Sò che questa rivista non è esattamente una rivista di
poesía.
Pero so anche che questa rivista non è nessun altra cosa che una rivista
di poesía.
Sólovoglio dire che, sottomessi alle sue leggi inesorabili,
la parola fa sue stragi.
Ella è impune, si combina
con tutto.
Ama disaforatamente le imperfezioni. Suo essere è tutto tempo.
In questo stato, tutte le combinazioni della parola generanno poesía.
Per quello è necessario che le forme spaziali,
último lusso della ragione contro lo poético-umano,
scoppino in frammenti.
La forma sará,
senzaltro,
le deformazioni che la violenza delle combinazioni
gli imponga.
Amanti della
delicateza,
affonditi insieme a me vostre garfi atlántiche
nel corpo della bella che finisce di morire.
lascio il mare.
Costrugono la chiara meseta
-al di sopra di tutti i livelli-
la casa del poeta.
Piccola e cálida torre
dove la merda e gli spanti,
azzurri uccelli ,
richiamano
il privilegio sul secolo.
Piccolo secolo
evanescente,
avrá
ti lo prometo
nel finale di tuoi finali
un piccolo uomicinodi parole,
una piccola legge,
una piccola oscurità totale.
L’uomo del principio nascerá delle ombre.
Mi sembra una scioccheza continuare a scriverti, so’ che non
capirai.
Ti disse:
mi importa niente, tutto mi da lo stesso.
Parlerò
e farò scoppiare mio corpo contro la opaca montagna.
Tutto mi da lo stesso
mia vita è il tempo degli uragani.
Mia mente non è
la stúpida machinetta di calcolare che tú conosci,
mia mente è il tempo,
tuo corpo aperto come il sole, quello è mi mente.
Mi allegra che viviamo di qualsiesi maniera.
La passione,
gia loindagammo,
è un arte.
Ho deciso lasciarmi crescere la barba, crescerá.
Si deve sapere: tutto crescimento dipende di una decissione.
La proibizione del insesto mi segue resultando una legge
tuttavia adeguata
per il mantenimento delle relazioni sociali.
Primo deve essere abolita la neurosi,
vedere se è possibile mettere a punto la sessalità che richiama
la rivoluzione borghesa.
Altre forme di sessualità verranno dopo.
Il plus godere,
e questo è vero in qualsiesi luogo dil mondo,
prima o dopo del edipo,
avanti o dietro dello specchio,
ha a che vedere con la schiavitù.
Quel che voglia sua libertà, che si la procure.
A me, particolarmente, la libertà non mi interessa.
Mi interessa conddannare
a chi, per il peso di una parola teórica,
pretendono redimire la mancanza corporale ripudiata.
Il corpo non essiste,
la parola ne anche.
Si tratta di una combinazione.
I gruppi dovrebbero scordarsi di sua preistoria.
Se il passato non essiste,
la madre è un invento.
Sono un cercatore d’oro.
Cerco una passione insostenibile,
una passione che ti torni pazza,
un colore definitivo per tuoi occhi.
Questa volta ti ingannerò fino alla fine ,
dovrai inamorarti della mia maniera di scrivere.
Perdona la parola del poeta
lei ne anche ci appartiene
sua voce è la tempesta di nostra voce,
suo canto è lo scoppiare di nostro canto.
Il corpo del poeta
rimane
a mille kilómetri di profondità,
è irragiungibile.
Menassa
recitando Erotismo(2:05min) (No se desespere mientras baja el video)
Tutto
migliora armonicamente.
Il silenzio fu
perche stá proibito cantare mentre si lavora.
Tutti i lavori ho realizato
e ho realizato anche il lavoro della notte
e ho goduto in tutti i lavori realizati.
Notti di fumo e di pasione dove mie parole
si agolpaban contro la verità e macellavano
il ricordo.
Vivo in un mondo dove il meglio è soffrire.
Dove l’umanità si misura per la quantità di sofferenza
e tutto questo
non potè aver sucesso , di nessuna maniera, in sólo quaranta anni .
Certi gesti, certe parole hanno il bollo della antichità
y questo
non è, come si crede, una cosa buona.
Inventiamo il tempo, ci fará bene a tutti.
Spero con pazienza che
la vita occorra.
Lo siile orientale
mi cade bene.
Tutto è lento in un popolo dove la civilizazione
ha fatto sue stragi.
Miei giorni non hanno tue storie,
hanno una finestra ad una città,
tonti ricordi di sangue
e assenza di parole.
Instalato nella vecchiaia,
penso che i padri,
i veri padri, non muoiono,
egli sono sue parole.
Tutto passato che non
si trasformi in scrittura
sará
vano profumo notturno.
Scrivere della lenta e noiosa vita mi resulta diffícile.
Contando tercamente il denaro,
sentendo
che, questa volta,
non potrò.
Tutto stava preparato prima di che io arrivassi
e purtroppo
non si potranno desintendere di qualcuno che tanto gli conosce.
Sono,
glielo dico a Ella in una lettera,
l’antropólogo della società contemporánea.
Cibo e quelle cose credo che avvrò.
Vivo tra loro, mando mie figli alle sue scuole.
Sto bene, sólo mi interessa la vecchiaia,
i mecanismos della muerte.