Rivista settimanale per Internet INDIO GRIGIO
FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2008
NON
SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
INDIO
GRIGIO È PRODOTTO
IL BRILLO DELLO GRIGIO
LA FUSIÓNE CON PIÙ FUTURO
INDIO GRIGIO Nº 363
COSÍ PARLÓ ZARATUSTRITA NEL 1978 TRE DECENNI FA, 30 ANNI
(Viene dal Indio Grigio 362) Caro: Oggi cumpio 38 anni e, al cumpire 38 anni, l’única cosa che vedo chiaramenteè, cóme la gente si ammazza da pertutto. Prendere una posizione, da varie secoli a questa parte, è dire a chi si va ad ammazzare, o bene, se uno è un semplice cittadino, decidire a mano di chi si va a morire. Un mondo perverso, insisto, dove tutto ha a che vedere con la morte. Per adesso, non voglio prendere nessuna decissione. Ammazzare o morire, due forme di vita, che ne anche mi interessano. 38 anni, e metto nuovamente mia vita in questione. ¿Cóme voglio vivere? ¿Cos’è vivere? E così vado per la vita, sentendo che non voglio essere un ubriaco, e non voglio essere un drogaditto, e non voglio essere un scentífico, e non voglio essere un poeta, e un uomo ed una donna misembrano molto poco per l’uomo. E le famiglie monogámiche mi fanno schifo e gli putos anche. Diffendere, in generale, non difendo a nessuno. La religione si affonde tra cuantiose cifre. La matematica superano sua possibilità di trasformazione dello reale, con il passo degli anni saranno un dogma. Il sole si spegne. La energía atómica scappa a tutti i controlli. Hiroshima si dimentica. Russia va in dietro. E gli famosi tigri di carta stanno a punto di manggiarsi parte del riso. L’umanità prende una rotta sconcertante, e quello mi supera. (Continuerá nel Indio Grigio 364) Ci vediamo giovedì.
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