Rivista settimanale per Internet Indio Grigio
Nº 173. ANNO 2003 GIOVE 9 DI
OTTOBRE

 

 FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2003

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPAGNOLO, FRANCESE, INGLESE, TEDESCO
ARABO, PORTOGHESE, ITALIANO E CATALANO

Reptando en la memoria

INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIONE
LA LUCENTEZZA DELLA COSA GRIGIA
E
L'INDIO DEL JARAMA
LA FUSIONE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

 indio grigio


INDIO GRIGIO Nº 173

ANNO IV

EDITRICE  

CONTRIBUENDO ALLA CONFUSIONE GENERALE

Signor Presidente, sono stanca dil suo silenzio,
cosí, che spero che, questa volta, 
Lei si incoragi a rispondere

ad una cittadina preocupata come spagnola
e su questo particolare mi piacerebbe comunicarle
che mio marito dice, e senza animo di ofenderé,
che io sono una spagnola vera,
ballo il tango pero lo ballo così così,
quando parlo
ritaglio l’orizonte come se fosse
una donna del sud, di Andalucía,
e mi inginocchio sólo di fronte a l’uomo
che me lo chiede amabilmente.

Li scrivo per quello dil chapapote
ed alcune altre cose 
che abbiamo scoperto tra suoi partidari.
Non  vogliono che Lei  torni ad essere Presidente
perche lei, cosí dicono, è  molto malo.
Quando alcuno di suoi  ministri, o alcuno suo vicino,
collabora, accelera o ingrandisce una catástrofe,
lei
 lo castiga, terribile signor,
li proibisce mangiare la
 cioccolatina settimanale.
Molto bene, Signor Presidente, quello si chiama
manovrare la giustizia con amabilità,
allo
stile delle  montagne messicane:
Per gli amici, la mano;
per gli enemici, la legge.

Dopo stá  quel’altro assunto 
della pulizia cittadina che,
per dire la verità, sempre mi piacè.
Quando giovane ero pro-China
perche in China era obbligatorio
farsi il bagno tutte le mattine
.
Dopo, anche, mi immagino
che lei si riferisce ad altro tipo di  pulizia,
quella che annunciano per
televisione:
Espulseremo  delle strade di Spagna
a tutti i malati grave, al cioccolate,
a maría, a bianca neve, a tutte le puttane, 
a tutte le ubriache e a tutte gli omosessuali.
 
Allora bene
, Signor Presidente, io  glielo dico,
se  lei fa quello della pulizia
non  solo  rimarrete senza votanti 
sino che la Spagna, nostra Spagna, 
rimarra senza cittadini
.
Così che
, come una vera madre,
voglio consigliarli per il bene di tutti.

lasci la strada come stà e tratti
 
di pulire meglio suo marciapiedi e
,
Signor Presidente, non dica bugie,
non dica  alle donne che
sono uguale a  gli uomini
perche  quello è teoricamente indemostrabile.
E non gli dica alle coppie 
per che disederanno avere figli 
che è molto facile educarli.
Ricordi, Signor Presidente, che noi,
lei anche
, viviamo in un paese
dove non possiamo educare ben e
ne ai cani.
E prima di cominciare
il finale
vorrebbe dirgli che sarebbe
 meraviglioso
per tutti gli
 spagnoli che suo Governo
permettessi
chei cittadini parlassino
un po’ cosí, o cosí, o cosí...
Pero i professionisti che formano suo Governo
devono parlare
 il castellano con elleganzia,
con distinzione e cuasi senza ripetizioni, in tanto
il castellano è un idioma exquisitamente ricco,
e se qualcuno non riesce o non può dil tutto, 
non importa, qualcosa  dovrà studiare. 
E gia sappiamo
, perche lo dicono i giornali
ed anche suoi
riti privati di televisione,
che
i presidenziabili di suo partito
non hanno ne sua belleza, ne sua statura,
pero, Signor Presidente, un Capo
debe essere gentile con i suoi
 delfini,
contarle qualco della verità:
Quello della
 belleza è perche mi truccano
e quello
della statura è perche stò, tutto il  giorno,
seduto  nelle sedia che mi regaló Felipe e,
a dire verità, in questo momento, vedendo
gli
 inutili che mi circondano, non so’, non so’,
se potrò abbandonare la sedietta.
A me, Felipe mi loimparò tutto.
E lí, fu dove sua moglie
si  fece presidenziabile, quando li domandó:
¿Anche ti imparò a caderti della sedietta?
E non voglio dimenticare che io
li scriveva la  lettera
per l’assunto della guerra.
Mi disse mio marito che non mi dimenticassi di dirgli
che è molto
dispiacevole  per tutti li spagnoli
che gli últimi discorsi del suo partito
ci
 hanno avicinato a gli Stati Uniti, che stá molto lontano,
e ci allontanarono di
 Europa, che stá tantovicino.
Ah, un’altra cosa, mi disse che li domandassi
se lei sapeva, perche io non lo sapeva,
che per vincere
una guerra
è necessario distruggere l’enemico
¿Capisce, Signor Presidente?
È necessario, per vincere una guerra,
am
mazzare, violare, rompere, rubare, incendiare, ammazzare ancora,
distruggere gli ospedali così l’enemico non avrà salute,
distruggere le scuole
così i figli di l’enemico non avrà educazione
E dopo
, signor presidente, aquelli che restano vivi,
rubbarli le richeze naturali
 
governarli  con legge straniere
e guidarli
con una religione diversa a  quella che professano.
Io non capisco, signor presidente, perche lei
vuole fare quello
 al popolo di Irak.
Lei dovrebbe
 consultare questo assunto
con sua moglie, che intelligente e cristiana,
può consigliarlo
 contro la guerra
Per esempio, ella li potrebbe dire
che per un cristiano è prohibito
mentire, ammazare, violare, rubare
e, al di là di tutte le cose,
un cristiano non debe desiderare la donna del prossimo
e ne anche suo  petroleo.

L’Indio Grigio

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