COMO LE ALI SERVONO PER VOLARE,
CREERÒ ALI A QUESTE
PAROLE CHE SEMBRAVANO AVERSI
INMORTALIZATO DENTRO DI ME
Aprirò le porte
inunderò con mie parole le popolazione vecini
per incontrarme per fine con mio destino.
Mio destino di zúccheri e azari.
Paese della
pazzia
dove circolando liberamente
animali selvagi e oche dorate.
Regno
delle dulci passate di lingua per il culo
o delle strane e inquietanti travesíe notturni
dove amare al prossimo, era in realtà, nstro único fine.
Anémone
buttiamo anémone a gli occhi degli malviventi
cerchiamo nelle sue pelli
l’affettuoso bacio di una mamma strana e umbrosa
Eva e Adano, dea delle tristeze putattane di occidente,
mostrali la mela
alloga in tuo grebbo quello che avrá di morire.
Del mare del mio paese posso dirlo tutto.
Parlare di suoi colori e di sua serenità.
Il mare di mio paese sembra un prato.
Crescono in pleno mare acacias e malvoni
come nella casa del nonno Antonio.
Quel prato azzurro splode di colori
quando in primavera fioriscono sue donne.
Al’alba tendevano le reti tessuti in casa
a mano per vecchie donne con pan di se