Rivista settimanale per Internet Indio Grigio
Nº 227. ANNO 2004 GIOVEDÌ 2
DICEMBRE

 FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2004

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPAGNOLO, FRANCESE, INGLESE, TEDESCO
ARABO, PORTOGHESE, ITALIANO E CATALANO

INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIONE
LA LUCENTEZZA DELLA COSA GRIGIA
E
L'INDIO DEL JARAMA
LA FUSIONE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

 indio grigio


INDIO GRIGIO Nº 227

AÑO V

13  Agosto di 2004 Buenos Aires
RECITALE POÉTICO MUSICALE
"MIGUEL OSCAR MENASSA."
acommpagnato per INDIANI GRIGI
in La nave dei  sogni.

75.000 ESSEMPLARI AL MESE NON SONO NIENTE

 Quello che necessito  è un buon amministratore.  Qualcuno che faccia i conti a mio favore.

Qualcuno che mi possa dire:

-Guarda Don Menassa, 75.000 esemplari  per una rivista mensile di poesía di difusione gratuita, sono molto pochi esemplari.  Teniendo in conto che qualsiesi giornalucio che produca 300.000 esemplari  giornalieri  starebbe producendo 9.000.000 di esemplari al mese; possiamo dire, una richeza ostentosa  in confronto alla nostra miserabile poverta. Sólo 75.000 esemplari  al mese. Così non adremo a nessuna parte.

Ed io so che disturbare al personale, quando il personale ha  fatto suoi sforzi, non è cosa buona.

Purtroppo, precisamente, adesso, dove più di 30 soggetti del inconscio (per sua condizione di candidati al psicanalisi) hanno deciso appropiarsi con suo  lavoro(tempo, denaro) di una delle riviste più importanti di fine secolo, "Las 2001 Noches", precisamente, adesso, è quando  investo come i venti uraganati fuori stagione per dirgli a quelli coragiosi :

-Non aveti comprato niente, quasi niente.

La vera libertà per una rivista di poesía  accade quando si pubblicanno 500.000 essemplari al mese e si distribuicono eficacemente.

È per quello che nello stesso tempo dove gradisco vostro arrivo al mondo de i  vivi  vi chiedo  di  capire che ancora non abbiamo realizato niente, quasi niente.

75.000 esemplari  al mese della Las 2001 Noches, comparato con il potere della  stampa contro la quale  deve lottare una rivista di poesia, è come un piccolo eructo in una notte di tormente elettriche.

La verità, non so’ per ché cometto  questo errore, pero  ho molta voglia di dire:

-La idea di Las 2001 Noches, è una idea vigorosa, per lo cuale per chi progressi come tale,  idea vigorosa, è necessaria una infrastruttura economica poderosa.

Quando dovrebbe essere felice, sono felice; pero nello stesso momento di essere felice, mi rendo conto che mia felicità non è la felicità del mondo.

Allora, godo mia felicità, mi dico: 75.000 essemplari al mese,, ché meraviglia. Tutto occorre come ho sognato tutta la vita e vedo a miei amici  contenti, felici, per quello che abbiamo aquistato e senza lasciar di godere per mia piccola felicitá  mi metto a lavorare in una felicità più grande, per più gente e mi immagino grandi cartelloni  per televisione che dicano: ANDIAMO VERSO i 500.000 ESEMPLARI DI LIBERTÀ  e guarderò a miei amanti e tutti sorrideremo e alcún giornalista distratto dirá tra amici: "Lí va Oscar Menassa, il magnate della poesía" e fará propaganda di avermi conosciuto quando leggevamo a viva voce nostri poemi nei quartieri popolari di Madrid e noi , poveri creature imbellesate per la belleza, per i terremoti e le borrasche e l’odore a pane bruciato, nelle matinée. Creature, assolutamente atácate per l’amore alle parole.

Tutta nostra vita sará quella grandeza, volando di un confíne ad altro confíne della lingua castellana.

Prima di incominciare il prossimo secolo, qualcosa avvremmo fatto con l’amore e stara scritto. el próximo siglo, algo habremos hecho con el amor y estará escrito.

Prima di incominciare il prossimo secolo, qualcosa avvremmo fatto con la scrittura e Stara tutto bublicato.

L’unica cosa che so’ è che il bene che doveva fare con il psicanalisi già l’ho fatto ho lo sto fachendo con i candidati che. attualmente, stà in formazione nella Scuola di Psicanalisi che dirigo.

Adesso mi piacerebbe dedicarmi a qualche  altra cosa.

Un violíno infermabile. La música di fondo di un  cuore cadendo nel fiume dell’amore.

Stordito, quello voglio essere, uno stordito,  qualcuno che qualche cose gli imbestisce e va avanti ed altre cose che l’ho imbestiscono e vanno avanti.

Un  giocatolo rotto,  nelle mani ansiose per  giocare. Escaparate vuoto,  latgo come il mare.

Gia fui il médico che mio padre desideava per me, gia fui il poeta che mia madre ambiva a suo fianco. Adesso  mi  piacerebbe  dedicarmi ad altra cose.

Fumo di vento  ragiungendo il paroxismo di un amore.
Zarpa addolorata, ferita dolce, allegre, capriciosa ferita ricordándoti.
Poeta senza avviso previo. Poeta ad un colpo.
Poeta che, rabbiosamente parla del’amore.
Poeta buon equilibrista, poeta volatore.
Poeta del popolo per tutti i popoli.  
Poeta dolce, agazapato, tigre del’alma.
Affamato per i verbi desorbitati.
Poeta  registratore automático. Poeta senza rumbo.
Poeta incantatore di serpenti profumati.
Apritore di cammini. Poeta del tempo.
Poeta umanizato, vento di luce,
io fui tutta la grandilocuenza del’amore.
Adesso mi  piacerebbe dedicarmi ad altra cosa. 

Io fui o amante crudele. Il tipo di denaro che manteneva sua pazzia.
Sua dama di compagnía all’ora dil té,
la terna amica delle lunghe  conversazioni
e fui suo macho,
tante volte fui suo macho,
tutto il corpo, baba senza fine, bujía esperpéntica
la amava e facevamo l’amore come gli animali.

Dopo, anche,  sono quei giorni come morti, come sen za niente.

Quiei giorni dove donde  a uno gli da voglia di incominciare tutto di nuovo.

La poesía di nuovo, l’amore di nuovo, la vita stessa cominciare di nuovo.Anche se non si può o non si deva, cambiar tutto di luogo, di tempo.

Io  anche fui un amante infernale e quando  lei rideva io mi la mangiava a baci e quando lei piangeva io me la mangiava a baci  e ci mettevamo a  giocare  e la succhiava con frenesía e leigridava: Diavolo, diavolo; siamo questa pazzia extraterrestre, questo amore senza fine e io la schiava e, dopo, me la mangiava e parlavamo della mia potenza virile mentre la succhiava e mi la mangiava e  lei diventava  triste, molto triste, quando io  lasciava di scrivere.

Amore amante amore, anche conosco a  chi per fare l’amore  si ammalò e, anche, conosco a gli amanti crudele che  vai che va tutto il giorno facendo l’amore e non ammalano mai.

Alto albaricoche inalcanzabile per la lussuria del ricordo, stò come la vita stessa stá, disordinato.

 Devo sostenere due grandi amori : Madrid, Buenos Aires, e l’anima si mi  stringe in vece di ingrandirse.

Loas,  allora, per l’uomo che si  alza in me e grida , altra volta, ostinato, LIBERTÀ.

Adesso mi piacerebbe  dedicarmi ad altra cosa.

. Adesso mi piacerebbe  dedicarmi ad altra cosa

Vendere frutta o fiori o nostalgie, essere dil tempo la bruma,  della state la notte.

Io  anche ho cose per contare e fui il che sopportò tutta la domanda. ¿Dove vivere,  fuori dei bracci di mia madre? ¿dove poter  dipingere una bocca  furi di suoi labbra?

Intratagliato spírito del aria. Sono quì,  metiendo nelle mie borse, leve speranza.

Nottámbolo ruisegnore perso.Stò quì,  riccamando nelle mie borse,  i venti uraganati del poema.

Sono il cantore gli disse sorridente,
non  ho niente da perdere, sólo mio canto.
Così che lei ed io  , possiamo baciarsi,
pisar fuerte la tierra, volar más alto.

 Già so’ che non è decente, amare la vita tanto,
che non è onesto, sincero, volerla per me.
Che l’infinito fuoco deve essere  spento.
Che l’inquietante desidero, deve morire.

Purtroppo ,  lei ed io potremmo
affondirsi  levemente nel abiso
riempire  labiso con mio canto.

Anche se in relata nessuno lo voglia
vivere, vivere, potreremmo mille anni.
Io sarebbe il cantore e  lei mio canto.

  75.000 essemplari al mese non sono niente

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