Rivista settimanale per Internet Indio Grigio
Nº 318 ANNO 2006 GIOVE
7 DICEMBRE

 

FUSIONA - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2006

NON SAPPIAMO PARLARE PERO LO  FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPAGNOLO, FRANCÉSE, INGLÉSE, PORTOGHÉSE, ITALIANO 

INDIO GRIGIO È  PRODOTTO
DI UNA FUSIÓNE
IL BRILLO DELLA COSA GRIGIA
E
L’INDIO DEL JARAMA
LA FUSIÓNE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

Índio Gris


INDIO GRIGIO Nº 318

ANNO VII

EDITRICE

 

IL VERO VIAGIO

¡Atenti! ¡Atenti!
stiamo a punto di naufragare.

Vi aveti creduto,
che in  trasatlántico poderoso
navigávamo
e purtroppo vi dico:
mia vita
è una piccola balsa innamorata.

Vedo sorgere tra le ombre
una luce che nessuno spegnerà.
Formata da versi e profumi
come venti insondabili
come una catarata di carne 
abandonata
che  alla fine
incontra suo regno.

Regno di nuvole
di antiche profumi
e di profumi  inconcepibili. 
Piccole navi innamorati
sempre a punto di naufragare.

Per adesso
tutta passione sará remare
fino a ragiungere il poema
in quel  movimento.

Colpo fino a restare senza forza e, lí,
capirete il motivo della mia passione.

Andremo per i più belli fimi
e con il tempo
saremo capaci anche a gli grandi   océani
alla belleza delle borrasche nel mare
e sempre  andremo temerosi di sparire , 
piccoli, in quella inmensità che ci circonda.

Saper nuotare o essere grandiosi
non servirá per niente
per arrivare
dobiamo mantenere
la barca a nuoto
e noi manteneci
sopra la barca.
Quello
tutto il mistero.

Un  giorno la barca si spaccherà
in mille frammenti
e ogn’uno
dovrà imparare
a sostenersi in piccoli legni.

Si è possibile il poema è possibile la vita.

Remate
agonizate remando
fino a  sentire che solo
è impossibile.
Rimanete senza forza.
Guardate come altri remano
e io stesso  remo
con le mani
sanguinati per lo sforzo
senza riposare
fino ad  incontrare in quel movimento
il poema.

E ogn’uno avvrá sua piccola  barca
innamorata.
Padrone della sua vita e della sua morte
può stendersi nella barca
per sempre
non remare più
e lasciare che le acque
lo portino da per tutto.

Ed alcun altro remando
disperatamente
a vederlo
scrivirá un poema.

Remare in  qiualsiese direzione ne anche serve.

La terra che promette
la poesía
sempre è la stessa.
Si porta o non si porta. 
Lei necessita re
centauri
sólo  si lascia seminare
per revoluzionari e fanatici
per uomini che nella sua terra
costruiscono  sua casa e sua familia
suoi grandi illusioni.

Quel che ripete  la cosa fatta mai la incontrará.

Remate
per arrivare  a quella terra
come nessuno  ha remato
e vi saranno offerti 
al vostro arrivo
squisiteze che non furono mai
offerti a nessuno.

E nelle notte delle dellusioni
quando  niente è possibile
in quella scurità
 chiedete a i maggiori
che v raccontino
dei grandi naviganti
sue antiche proesse
in piccole barcchette di carta.

Ogni pezzo trascorso
avvrà suoi pericoli.
Niente sarà facile per il poeta.

Verrá l’amore e si dovrà innamorare

fino a sentire che la carne 
tremando è un poema. 
E così arriverà
la  indimenticabile notte
dove per un istante
quella passione sará la poesía.

Di fronte al dubbio non lasciar di remare.

Prendere nei nostri braccia,
fortificati come garfi
per la crudeltà del essercizio,
alla persona amata
e seguire remando
se è necessario con i denti.
Con il tempo lei, anche,
farà essercizio con noi.

Dopo in due,  in tre,
in tutti,
ruota l’immensità dello único
verrá la morte.
E non valdrá nessuna  valentía
per che lei dice
 di aver  matato
a  tutti i coragiosi
nel primo incontro.
E ne anche valdrá nessuna codardia
perche lei ammazza tutto quello che fuge.

Per incontrarsi con la morte
si necessita
avere imparato qualcosa  del’amore:
Ne fugire.Ne confrontare contro niente. 
Imparare a conversare tranquillamente 
quello insegna l’amore.

Quando  lei si avvicini
e venga per noi
con suo sguardo immenso
come lei stessa è immensa,
lasciarla avvicinare
fino a che ascolti
nostra resirazione
balbettante per l’incontro.
E lei intenerita
com’è la sua abitudine
ci tenderà la mano
per che accompagniamo
a vostra maestà
al immutabile
regno del silenzio.


quando intregarsi
è lo più facile
guardarla
nei occhi
l’immensità
che gli appartiene
e dirli sottovoce:
Amata morte
mia innamorata
scrivirò tuo nome
in tutti i mura
bacerò
senza temore tue labbra
come mai
nessun uomo l’a fatto
e ti amerò vedrai
tra il sangue,
nelle grandi catastrofe
e anche ti amerò
quando un bianco capullo
regni nel tuo cuore.

La grande emozione
che percorre suo manto nero
per incontrarsi in un poema 
fa della morte una donna.
lei anche finirá remando 
tranquillamente
e compartirá mio pane e miei amori 
e tornerà di notte
per tenere nel suo petto,
a quelli che hanno lasciato di remare
e tornerà
per incntrarsi con me
e raccontarmi sue valentie.

Come se ogni volta
fosse  la prima
tornerò a respirare
come respirano gli atleta
e per averlo imparato di lei
la guarderòintenerito e gli dirò:

Mia morte innamorata
e lei
sará felice.

E dopo si deve seguire remando.

Già ci domanderanno
e noi diremo:
siamo stati con l’amore
e siamo stati, anche,
con la morte.
Al principio  non ci crederanno
diránno che per l’uomo
è impossibile.
Ci chiederanno prove,
noi gli mostreremo
come se fosse il cielo
alcuni poemi
e  riusciremo con quel gesto
che  arrivi fino a noi
il tempo della  smorfia.

Grandi imbarcazioni  che niente cercano
perche credono avere
passeranno una ed altra volta al nostro fianco
trattando  di affondare con i suoi giochi
nostra piccola barca  innamorata.

Ci chiameranno
da lussosi barche,
con i nomi
con quelli che si chiamano alla spazzatura . 
Poeti.Pazzi. Assassini.
E nella gioia stupida di suoi giochi 
tutto sará possible.
Ci tireranno alcune pietre
e si diranno
niente gli offende e incolerati
ci grideranno:
Lottate ¡codardi! difendetevi.

E dopo di mille volte  e altre mille
con gli occhi spalancati
per la stanchezza
e anche per la sorpresa di vedere
nostra piccola barca inamorata
seguendo suo cammino
e noi, tranquillamente,
su di lei remando.

Dopo di aver atravversato 
ilesi il cammino  della smorfia
verrá vi assicuro
il tempo del oro.

Annoiati dil suo proprio ridere
vorranno giocare  nostro gioco. 
¿Quánto costa quell legno
a punto di potrirse
che usate di barca?
e ¿quánto vostra vita?
¿Quánto quesse vecchie carte
di navigazione
e quanto cuei poemi?

Costano, signor,
quello che costa un uomo,
lasciar di appartenerci
e intregarsi  al poema.

¿Quánto denaro costa quello?

Tutto e niente
puo essere sua propria vita.

¿Quánto denaro costa
 mia vita laaora?

Tutto e niente.
Sua vita sono parole
come tutte le vite
e quello,  se non sbaglio,
costa niente.

E ¿quánto denaro costa pensare cosí?

Tutto e niente.
Pur tropo si deve sommergersi
remare e non aspettare niente.

Quello costa.
Sommergersi e non aspettare niente
nelle tenebre,
verso altra oscurità maggiore
il poema.

Una volta innamorati
l’amore e la morte
e rifiutati l’oro
e la smorfia per immpuri
verrà e di nessuna parte
perche lei
vivè sempre in noi
la follia.

Il peggiore di tutti li stretti.
Sorge improvvisa,
per essere legge di suo destino
la sorpresa
e non viene per nessun litiggio
perche porta il desiderio
di fare amicizia con il poeta.

E quando arriva
ci dice sottovoce
che suo mondo
e il mondo della poesía
sono lo stesso mundo.

Di fronte al dubbio si deve seguire remando.

Informe per nostre parole
e al tempo anche lei
tiene sua grandezza.

Io sono del amore, ci dice,
quel desenfreno
e la passióne
eterna della morte.

Ho per abitudine
disprezare l’oro
e pur troppo le ansie per ammazare
che generanno sue leggi
stanno intossicati di pazzia.

Lí,  lei e la poesía si assomigliano. 

A  istanti di riunirsi
nel nostro sguardo,
come se fossino  una sola cosa
la poesíaveccho lupo di mare, 
rema un  pezzo con noi
per mostrarci
che la pazzia da quando arrivò
rimane nello stasso angolo
della piccola barca,
senza remare
ricordando tutto il tempo
suo passato.

Contenti
di aver capito
la differenza
chiudiamo la follia
in un poema
e continuiamo remando
fino a che un giorno
convinti delle sue limitazioni 
per la navigazióne
ci la intreguiamo
al’amore e alla morte
per che la pazzia
impari a volare.

Indio Grigio

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