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settimanale per Internet Indio Grigio FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2004 NON
SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE INDIO GRIGIO
È PRODOTTO INDIO
GRIGIO EXTRA Nº 189 ANNO
IV Le
misure dil PP contro il maltratto
¡Ché
giustizia di merda! Un
giudice afferma che andare Assolve
alla sua copia perche l’attitudine della
ROSA
M.TRISTAN
MADRID.-Cambiarsi
il vestito, andare alla moda e portare anelli, gioielli e orecchini, e inclusive
“ occhiali grande”, sono segni esterni che, secondo il giudice Francisco
Javier Paulì Collado, dimistrano una “ capacità di svolgersi che, certamente,
non coincide con quella di una donna che a passato sei mesi sommessa ad agresión”. Così
lo specifica il magistrato,titolare dil Palazo di Giustizia Penale Nº 22 di
Barcellona, nei fondamenti della sentenza che assolve al marito della giovane
marrochì Latifa Daghdagh per mancanza di mali tratti su sua moglie. La
sentenza non a disperdizi.Per una parte, riconosce che esiste un informe medico
forense il quale indica che la donna aveva”colpi distribuiti per tutto il
corpo” fruto delle “botte”, pero distacca che non si ditaglia “la
colorazione” delle botte, per il quale non si può sapere la data delle botte
alla donna. Per
il giudice, il fatto che fugesse della casa dopo ricevere molte botte-secondo
sua testimonianza-“non concorda con il temore, la sfiducia e la poca capacità
di iniciativa, che lamantabilmente, presenta la síndrome della donna
maltrattata”. E
agiunge:” Incluso l’aspetto fisico che presenta Latifa durante gli tre atti
della sentenza, non solo ben presentata, sino anche vestita ogni giorno
diversamente,alla moda,con anelli, bracialetti e curiosi orecchini, occhiali
grande, dimostrano una capacità di Latifa per visionare l’esterno che,
certamente, non coincide con quelle della donna che a súbito mesi di agressione. Se
questo non basta, la sentenza specifica anche che suo interrogatorio – due
anni dopo dei fatti dinuciati-“ si ha realizato in normale tranquillità
(sic.) osservando alla stessa(Latifa) serena, rispondendo senza gesti essagerati
alle domande”. Una
serenità della quale,purtroppo, non aveva ne segni quando
gli cambiò il viso al ricordare a EL MUNDO, il suo arrivo a questo paese,
tra un matrimonio forzato con un giovane marrochino al quale non conosceva. ------------------------------------------ “Miei
genitori mi venderono ai 17 anni, non so’ per quando denaro.Mi sposarono e due
anni dopo mi mando i documenti per venire alla Spagna , a Hospitalet de
Llobregat ,dove viveva con sua madre” .
Nel
suo viaggio da Casablanca, Latifa pensava:”Non lo conozco ne lo voglio però
se è buono rimarrò con lui”.Sua speranza si sfumò poco dopo di arrivare,
quando suo marito li rubbò il passaporto, qundo gli proibiva di uscire di casa,
quando cominciò a picchiarla con qualsiesi scusa o senza nessuna.
QUESTO
È QUELLO CHE SUCEDE ALLE DONNE DONNE
DIL MUNDO MANTENETEVI SEPARATE Indio Grigio
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