POESÍA, LETTERE D’AMORE, PSICANALISI,
¿EROTISMO O PORNOGRAFÍA?
QUALCOSA DI POLÍTICA O RACCOLTA DI SPAZZATURA
E LETTERA DEL DIRETTORE
L’UOMO E IO
4
Bimbo e
vecchio
domandandosi, al’unísono,
gli sccordi possibili
del mondo in cui viviamo:
Sembra che la vita non incomincerà mai.
Sembra che la vita già finì.
Non so quali di questi uomini
sarà mio padrone un giorno
ma incomincio dicendo una verità:
la lotta è crudele,
le ambizioni, imperfette.
Lei mi vuole
per sè,
ma sempre dice no.
Dopo, quando si addormenta
stanca di lottare,
sogna che il mondo
si detiene al suo fianco
e lei apre sue gambe,
apre sue gambe
e già vorrebbe essere,
totalmente, del mondo
e già vorrebbe
che il mondo si faccia carne
e il mondo, inombrato,
sogno o prigione, sparisce
e quel pozzo senza luce,
quel vuoto è,
giustamente,
quello che la donna ama.
Dopo, un
giorno,
un santo mi benedice
e già sono un altro in più,
anche, benedetto.
Abandono donne,
spazi sportivi,
e mi inginocchio
su dura petra invernale
e prego
continui affari della mia vita:
¡Quanto dolore, Signore, portati mia anima
quando mi tocca in sorte
un amo che non vuole essere il mio amo
e solo mi usa e mi dispregia!
Ed ebbe un
uomo in me
che dalla mattina
già stavano sodisfatti
e stanchi
e rimanevano coricati,
quieti, come morti
sperando
che qualcuno gli amara.
E qualcuno gli amó,
droga o donne senza strarda
e, il povero uomo,
che già non sapeva parlare
rimanè lì
dove aveva stato
sempre
tutta sua vita quieto,
come morto.