Rivista settimanale per Internet Indio Grigio
Nº 235. ANNO 2005 GIOVE
10 FEBBRAIO

 

UNE - DIRIGE - ESCREVE E CORRESPONDE: MENASSA 2005

NÃO SABEMOS FALAR, MAS O FAZEMOS EM VÁRIOS IDIOMAS
CASTELHANO, FRANCÊS, INGLÊS, ALEMÃO
ÁRABE, PORTUGUÊS, ITALIANO E CATALÃO

INDIO GRIGIO È  PRODOTTO
DI UNA FUSIÓNE
IL BRILLO DELLA COSA GRIGIA
E
L’INDIO DEL JARAMA
LA FUSIÓNE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

Índio Gris


INDIO GRIGIO Nº 235

ANO V

Pena di morte per migliorare

Un carcerato defficiente mentale può essere essecutato per aumentare sua inteligenza

Bush aumenta il presupposto militare tagliando i benefici sociali

Elvira lindo vince il Bibliteca Breve con una storia di due donne

Pedro e Agustìn Almodovar lasciano la Accademia per suo sistema di votazione

Il numero di usuari di telefonini arriva al 89,6 % della popolazione

Il debbito delle famiglie continua in aumento al crescere il 23% in un anno

“Non voleva che la mia permanenza fosse un elemento di distorsione delle camere”

POESÍA, LETTERE D’AMORE, PSICANALISI,
¿EROTISMO O PORNOGRAFÍA?
QUALCOSA DI POLÍTICA O RACCOLTA DI SPAZZATURA
E LETTERA DEL DIRETTORE

¿COSA VUOL DIRE: "IO SONO UN UOMO"
QUANDO SONO IO CHI  PARLA?

I

¿Per caso un lucinghiolo stanco di volare, di illuminare il niente,
avrá di posarsi sulle mie spalle quieti e mi fará felice?

¿O  può darsi che sono l’uomo che se inunda di baci
e non riesce mai lasciare la solitudine?

¿Donna independente o tigre liberato della selva?
¿Uomo o calmante vitaminato per i  nervi?

¿Sono  per caso quel che pensa che  mai  arriveremo
o quel illuso che si alza tutte le  mattine
per vivere un nuovo porvenire?

¿O bene sarò, felice  donna che trionfó nella vita
per non aver vivito quasi  niente e scriverlo tutto?

Belleza quella di un uomo  lasciandosi  portare
per una parola fratturata,
spartendosi, anche lui, nel suo suono.

Bimbo ed anciano domandandosi, al unísono,
gli acordi possibili del mondo in  cui viviamo:
Sembra che la vita non comincerá  mai.
Sembra che la vita già è finita.

Non so quale di questi uomini
sará mio  padrone un giorno
ma incomincio dicendo una verità:
la lotta è crudele, le ambizioni imperfette.

Lei mi vuole per se’, ma sempre dice no.
Dopo, quando si adormenta stanca di lottare,
sogna che il mondo si detiene al suo fianco
e lei apre sue gambe, apre sue  gambe
e già vorrebbe essere totalmente del mondo
e gia  vorrebbe che il mondo si faccia carne
e il mondo, ombrato, sogno o priggione,
sparisce e  quel pozo senza luce, quel vuoto
è, giustamente,  quello che la donna ama.

Un uomo che non sa ridere quando  ride
che non sa  piangere  anche se lo dice un tango.
Un uomo senza círcoli ne ricette.
Un ave, più María, che non sa volare.

Dopo, un giorno, un santo mi benedice
e già sono un altro in più,  anche, benedetto.
Abbandono  donne e spazi sportivi,
mi  inginochio su dura pietra invernale
e prego continui  vicende della mia vita:
Quanto dolore, Signore, porta mi anima
quando mi tocca in sorte
un amo  che non vuole essere amo
e sólo mi usa e mi dispregia.

Ci sono donne in me che amano la vita
e donne che ancora non hanno cominciato ad amare
e  altre che se ne furono e  altre che venirono
e altre che volarono  fino ad arrivare
al anima che non  ho
e piantarono quello che non  avevano
dove niente aveva e costruerono
un amore vero, pero invissibile.
Nessuno vedeva niente,  nessuno tocaba niente
ma tutti  ascoltamo il tuono del orrore
dil vero amore spa