo dei digiunatori
ed un letto vuoto di amore la riempiamo di lacrime.

Fummo già la luce che non si accende
benché improvvisamente appaia Aladino.
Fummo già i condannati della terra
ed il dolore di chi niente ha per sé.

Siamo come gli alberi perenni
che una volta impalati non smettono di crescere;
oltre i soli, del vento, delle piogge,
oltre i tempi, dell'amore, della morte.

13

LA VACCA SEMPRE E STATA
UN PO' MATTA

Monologo tra la vacCa 
ed il moribondo
un libro di Miguel Óscar Menassa

"Ho tensione, ho appetiti, fami di millenni e, ora, vorranno conformarmi con qualche pezzo di formaggio, escrescenze di alcuno vacca pastorella, o la stessa vacca morta a pali e squartata sopra al tavolo, ricordando vecchi rituali, dove gli uomini  si mangiavano uni ad altri, e quell'era l'amore.
Inchiodo senza pietà il mio coltello contro il cuore della vacca e la vacca muggisce, si strappa di passione di fronte all'assassino. Io, con precisione chirurgica, sparto grasso e nervi e do alla mia amata un boccone degli ovaie calcinati della vacca.
             - Siamo liberi, mi dice ella, mentre si intrattiene nel rumore dei suoi denti tentando di piegare le parti bruciate dell'universo.
Dopo, più leggera, facendo di ogni miraggio, una bugia, mi dice con scioltezza:
              - In me, vive una vacca magistrale, che muggisce ed assassina tutto il tempo. A volte, sembra dolorante, ma niente gli importa, sa che è nata per essere assassinata a pali e, allora, merda dappertutto ed i fiori impazziti si mangiano l’essenziale della merda e crescono acceleratamente verso il futuro".  

14

UN AMORE APPASSIONATO
UN DESIDERIO SENZA LIMITI
UNA TENEREZZA INDISCUTIBILE

Un libro di Miguel Óscar Menassa.
Per portarsi migliore col suo compagno nelle feste
e qualche altro giorno di lavoro

Questa romanza è un monumento al desiderio, non a sua sodisfazzione, ed il desiderio non sta in stampi né norme.

                        Leopoldo di Luis

Menassa fa di quello erotismo una vera enciclopedia delle relazioni sessuali.

Juan-Jacobo Bajarlía

15

ANTICIPANDO 
LA REALTÀ


indio gris