Rivista
settimanale per Internet Indio Grigio UNE - DIRIGE - ESCREVE E CORRESPONDE: MENASSA 2005 NÃO SABEMOS FALAR, MAS O FAZEMOS EM VÁRIOS IDIOMAS
INDIO GRIGIO
È PRODOTTO INDIO GRIGIO Nº 256 ANO VI EDITRICE CARA: Allontanarmi della lfamiglia.Tornare a scrivere, per tornare a sentire che sono un uomo, per quello voglio scrivere. No un uomo attaccato a nessuna coscienza piena di potere, sino, questa volta, un uomo in libertà, JA-JA-JA
Con il tempo dovrò confessarlo tutto. sono un nuovo stile e, quello, deve essere spiegato per qualcuno, chì meglio che io, mi domando, quando ancora non saprebbe ne come incominciare. A mia sinistra Shakespeare, a mia destra Camarón de la Isla, la confussione, a volte, vuole essere estrema. Un tango nella radio mi lo dice chiaramente: stò in Madrid, la capitale del regno e, allo stesso tempo, la cattedrale del tango… Il tango e io siamo una cosa seria; io so’ che alcuni si danno con ognicosa per poter scrivere alcuni versi, che mi vergogna mia mancanza di modernità quando voglio dire che il tango, non sólo mi apassiona, sino che mi serve di droga; io ascolto un tango e, subito, mi metto a scrivere. Quanto più sentito il tango meglio scrivo. Il tango attúa su di me, come una droga alucinogena. per cominciare si mi riscalda il sangue, vedo tutto rosso, non capono in me, in quelli momenti, più che i colori della passione, tra che tutto si annebia, perche quando ascolto un tango sempre circondo la morte, e la voglia che io ho di lasciarmi cadere da dieci anni fa, chiaro, la relata si trasforma. Per esempio, per non insistere in questa storia. La realtà, ad un colpo, quando ascolto tango, tiene colori, gli uomini e le donne son o belli e la elleganza mi persegue fino nei sogni. in tutto, lo dico, mi droga: IL TANGO, mio único amore la poesía. Dopo anche mi piace vivere la vita come gli uomini normali, fumare, una che altra volta umbriacarmi , fare l’amore con le donne. Sono un genio in tutto. Quindici donne circa, senza contare a quelle che io, propriamente, amo, stanno attenti a che non si risenta mia essistenza.a volte,chiaro, si producono tali incontri, che si libera una quantità tanto grande di energía, che si produce gustamento invece di cura. Non voglio dare nessùn esempio anche se la relata mi tenta; sempre, un esempio a tempo, mi dico, può far guadagnare vari anni a molte persone e subito, mi dico, anche pu`sbagliare la vita di varie persone, facendole perdere molto tempo; meglio non esemplificare niente, sino semplicemente dicendo che sodisfacere a quasi 20 donne non è qualcosa che dipenda soltanto del sexo, sino fondamentalmente della immaginazione. Non si deverá essere ne brutale, ne dogmático. se una fa bene l’amore, quello non vuol dire che tutte tengano,adesso che fanno l’amore. Se una di loro gode scrivendo di maniera ripetuta e continua suo proprio nome o bene la prima lettera di suo nome, questo non significa, adesso, che dobbiamo essigerle a tutte le altre che si trasformino in scrittrice. Niente di quello. Non si tratta di che un nome stia di una o altra maniera con 20 donne, sino che si tratta di che un uomo stia di una o altra maniera con 20 donne, sino che si tratta di che un uomo al orlo di varie modalità differenti per fare l’amore,facia l’amore con quello che di 20 donne goda, o è capace di godere, e facendo il conto totale, non si arriva a due o tre donne. Cio’è, 20 donne finiranno riunendosi in due o tre gruppi per godere, anche se siano mille, sempre saranno le forme che le società attuali permettano, cio’è, al più due o tre.se si tratta della passione, lei è ardente o frígida (più volte frígida che ardente) e, después, claro, hay formas intermedias, mujeres normales o, bien, lesbiane deluse. A quelle ardente se li obliga a essere intelligenti, sociali. a quelle frígide se li obliga a passarsi tutto il giorno facendo l’ amore. Al principio fracasseranno e si lamenteranno di non essere amate il sufficiete. Si gli mostrerá in quel momento che il gruppo delle normali, si conforma con poter un poco di ogni cosa. Si rendono contao allora di che sono due esagerate. A quelle normale, spiegarli che essere normali in relata è essere mediocre.Loro, adesso, non si metteranno d’accordo quasi mai, tutto quello che gli dovrebbe toccare a una di loro è ambito per ogn’una degli altri, e così sucesivamente. Tutte invidiano a tutte. Occupate tutto il giono e gran parte della notte in quello, io a volte, mi incontro per caso con alcune di loro(in pomeriggi memorabbili anche con due) e, allora, faciamo l’amore. Dovuto alle circostanze esposte, rimane chiaro che non devo fare l’amore tanto frequentemente come potevamo immaginare al principio ed è per quello, che ogni volta che facio l’amore con alcune di loro sempre sono geniale. Erezione prolongata in tutti i casi , giochi amorosi moltiple (por quantità di fantasie accumulate di tanto passegiarmi tra di loro per chiamare sua attenzione), semen in abondanza come se facesse vent’anni che non faccio l’amore. Dopo, ancora, anche se l’incontro sia breve, mi piace baciarle nella bocca e parlarle d’amore, questo ultimo gli impacisce. Invidiose e pazze, mai riescono comportarsi come a me mi piacerebbe, e,chiaro, gli incontri sono rari. E, a dire la verità, facile di sopportare. . Qualcuno di me, mi detta sempre, di una maniera illogica al contexto e al tempo, quelloche debo fare. Mai riesco andare d’accordo con nessuno.. Quando tutto il mondo va in salita, io vado da fianco. Quando tutti cadono, io ascendo, come se elevarsi foie l’unica cosa possibile. Quando tutto il mondo si detiene, do un passo in più. Quando tutti corrono, mi fumo, tranquillamente, una sigaretta. A volte sembra che lo facesse aposta, pero voglio spegare che quelle procedure se mi impongono, con trale grado di grandeza che quasi mai posso liberarmi di essere quella differenza. Quella solitudine.
Quando a nessuno gli occorre fare l’amore, a me sí.Quando lei stá a punto di morire perche oggi giá nessuno si accorgerá dil suo desiderio, io li salvo la vita e quasi senza accorgermi e lei tiene con me adesso il commpromesso di ricordarmi con tenerezza e quello la rende felice.
Quando tamponata per sua propria morale e il mondo
la condanna a quella parálisi. io sono l’assassino che ucide davanti a suoi
occhi al demonio e con mio pene in Alla notte, quando ci rincontriamo, gli disse che éramo due farsanti, che tenevamo ingannati a tutti credendo che ci amavamo profondamente e lei, stupita, quasi senza voce, mi disse ,¿e ché? accaso non è certo che mi ami, e subito agiungè, per che io non avessi tempo di rispondere, o percaso che io muoia ogni’tanto è suficiente per pensare che io non ti amo. Pensai in andare in cucina a cercare un coltello e metterselo nella pancia, dopo mi fermai nei possibile gridi di dolore che lei proferirebbe è lo scandalo che si producirebbe tra i vicini e questi pensieri mi convincero che meglio era lasciare la conversazione per un altro giorno.Hacendé una sigaretta e mi servè un bicchiere di vino di Málaga. Lei entró nel bagno e fece rumori come se si stacendo fare il bagno e lavandosi la testa e mettendosi profumi.Io incominciai a denudarmi lentamente, mentre fumava e insaporindo piccoli gocci di vino. Quando lei ritornó alla stanza, lo fece vestita con una tovaglia grande,pero al di là di tutto, la copriva soltanto dalla metà dei suoi petti fino a alcuni centimetri sotto il coño, io stava aspettandola talmente nudo, con la sigaretta spenta tra le labra e legendo"I crímini del’amore" di Sade. Di qualsiesi modo, lei stava più ecitante che io.Ogni movimento in qualsiese direzione faceva che la tovaglia , movendosi per un lato e per l’altro, foie lasciando all scoperto per il mio sguardo, una volta il culo, altra volta il pelo pubiano, sue gambe forti e ben rotondi, tagliati a pizzo per la tovaglia, si trasformavano in due ponti di luce. Ti lavasti la testa, gli domandai fecandomi il distratto, e anche il culo . mi rispondè lei, questa volta con un sorriso. ¿Cosa leggi ? La maniera di ammazzarti senza che mi dichiarino colpevole. Se sarai figlio di puttana mi disse lei e si coricò, con soavità al mio fianco. ¿Vuoi che ti legga aluune paggine del libro? No, rispondè lei, voglio che mi leggi un poema tuo. Quello non mi lo aceptaba e balbitai un ringraziamento e mi mece a leggere un poema.Prendè uno dei miei libri pubblicati e incominciai a cercare il poema,lei, vedendo quello che io stava facendo , si alzò di un colpo del letto, lasciò cadere la tovaglia che li copriva la metà del corpo e all’inmpiedi nella metà della stanza, con le tette alzate, il peto palpitante, le gambe e le labra appena aperti (sembrava un ídolo di oro massicio), mi disse, tagliante e agressiva, non ti chiedè che mi leggessi un poema publicato, ti disse che mi leggessi, un poema per me, un poema speciale, un poema che parli di miei incanti, o bene, dil tuo grande amore per me.¡Vediamo! un poema per me, qualcosa che puoi, al di più di posedermi, fronte a mio corpo nudo, tutto per te. Io con lei, ogni istante,voleva morirmi o la voleva ammazzare.
Tirai il libro nel quale stava tratando di
incontrare un poema e la guardai nei occhi, dopo fui scendendo il mio sguardo
per il centro del suo corpo, mi fermai largamente nel suo collo , fino a che
incominciò a tremare e portò inmediatamente su due mani alla gola e al orlo
della disperazione mi gridò: ti disse un poema, voglio un poema, un poema per
me.
Di cammino verso la machina, li acarezzo i capelli
e appogio delicatamente, pero con fermeza, suo viso contro mie genitali. Lei
trema.
Bienamada, esta noche, te escribiré un poema
Sicuramente, gli disse, non ti conformerá del
tutto, e lei acucchiata: vieni,
Indio Grigio
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