Rivista settimanale per Internet INDIO GRIGIO
Nº 360 - ANNO 2008 - GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO

 

FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2008

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPAGNOLO... PORTOGHESE... ITALIANO...
e alcuni numeri, anche, FRANCÉSE, INGLÉSE, TEDESCO...

INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIÓNE

IL BRILLO DELLO GRIGIO
E
L’INDIO DEL JARAMA

LA FUSIÓNE CON PIÙ  FUTURO
DIL SECOLO XXI

Indio Gris


INDIO GRIGIO Nº 360

ANNO VIII

 

COSÍ PARLÓ ZARATUSTRITANEL ANNO 2000

 

Caro:


75.000 ESSEMPLARI  AL MESE NON SONO NIENTE
 

Quello che necessito è un buon amministratore. Qualcuno che faccia i conti a mio favore.  

Qualcuno che mi possa dire:

—Guardi, Don Menassa, 75.000 essemplari per una rivista mensile di poesía di difusióne gratuita, sono molto poco esemplari. Tenendo in conto che qualsiesi giornalucio che produca 300.000 esemplari diarios starebbe producendo 9.000.000 di esemplari al mese; possiamo dire, una ricchezza ostentosa di fronte a nostra miserabile poverta. Sólo 75.000 esemplari al mese. Così non adremo da nessuna parte.

E io so’ che disturbare al personale, quando il personale ha fatto suo sforzo , non è cosa buona.

Pur troppo, precisamente adesso, dove più di 30 soggetti del inconscio (per sua condizione di candidati al psicanálisi) hanno deciso apropriarsi con suo lavoro (tempo, denaro) di una delle riviste più importante del fine secolo «Las 2001 Noches», precisamente, adesso, è quando vado come i venti uraganati fuori staggione per dirli a quelli coragiosi:

-Non aveti comprato niente,quasi niente.  

La vera libertà, per una revista di poesia, occorre quando si pubblicano 500.000 esemplari al mese e si distribuiscono  eficacemente.

È per quello che, nello stesso tempo dove  ringrazio vostro arrivo al mondo dei vivi, vi chiedo di comprendere che ancora non abbiamo realizato niente ,quasi niente .

75.000 esemplari al mese di Las 2001 Noches, comparato con il potere della stampa contro la quale debe lottare una rivista de poesía, è come un piccolo erutto in una notte di tormenta eléttrica.

La verità, non so’ per ché commetto questo errore, pero ho molta voglia di dirlo:

La idea di Las 2001 Noches, è una idea vigorosa, allora, per che progressi come tale, idea vigorosa, è necessaria una infraestruttura económica poderosa.

Quando  dovrebbe essere  felice, sono felice; pero  nello stesso momento di essere felice, mi rendo conto che mia felicità non è la felicità del mondo.

Allora, godo mia felicità. Mi dico: 75.000 esemplari al mese, ché barbarità, ché meraviglia. Tutto occorre come sognai tutta la mi avita e vedo a i miei amici contenti, felici, per quello che abbiamo aquistato e, senza lasciar di godere per mia piccola felicità, mi metto a lavorare in una felicità più grande, per più gente  e mi immagino grande tabbelloni per televisione che dicano : FINO A  500.000 ESEMPLARI DI LIBERTÀ e guarderò a i miei amanti e tutti sorrediremo e alcùn giornalista senza pietà dirá tra amici: «Lí va Oscar Menassa, il magnate della poesía» e farà ostentazione di avermi conosciuto quando leggevamo a viva voce nostri poemi nei quartieri popolare di Madrid e noi, povere criature incantate per la belleza , per i terremoti e le borrasche e l’odore a pane bruciato, per le mattine. Criature, asolutamente ataccate  per l’amore alle  parole.

Tutta nostra vita sará quella grandezza, volando di un confíne ad altro confíne della lingua spagnola.

Prima di incominciare il próximo secolo, qualcosa avremmo fatto con l’amore e starà scritto.

Prima di incominciare il próximo secolo, qualcosa avremmo fatto con la scrittura e starà tutto pubblicato.

L’única cosa che so’ è che il bene che doveva fare psicanalisi gia l’ho fatto o lo stò facendo con i candidati che, attualmente, nella Scuola di  Psicanalisi che dirigo.

Adesso mi piacerebbe dedicarme a qualche altra cosa.  
 

Un violíno infermabile. La música nel fondo di un cuore cadendo nel lago del amore.

Atolondrato, quello voglio essere , un atolondrato, qualcuno che alcune cose se gli porta a dosso ed altre cose lo portano a dosso a lei.  

Un giocatolo rotto, nelle mani ansiose per  giocare.

Scompartimenti vuoti, largo come il mare  .

Gia fui il médico che mio padre desideraba per me, gia fui il poeta che mia madre ambizionava a suo fianco.

Adesso mi piacerebbe  dedicarmi a qualche altra cosa.
 

Fumo di vento ragiungendo  il paroxismo di un amore.

Zarpa addolorata, ferita dolce, allegre, capriciosa ferida ricordandoti.

Poeta senza avviso previo. Poeta ad un colpo.

Poeta che, rabiosamente, parla  del’amore.

Poeta buon equilibrista, poeta volatore.

Poeta del popoloper tutti i popoli.

Poeta dolce, preparato, tigre del anima.

Affamato per i verbi desorbitati.

Poeta registratore  automático. Poeta senza rotta.

Poeta incantatore di serpenti profumate.

Apritore di cammini. Poeta dil tempo.

Poeta umanizato, vento di luce,

io fui tutta la grandiloquenza del’amore.

Adesso mi piacerebbe dedicarmi a qualche altra cosa.

 

Io fui suo amante crudele. Il tipo di denaro che manteneva sua  follia.

Sua dama di compagnía alla ora del té,

la terna amica delle lunghe conversazioni

e fui suo  macho,

tante volte fui suo macho,

tutto corpo, baba senza fine, bussola sperpéntica,

e la amava e facevamo l’amore come gli animali.

Dopo, anche, stanno cuei giorni come morti, come se niente.

Cuei giorni dove ci da voglia di incominciare tutto da capo.  

La poesía da capo, l’amore da capo, la vita stessa cominciar da capo. Anche se non si possa o non si deva, cambiare tutto di luogo, di tempo.  

Io anche  fui un amante infernale e, quando ella rideva, io me la mangiava a baci e, quando lei piaggeva, io me la manggiava a baci e ci mettevamo a giocare e io la  succhiava con frenesí ed ella gridava: Diavolo, diavolo; sismo questa pacía extraterrestre, questo amore senza fine, e dio la succhiava e, dopo, mi la manggiava e parlavamo di mia potenza virile mentre la succhiava e mi la manggiava e lei si tornava triste, molto triste, quando io lasciava di scrivere.  

Amore, amante amore, anche  conosco a chi, per fare l’amore,si ámalo e, anche, conosco a gli amanti crudeli  che va e va tutto il giorno facendo l’amore e non fermavano mai.  

Alto albaricoque irragiungibile per la lussuria del ricordo, stò come la vita stessa, disordinato.  

Tengo che sostenere due grandi amori: Madrid, Buenos Aires, e l’anima si mi impiccolisce invece di ingrandirse.

Loas,allora, per l’uomo che si alza in me e grida, un’altra volta, ostinato, LIBERTA.

Adesso mi piacerebbe dedicarmi a qualche altra cosa.

Vendere frutta o fiori o nostalgie,

essere dil tempo la bruma, dell’estate la notte.

Io  anche ho cose per raccontare e fui quel che sopportò tutta la domanda. ¿Dovee vivere, fuiri delle braccia di mia madre? ¿dove poter dissegnare una bocca fuori delle sue labbra?

Intermittente spíritu del aria. Stò quí, metiendo nelle mie borse, leve speranza.

Nottámbulo uccellino perso. Stò quí, riccamando nelle mie borse, i venti uracanati del poema.

 

Sono il cantore, gli disse sorridente,

non ho niente da perdere, sólo mio canto.

Cosí che, lei ed io, possiamo baciarci,

pisare forte la terra, volare più alto.
 

Gia so’ che non è decente, amare la vita tanto,

che non è onesto, sincero, volerla per me.

Che l’infinito fuoco deve essere spento.

Che l’inquietante desiderio, deve morire.

 

Purtroppo, lei e dio potremmo

affondirci levemente nel abiso,

riemoire tutto l’abiso con mio canto.

 

Anche in verità nessuno lo voglia,

vivere, vivere, potremmo mille anni.

Io sarebbe il cantore e lei mio canto.

AL Giovedì.                               

Indio Grigio
www.indiogris.com

 


QUESTO Ê PUBBLICITÀ

VENERDÌ 15  FEBBRAIO DI 2008

Chiusura della Esposizione “Paisajes Oníricos
di Miguel Oscar Menassa 

Ora: 19.00 horas.
Luogo: Grupo Cero.
C/ Duque de Osuna, 4. 28015. Madrid


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"CARTAS A MI MUJER"

di Miguel Oscar Menassa

NELLE LIBRERIE

 

UN ORA DOPO
 
Io stesso sono quel che non tollera tutto quello che si trasformò nella mia vita.

Io stesso sono quel che non tollera separarmi della gente per scrivere, per pensare.  

Io stesso sono quel che non  tollera vincere e spendere tanto denaro in mantenere la mia propria intelligenza.

Io  stesso sono quel che non tollera essere amato per tante persone alla volta.

Il psicanálisi, anche, parla di me. Sono contento.

 Un piccolo sole ilumina tutto il mare. Cosí mi piacerebbe che fossino miei versi.

Per posta, chiamando al 91 758 19 40

***

SCUOLA DI PSICANÁLISI GRUPO CERO

Seminario Sigmund Freud
(XXVII convocatoria)
Direttore: Miguel Oscar Menassa

Tlf.: 91 758 19 40
Matrícula: 150 € - Mensualidad (12 meses): 150 €

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“LAS 2001 NOCHES”
Un programma di poesía
e qualche altro
 

Dirige: MIGUEL OSCAR MENASSA
Con la colaborazione della
Gioventú
Grupo Cero e Indiani Grigi

SÁBATI Dalle 18,00 Alle 18,55ore
Radio Intercontinental
www.radiointer.com - En el 918 AM


elelefanteblanco@juventudgrupocero.com
   Tlf.: 91 758 19 40

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LABORATORI DI POESÍA GRUPO CERO
Aperti tutto l’anno- Tel.: 91 758 19 40
www.poesiagrupocero.com

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Aula Cero di Lingue
Inglése - Francése - Spagnolo   (Tutto l’anno)
Tel.: 91 542 42 85 - Dalle 8 alle 22 ore
idiomas@aulacero.com - www.aulacero.com

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Amelia Díez Cuesta. Psicanalista.
Madrid
Telf.: 91 402 61 93 - Móvil: 607 76 21 04
ameliadiez@terra.es

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Miguel Martínez Fondón. Psicanalista.
Getafe (Madrid)
Telf.: 91 682 18 95

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Carlos Fernández del Ganso. Psicanalista.
Alcalá de Henares (Madrid)
Telf.: 91 883 02 13
carlos@carlosfernandezdelganso.com
www.carlosfernandezdelganso.com

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María Chévez. Psicanalista.
Madrid
Telf.: 91 541 75 13 
mariachevez@grupocero.org


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