Rivista
settimanale per Internet Indio Grigio FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2004 NON
SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE INDIO GRIGIO
È PRODOTTO INDIO GRIGIO Nº 207 ANNO V EDITRICE CI SONO MOMENTI DOVE NON SI PUÒ PIÙ
Ci sono momenti dove
non si può più.
Il futuro mi chiama con
sua voce di delirio,
Ci sono giorni dove
non abbastano le parole
Amata, amata mía,
aiutami a nascondere ebbe un pomeriggio, un giorno, che non può scrivere.
soNO IL FINO PROFUMO DI
UNA TIERRA
|
LABORATORI DI POESÍA
GRUPPO ZERO |
Lei, alla mattina
presto, quando mi sveglio, mi dice:
L’uomo nuovo necessita uno scrittore come tú.
Devo avere pazienzia,
voleva rispondere,
il mondo è mio pero nella página,
quando faccio la diagolane di uno sguardo
di fuoco infinito, tú, bene amata, sei quí,
essattamente, dove ti ho messo
bella come mai aceptando miei baci,
l’inferno, che è come dire
il fuoco eterno di mie baci.
Quando ci incontriamo nel
parco,
è diffícile guardarti, sostenutamente,
o toccarti o averti o lasciarti partire.
Tú non mi dici niente pero
io lo ascolto,
vedo le parole salendo di tue labbra:
Vede, scrive versi, ámami fino alla stanchezza,
fino al límite dove lo perverso
ferisce nostra vita con suo godere fatale.
Fammi tua in un verso
prolongato,
senza sguardo, senza carne, per sempre.
Ave di luce, dirai, ave di
luce,
e io apparirò
sulla carta in bianco
e ti chiamerò, animale,
per che possa su mio corpo
con tuoi propri mani, amato,
scrivere quel verso d’amore
dove il poeta lascia cadere la piuma
per accarezare il corpo della bella.
E il poeta lascia che si
volano suoi scritti
e lascia che si scappi suo denaro
e tutto lo beve del corpo della bella
e lei, prima di morire, dirá sue cose:
Oggi morirò, può darsi, fermata per la bestia,
quella sete insaziabile del’amore del poeta
pero in questo verso, starò viva per sempre.
Al rendermi conto che suoi raggionamenti
erano molto impattanti e poco commerciale
pote dirgli, amparándomi nel pane:
Alcuna cosa scrivirò pero, dopo,
faremo l’amore in piena libertà
e si arriviamo, godendo, alcuna cúspide,
con tenereza, infinita, ti leggerò il poema.
Menassa
recitando
Lettere d’amore (3:06 min)
Lei è felice pero non può
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PUÒ DARSI GIA NON LO POSSA NE ANCHE DIRE
Era un
amore perso nelle distanze,
dal Mediterráneo fino a gli Andes.
Amore di madre che non ebbe figlio.
Speranza di un povero senza lavoro.
Era un
amore che, quando imaginava,
imaginava detenuto il vento sud.
Era un amore che si lasciava amare,
senza passione, senza fuoco, senza canzoni.
Era un
amore che si negava
anche nei belli sogni.
Un amore che nel mondo
nessuno penserebbe como amore.
Era un
amore della pelle e la pietra.
Il deserto e una piccola lacrima.
Era un amore che nessuno ragiungerebbe:
amore del essiliato con la città natale.
Menassa
recitando Psicanalisis
(1:58 min)
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Erotismo (1:18min)
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QUALCOSA DI POLITICA O RACCOLTA DI SPAZZATURA |
Strano alle distanze fui ricorrendo il mondo,
il mondo degli altri, forti città strane.
Nessuno gli damandava a nessuno dove eravamo.
Era di tutti i paesi e, alla volta, di nessuno.
Mai sapè il nome delle
feste dil popolo
ne i luoghi segreti, ne il mercato dei fiori
e non poteva ne volendo ricordare morti,
suoi trionfi, sue battaglie, sue amori perffetti.
Strano alle storie dil
mondo, delle sue guerre
fui creando una storia dove l’amore si faceva
nel poema, nella notte deserta, nel lavoro,
nei giri ostinati della vita, del dolore.
Mai potè pensare che
il mondo fosse nostro,
che nostro amore, cheil cibo foie nostro,
eramo uccelli cantori ma il canto era strano
volávamo con ali che dil tempo rubbavamo,
ma il cammino verso
l’amore non era il nostro
era il tempo che ci portava verso la morte
volávamo sapendo che erano dimenticanza e niente
quelli che aspettavano nelle più alte cime
a chi amava volare con le ali del tempo,
erano tenebre e tenebre che si incatenavano
passi insicuri, dubbi eterni su tutto,
al povero uccello caduto senza casa e senza patria.
Menassa
recitando
Política o recolección de basura (2:05
min)
(No se desespere mientras baja el video)
LETTERE DEL DIRETTORE |
ARRIVÓ LA POESIA E MI DISSE
Un sí o, bene, un no,
mi fecero
aprire nuovi cammini, abbandonare cammini.
Fino a che incontrai,
una notte, con la Poesía
mi la passava volando da una parte all’altra
secondo il capricio delle mie tenere amate
che del’amore, sólosapevano fare l’amore.
La Poesía mi disse con
solvenza:
Per vivere, un uomo, no necessita volare
meno ancora di una parte all’altra tra sue amate.
Unuomo deve avere i piedi alla alteza de i piedi.
L’anima alla alteza di
una breve careza,
il sole su la terra all’ora dil sole,
il corpo e la parola quale fiumi disponibili
a alla notte alcún sogno, una storia d’amore.
Un uomo ha tutte sue
speranze nel uomo.
Un uomoha come bandiera la libertà.
Gli da acqua al senso e la lotta per un pezzo di pane
e ama, fa como che ama pero non sa’ amare.
Un uomo, disse la
Poesía, con severità,
un uomo sa’ che morirà e non gli importa.
Sa che muore quando scrive e, pur troppo, scrive.
Sa che ogni amore li ammazza e, purtroppo, si innamora.
Un uomo, gli disse,
ambisce volare
e anche se non puo’ non le importa.
Ambisce volare, ama la illusione di volare.
Sentire in quel istante che qualche giorno...
Un uomo, Poesía, è
capace di ammazzare,
è capace di mangiarsi il cuore amato,
togliersi della bocca con schifo un bacio d’amore
e amare, di suoi cautivi amanti, il denaro.
Anche un pomeriggio
qualunque un uomo
si lascia acarezzare per una brisa, un aria,
un sentimento lo golpisce nel petto
e il povero uomo cadendo si innamora.
E fa come se avessi
sangue nelle vene
e salta e corre e si accarezza con frenesí
e vuole intregarse, totalmente, per amore
e, lí, viene la polizía e lo incarcellano.
¿Mi segue, Poesía? Del
uomo parliamo.
È capace di morire per ideali falsi
capace di fare la guerra per quasi niente
lasciar morire sua altra metà, in silenzio.
Si mette nel centro
dil vulcano e lo sfida.
Vuole attraversare gli oceani con suo corpo,
toccare la immensità, il cielo con suoi versi
trapanare il ventre della montagna, la pietra.
L’uomo vuole arrivare
con suoi battiti
al centro sconosciuto della terra,
alla vita íntima di tutti gli amanti,
vuole arrivare, al cuore delle cose.
E si innamora, Poesía,
e si putre come un fiore al sole
quando qualcuno si mure o lo abbandona.
Menassa
recitando
Lettera
del direttore (4:48 min)
Indio Grigio
*Raccomandamo che attualizi suo riproduttore Windows Media.
QUESTO MATERIALE FU REGGISTRATO IN
DIRETTA
NELLA CHIUSURA DELLA MOSTRA DI PITTURA
"PAISAJES HUMANOS" DI CARMEN SALAMANCA GALLEGO
IL PASSATO 30 MAGGIO DI 2004
QUESTO È PUBBLICITÀ
EDITRICE GRUPPO ZERO FIERA DEL LIBRO DI MADRID
Parque del Retiro - Caseta Nº 82 |