¡Quante volte! mi domandai a me stesso, se era possibile il mondo.
¡Quante volte! mi respondè soridendo.
¡Quante volte! mi rispondè gridando: mondo altivo e grotesco, ti poteremo.

Chiaro è, daremmo per farlo tutta nostra energía. Nostra propria vita e certe precissione di una teoría generale, sarebbero nostre arme fondamentali.
      In principio, ci consigliamo prendere distanza dei ricordi infantili; conoceré l’amore, parlare;leggere alcuni libri; scrivere qualche verso.E quello fu tutto.
      Forza e parola unite rabiosamente in qualsiese direzione,sembrava, al principio, che anderemmo a finire alla merda, vi lo assicuro. Dopo, il tempo, ci portò della mano, scrivendo, per il cammino della morte. A i sopraviventi, aldi la di modi e modali, cì do un sesso, una parola.Siamo quelle carezze provenienti delle notte più nere. Un incalcolabile amorein mezzo al disastro.
      Imparamo in fretta che senza nominare a Dio è absolutamente impossibile sapere di chi è il tempo. ¿A chi appartengono le ore? I ricordi delleore passate, la illusione delle ore per venire. ¿A  chi le ore dell’amore? I laberinto del tempo dell’amore. ¿A chì appartengono?
      Spero sapere accogliermi senza vergogna al mio destino: Vivè tra egli, sono un gruppo, varie persone,  ho le parole di tutte le classi sociali possibile in questo tempo. Fui tutte le malattie.Tutta la peste e tutta la gloria possibile. Sono il più indicato per dire, per incominciare a raccogliere quello che la dittatura, nel suo affanno di riprodurse, ha separato.
      Pretendemo una página in bianco permanente. Quello sarà nostro letto d’amore e, anche, nostro campo di guerra.
E per che a nessuno, nel principio, se gli occorra pensare su quello che è, dico:
      L’uomo è scrittura. Il resto, senza violenza, vinto taciturno sperando morire in alcuna quietu.
Scrivendo, rubandole quelle ore alla vita, cosí abbiamo trascorso nostra vita.Vi invitiamo a vivere con noi in una página, tra parole combinate per molti.
      La poderosa morte unita a i vocaboli più sottile.
     Il crudele espanto, il dolore più  estremo,baciati per la luce.
     Il verso  più antico riccamato nei tuoi capelli.
      Tra parole, per túneli segreti, verso lo non saputo.
      ¿Dirigere una rivista di psicanalisi?
      ¿Psicanalizare una rivista di psicanalisi?
      ¿Psicanalizare da una rivista di psicanalisi?
      ¿Trasmettere il psicanalisi?
      ¿Amare definitivamente la poesía?
      Soltanto dopo saprò,solo dopo sapremo.
      Quando lo irremediabile  domando per sè stesso
      quando la morte venga annodata in un punto
      quando il ballo sonoro dei giorni detenga suo sguardo,
      verrando di nostra vita il sapere e, lì, già non saremmo questi, sino lo scritto.
      Non vengo per niente in speciale, vengo per tutti.Parlare e amare fu tutto mio passato. Parígi mia preistoria, dove Lacan e parelare erano di moda.  
      Morto Lacan perche parlare non era sufficente Madrid  messa di moda  per i piccoli parigini che restarono senza padre mi decido a tutto: Madrid, mia piccol a Madrid, il ventre essatto di mia lingua, non temere.Nessuno potrà passare, sono quel che scrive,  quel che  vertiginosamente si adelanta nelle ombre.

Fino a giovedì. 

Indio Grigio

P.D.: La revista de poesía Las 2001 Noches cumple 10 años. Celébrelo con nosotros, lea el nº 93 en www.las2001noches.com