"COMPIRE 60 ANNI. PRIGIONERO"

Al Gruppo Zero

Prigionero sono di una lunga condanna
perche la parola non da libertà.
Dico traccia e tracciaa si fa carne in me,
rughe con il tempo, dolori del amore.
 
Traccia, ti dico ed essistono i cammini,
traccia di me e, al meno, in solitudine
alcún sentiero, qualcosa, avrò conosciuto
alcún passo avrò dato al iniziare.
 
Traccia del alba annuncia che il sogno terminó.
Che viene l’universo, la donna e l’uomo,
che il mondo tutto viene per fare poesía
e la vita, ahí, viene la vita che si terminerá.
 
Dico albero e il verde  costruisce tutta mia realtà.
Verdea il cuore delle  donne anziane,
mette  nel centro del cuore di mia amata,
la smeralda persa che brilla nel silenzio.
 
 E cade,  fino ad arrivare a sua verità del muschio,
 verde che si detiene per che il mondo,
 si pensi fiorito, úmedo, inquietante,
 verde del’amore morendo su l’erba.
 
 Dico dire e a mucchi di cattarate,
 di mondo, si fanno piene le parole.
 La donna che niente in me vedeva, al parlare,
 vede  all’improvviso sólo una luce nel mio sguardo.
 
Sguardo di  fiera, selva acorralada di luce.
 
Donna, dire donna, aprire quel destino:
 innobilire il pianto, incumbrare l’amore,
mettere  gazelle nel andare del camminante,
 suoni di acqua e  uccelli nel suo cantare.
 
 Violíno ferito salendo tra tue gambe.
 
 Dico violíno, amata, dico violíno ferito
 e un ululare espettrale fa, del anima,
muta e quieta melodía disperata,
 apre tuoi occhi al’acuto vuoto del’amore.
 
 Dico  treno e viagio senza detenermi mai
 facendo sempre rumore dal  oriente al sud.
 E máchine e operai e feste di vendemie
 e morti che suo destino mai incontreranno.
 
 Treno del Ovest dico e tremano i prati,
 una palla di argento attraversa  gli occhi della notte
 un cavallo bianco muore di sete nel deserto
e la donna dei ricci dorati muore d’amore.
 
 Cavalli, ¡immaginate! cavalli attaccati a se stessi,
trappolati per la velocità di liberarsi e volare,
 cadere como le pietre della montagna al fiume,
arrivare  al fondo delle cose senza  lasciar di cadere.
 
 Dico porco, lombrice, serpente e uccello
 e il sesso si incandisce di se stesso,
 apre le gambe, apre le  gambe e parla,
 dice del mare cose como verde-azzurriti.
 
 Si trascina, si trascina prima di volare.
 E quando si trascina gode e quando vola
 e quando cade, nácar o  argento è suo sorriso
 e si  trascina per il dolore e gode della vita.
 
 E vola e si  scioglie di baci e di luci,
 sesso del’amore, gli dico, della vita vivendo.
 Poema, libertà, guerra contro la fame,
dolceza del dire  voglio vivere nel desiderio.
 
 E dico morte e anche se non lo dicesse,
 poeta muto, uguale ho di morier.
 Per quello che la parola  ci condanna
 quando parlamo, al godere e al desiderio.
 
 Senza libertà, prigioniero della parola
 con la allegría di essere uomo,
 con l’anima gia lanciata ai venti,
 senza lasciar tracce, mio corpo morirá.

Compire 60 anni. Prigioniero

Indio Grigio

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-  Estreno dil cortometragio: “La malda delle cose” *Non apto per  púbblico minore di 13 anni*.
Un cortometragio di piena attualità: dopo della esplosione di gas che occorrè in Getafe il 13  gennaio, che  uccedè varie vite e causó numerosi danni materiali, la direttrice di questo cortometragio, Rosa García, ci mostra sua visione sul tema.  Protagonizato per Antonia San Juan e Luis Miguel Seguí che, in sua esquisita interpretazione, alternanno il dramatismo con fine dosi di umore. Realtà e giornalismo in tv.

L’estreno  sarà il  giovedì 10  febbraio di 2005 alle 20.00 ore. nel Círcolo di Belle Arte di Madrid, C/ Marqués de Casa Riera, 2 . ENTRATA LIBERA

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Indio Grigio

QUESTO È PUBBLICITÀ

- Chiusura della mostra di ólei:
"COPIANDO IN CASA 2004"
27  Gennaio di gennaio alle 20:00 ore
Gruppo Zero, C/ Duque de Osuna 4,
28015 Madrid - Tel. 91 758 19 40

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