Rivista settimanale per Internet Indio Grigio
Nº 220. ANNO 2004 GIOVE 14 DI
OTTOBRE

 FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2004

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
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INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIONE
LA LUCENTEZZA DELLA COSA GRIGIA
E
L'INDIO DEL JARAMA
LA FUSIONE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

 indio grigio


INDIO GRIGIO Nº 220

AÑO V

25 Agosto di 2004 in Buenos Aires
RECITALE DI POESIA
"Club degli amici della Vacca Profana."
TOM LUPO
RECITA A : TOM LUPO

• FERNANDO PESSOA (Alvaro de Campos)

ODA TRIONFALE   

 

Alla dolorosa luce deles grande lampade elettriche della fabbrica,
tho febre e scrivo.
Scrivostridendo i denti. ¡Brutta! per la belleza di questo.
Per la belleza di tutto questo, totalmente sconosciuta
per gli antichi.
Oh! rote. Oh! ingranagi....r-r-r-r-r-r-r-r-r-r-r eterno.
Ho le labbra secchi , oh! grandi rumori moderni,
da  ascoltarvi troppo da vicino e mi brucia la testa
di volervi cantare con un ecesso di espressione
di tutti miei sensi. Con un ecesso contemporaneo
di voi oh! machiine.

Con febre, e guardando i motori come ad una natura tropicale.
Grandi tropici umani di ferro e fuoco e forza.
Canto, e canto il presente e  anche il passato e il futuro.
Perche il presente è tutto il passato e tutto il futuro.
E  cè Platón e Virgilio  nelle machine ele luci  elettriche,
sólo perche ebbe prima e furono umani, Virgilio e Platón.
I pezzi del Alessandro Magno del secolo  può darsi cinquenta.
Átomi che andranno ad avere  febre nel cervello di Esquilo nel secollo cento,
andano per queste corredoi di trasmissione e per questi émboli e per questi volanti, rugendo,
recinando, siseando, aturdendo, cispeando,
facendomi  un eccesso di careze nel corpo, una careza nel anima.
Ah! poter espressarmi tutto, come un motore si espressa. ¡Essere completo, come una machina!
Poter andare trionfante per la vita come un automobile
último modelo, poter al meno penetrarmi físicamente di tutto questo, rasgarme tutto,
aprirmi completamente, tornarmi poroso a tutti i profumi di  ogli e calori e
carboni, di questa flora stupenda, nera, artificiale e insasiabile.
¡¡FRATERNITÀ CON TUTTE LE DINÁMICHE!!

Promiscua furia di essere parte-agente del girar ferreo cosmopolita,
dei  treni sforzati, del giro lúbrico e lento delle grue,
del tumulto disciplinato delle  fabriche e dil quasi-silenzio siseante
e monotono delle corredoi  di trasmissione. 

Hé-ló le strade,  hé-ló le piazze. ¡Tutto quello che passa! ¡Commercianti, vagabondi,
membri evidenti di clubs aristocrátici,  flaccuce figure incerte, capi di famiglia
vagamente felici!
¡Tutto quello che passa, tutto quello che passa e mai passa!
¡La meravigliosa belleza delle corruzioni polítiche, gli deliziosi scandali finanzieri  diplomatici!
¡Le notizie smentite dei giornali, gli artícoli polítici insinceramente sinceri!
¡L’odore fresco a  inchiostro di tipografía!
¡Le cartelle messi adesso, ancora bagnati!
¡Come vi amo, come vi amo a tutti, a tutti. Come vi amo di tutte i  modi. Con gli
occhi e gli orecchie e con l’olfato!
E con il tatto (¡lo che toccarvi rapresenta per me!)
¡E con la intelligenza come una anttena che faceti vibrare!

¡Ah, ché gelosia di voi hanno tutti i miei sensi!
¡Oh aboni, oh progressi della agricoltura!
¡Oh mostrari dei  viagianti di commercio, cavalcanti andanti della  industria,
prolongamenti umani delle fabriche e i calmi scrivanie!

¡Oh cinta degli orologi, oh manichíe, oh artícoli inutili che tutti  vogliono comprare!
¡ Ciao annunci elettrici che vengono, stanno e spariscono!
¡ Ciao  cannoni, metraglie, summarini, aeri.!
Vi amo a tutti, a tutti come una fiera.
Vi amo carnívoramente, pervertitamente e  involgendo mia vista in voi , oh cose banali, utile, inutile.
¡Oh cose moderni, oh miei contemporanei, forme attuale e prossima del sistema immediato del’Universo!
¡¡Nuova rivelazione metállica e dinamica di Dio!!

¡Oh fabbriche, laboratori, cabarets, Luna Parks!
¡Oh acorazzati, oh ponti, oh dársene flottanti...!
Nella  mia mente turbulenta e acesa,  vipossedo come a
una  donna bella, completamente vi poseído come una
donna  bella a chi non si ama, a  chi si incontra
casualmente e si  trova interessantíssima.

¡Hé-ló ascensori dei  grandi edifici!
¡Hé-ló cambi di gabbineti!

¡Parlamentos, políticos, presupuestos, presupuestos falsificados!
(Un presupuesto es tan natural como un árbol y un parlamento tan bello como una
mariposa).

¡Hé-ló l’interesse per tutto nella vita!
Perche tutto è la vita,  da i brillanti negli orologgi , fino alla notte, ponte misterioso
tra gli astri.

Io potrebbe morire triturato per un motore, con il sentimento di deliziosa entrega di una donna poseduta.
¡Tíratemi dentro dei forni!
¡Mettetemi  sotto i treni!
¡Colpitemi a bordo delle barche!
¡Masochismo, masochismo a traverso delle  macchinarie!

Oh moltitudine cuotidiane ne allegri ne tristi delle strade,
fiume  molticolore anónimo dove io posso farmi il bagno come voglio.
¡Ah, ché vite complesse, ché cose lì nelle case!
¡Ah, conoscere le vite a tutti, le dificoltà di denaro, le discusioni domestiche, le
perversioni che non si sospettano,  i pensieri che ogn’uno tiene da solo  con sè  nella
sua  stanza e  i gesti che fa quando nessuno lo può vedere!
¡Non sapere tutto questo è ignorarlo tutto, oh ché rabia!

(Nella pergola  della villa della casa della infanzia, il ciucio gira, gira, gira, e il mistero del mondo è dil  grandore di questo).

¡Pero ah  di nuovo la rabia meccánica constante!

Di nuovo l’ossesione movimentata degli  autobus e  di nuovo la furia di stare  andando al
stesso tempo in tutti i treni di tutte le parti del mondo, di  star              dicendo  addio a
bordo di tutti le navi.

¡Ea treni, ea ponti, ea hotelli alla’ora di  mangiare,
ea apparati di tutte le specie, ferrei, imbruttiti, mínimi, istrumenti di precissione,
apparati di triturare, di cavare, taladri, rotative!
¡Ea ea ea!
¡Ea elettricità, nervi  ammalati della Materia!
¡Ea telegrafía senza fili, simpatía metálica del Inconscio!
¡Ea tuneli, ea canali!
¡Ea tutto il passato dentro del presente!
¡Ea tutto il futuro gia dentro di noi!
¡Ea ea ea!
Giro, circondo, mi elevo.
Mi ingancino in tutti i treni.
Mi alzano in tutti i porti.
Giro nelle élice di tutte le navi.
¡Ea ea ea!
¡Ea, sono il calore mecánico  e la elettricità!
¡Ea e hurra per me e per tutto e per tutte le macchine  lavorando!
¡Trepare con tutto  al di là di tutto!
¡Hup-lá, hup-lá, hup-lá!
¡Ho-o-o-o-o-o!
¡Z-z-z-z-z-z-z-z-z-z-z-z-z-z!
¡Ah merda, non essere io tutta la gente e tutte le parti!

  Tom Lupo recitando a Fernando Pessoa

 Indio Grigio

 

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