Oggi anche
si festegia
il giorno internazionale del lavoro.
Giorni per
ricordare
tutto quello che non si potè.
Quei giorni
che i morti vengono in tropel
a domandare
¿per ché si le ricorda?
Lácrime per
piangere
quello che mai si avè.
Cavalli pazzi
cavalle impazzite
delusi riflessi
del fuoco
dove arderono le streghe
quieta colomba ferita
sosiego intrecortato
per la verita
pace
con le ali rotte.
Crescendo mi fu
rendendo conto
che vivere non era sufficente.
In principio
cominciai per cambiare
alcune ore della mia vita
per alcune parole.
Quelle questioni dil sesso e del oro
della piccola e simpática libertà
della políticaumbrosa.
Le parole si
unívano una al’altra
come pesate reti
e in quella solitudine fu necessario amare
conoscere l’amore
amare l’amore
essere per l’amore
come se l’amore fosse se stesso.
Ammazzarsi per
amore.
Coinvolgersi
nella tristeza
di un crimene per amore.
Sognare ed
essere sognato
sempre per la stessa persona
ed avere la valentía per amore
di mpicarsi
per il cammino delle ombre
ogni volta che la cosa amata lascia di sognare.
E l’amore con
tanta pazzia
porta il movimento degli astri.
Soli quieti
innamorati di ballerine lune
lune cieche
ballando per l’obligo del’amore.
Dopo ancora
intregando altre ore della mia vita
ingresai nel cosmo.
I soli quieti
giravano allo stesso tempo
nei dintorni di altre catene .
La luce
era sólo il riflesso della sua ricerca .
Fili. Nudi.
Sorrisi.
Piccol gloria.
Uomo nelle tenebre .
Sono quello che
gia non soffre.
Non chiedo pane.
Chiedo estensione marítima.
Tuoi belli occhi
stesi a mia pelle
rotondi
abismali
guardando cóme brillano
mie labra in alto.
Pelle di noci
spartite
pelle di alcántare.
Bacio tua bocca
inciecata.
Mordo tua bocca aperta
per il delirio del sangue
e toglio della statua che sono
mio petto innamorato.
Non ho sete.
Sólo pelli e versi
per il cammino del’uomo.