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settimanale per Internet Indio Grigio FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2002 NON
SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE INDIO GRIGIO
È PRODOTTO INDIO GRIGIO Nº 118 ANNO III EDITORILE INTERVISTA
AL POETA MIGUEL OSCAR MENASSA Carmen Salamanca: ¿E diversa posizione quando uno legge che quando uno scrive? Miguel
Oscar Menassa: Chiaro,
pero non cè tanta differenza, nel senso di che una scrittura mostra come lei ha
procesato una lettura. Quando a lei gli
piace un poema mio,per esempio,uno di quelli poemi che aparentemente trattano
della realtà, a lei gli piace perche ha qualcosa che lei
vorrebbe aver fatto (dico a lei perche è poeta) e che non riuscì per
adesso. Un buon dire su una realtà,
quella è una buona maniera di legere, allora, io lí gli mostro come ho processato la lettura di quella realtà.
Che non è che lei non abbia capacità di scrivere, quello che a lei gli manca ,
a volte, è un buon processo della relata, della lettura, che il problema non stà
nella scrittura (in lei no perche lei scrive molto bene). Bene questo che inlei
sucede a volte, in nostri contemporanei spagnoli, passa quasi sempre. CS:
Ci sono problemi nel processo della lettura. MOM:
Nella lettura stessa. Io posso sopportare come scrivono alcuni (che scrivono
abastanza male), pero come legono, ché ideología trasmettono, quello già
non mi piacè molto. Contro quello possiamo essigere a gli scrittori che non
trasmettano la sua malattia ¿come che no? Sí che possiamo. Che, già chè la
società gli mettè lì a scrivere, ad essere
chi trasmette quello che stà sucedendo, che trattino di non trasmettere
al futuro soltanto le malattie che patiscono, che abbiano qualche avvicinanza
alla relata sociale, alla relata científica dell’epoca.
CS:
Un poco di pietà. “Gli chiedo a Dio pietà, anima, un po’ di anima per
arrivare alla
fine del mese.” "Voglio
dipingere" dice. Io sono stato
a guardare le vitrine del bigliardo, cio’è, ho guardato dipingere, otto, nove
anni. MOM:
Mi piaceva più guardare che giocare, quando ho avuto molta voglia di giocare
apparì dell’altra parte giocando. ¿Imparò qualcosa? Sí. ¿Per ché? Perche
andava a giocare, pero quello può dirlo dopo, perche se mai avessi giocato,
guardando non avesse imparato niente, mai potremmo sapere se avessi imparato
qualcosa o no. ¿Cosa
dicono le ragazze delle realizazioni cinematografiche che stiamo facendo? CS:
Sono felice. MOM:
Pero ¿ cos’è che ammirano? CS:
La forza di queste cose.Mi dicevano che stanno tutti come matti cercando temi
per fare documentali, noi,in vece, abbiamo temi fino al prossimo secolo. MOM: Potrebbero fare un documentale con me. “Un giorno con Menassa”. CS:
No, la vita. MOM:
Bene, la vita. Ascoltami una cosa, adesso porto 40 anni di poeta, quando aveva
20 ó 25 anni di poeta,c’era una donna che diceva : “Non si può fare una
antología della tua opera senza mostrare che tú generaste persone, che
generaste scuole”. Quello quando cumpiva 25 anni di scrittura. E già lei
pensava che, al di là della opera, l’importante era
l’affare sociale. CS:
O sia, tua opera ampliata. MOM:
Un creatore, per esempio, un uomo colto, può trasmettere questa cultura a un
mondo di gente che,senza la creazione,non arriverebbe mai.Allora,io quello che
non capisco è perche gli stati danno tanta poca importanza alla creazione.
Perche (suponendo che io sia un buon pittore), se io sono un buon pittore, devo
avere tutta la pittura di tutti miei contemporani, e alcuni pittori di questo
secolo e dil secolo passato nella pittura.
Va bene, il tipo non ha
posibilita a niente, però se avessi oportunità , se io gli metto questo vicino
alle sue mani, al prezo di un kilo di pomodori, se metto la scuola di arte al
prezo di un figlio di una Villamiseria
o di una chabola (perche una scuola di arte lo stato si ha reso conto
che porta sagezza ed educazione) e allora metto a portar di mani le
scuole di Belle Arti, a posibilita dei bambini della Villamiseria, mi rubarono
qualche tela , mi rubarono qualche colore, pero avrà grandi pittori, e anche
non soltanto grandi pittori, sino anche gente che diventerebbe colta. Perche
anche la dificoltà di dipingere fa che io possa valutare la pittura degli
altri. Perche lei dice ¿come ha coragio a fare quello, pero ¿per ché mi dice
quello? Perche lei lo vollì fare
l’altro giorno e non riuscì. Dopo,
io non sò se si può dire che dipingendo
un quadro grande, per il modo di usare la pittura, allo
stesso tempo dipingè tre quadri piccoli. Che io non so’ se si può
dire questo. Sai che ho ragione perche se incontriamo che questo è estetico,
che a lei gli piace e lei non è nessuna stronza, la tela costa tanto, lepitture
costano tanto, ha avuto un ora di lavoro,¿Quanto? Bene 120 euros che,
sicuramente io devo venderlo in
3.000 euros questo quadro. ¿Vedeti che 3.000 euros già è proibito
? Già l’abbiamo proibito a più della meta dell’umanità, vediamo se
può capire lei quello. In vece, se
lo mettiamo ad un prezzo
ragionevole, già so’ che cè gente che non ha ne anche per comprare patate,
bene pero se lo mettiamo ad un
prezzo ragionevole aumentiamo la
porcentuale al 80% della umanità. E
non è poco.
QUANDO CERCHIAVAMO IN ALTRI UOMINI E DONNE Quando cercavamo in altri uomini e donne, Quando cercavamo in altri orizonti, cammini, Era che niente
cercavamo quando cercavamo, Ci passavamo uno al’altro con lenteza, CARA: Lo
capisco, piccola, in mezzo di tanta luce, nessuno sará capace di
mendicare per
candele. Un
ritorno alle più
ricondite galleríe dil ricordo. Tutto quello che non potè essere
per le grandi catarate della dimenticanza. Aquelle onde, quelle vertenti
che se si illuminavano
sarebbe tutto l’universo. Cieli
coinvolti in dei alterati per l’amore, perfetti cieli cosmici
adulterati per il bene. Bestie
immacolate, ullulare dil tempo perso dell’amore. Innegrito
passagio voluttuoso tuo corpo inciecato. E
sono per ultimo, cara,per dire fino alla prossima, un bianco caballo
innamorato, della pianura che percorre con suo canto . Un’aquila che si
innamora dil vento che, sua ferocità, spacca in due quando vola.
-
Guarda dottore, stò toccando fondo per una scioccheza. Loro si vogliono e
si desideranno tra di se, allora, non posso capire per chè
risultanto tanto difficile gli incontri.¿Per ché, per nostra
cultura risulta tanto inmorale l’amore tra più di due
persone? Non sò, non sò, qualsiesi altra perversione per cattiva
che sembra, alcuna che altra protezione sociale riceve. Pero mio caso,
dottore, un uomo sano, che
avendo psicanalizato, come io l’ho fatto , la relazione con
sua madre e può amare a due persone alla volta, è qualcosa che
nessuno può tollerare , ne anche gli attori di quella passione sono
capace di tollerarla. Quando
stiamo tutte due da soli lei sempre mi ama.Aprofittando la docilità di
lei in questi casi, dovrò inventare, la monogamia moltiple. Varie
relazioni, pero come se tuttefossinino
l’unica. Diverse
donne, diverse relazioni, pero tutte con lo stesso male.Una certa
resistenza ad intregare
plenamente la relazione alla parola, all’umanità. -
Continuiamo la
prossima.
Soavemente fui spingendola verso il bagno di donne. Lei aveva una gonna molto corta così che, , immediatamente, gli arrivai al coño. Lí, lei si abracció e sospiró. Mentre
l’accarezava soavemente tra le gambe, lei incominció a sospirare, a mio
intendere, un po’ forte in relazione al luogo dove ci incontravamo,
chiusi in una delle stanzette dil bagno di donne.
La
situazione mi impaziva, e pensando che a lei gli piacerebbe vedere come si
mi aveva mezo il mio cazzo con i suoi sospiri, mi sbottonai e lei mi mettè
la mano e cominciò a gridare: -
Pero ché cazzo che c’hai. Ce
l’hai molto grande. E
mentre si sedeva nel inodoro e incominciava a succhiarmela, continuava
dicendo sottovoce, mentre mi la succhiava: -
Ché cazzo, pero che cazzo che c’hai.
Io
mi lasciava succhiare, pero non poteva lasciar di pensare che quella
ragazza, così come stava succhiando, poteva cambiare la mia vita.
Lei
si sentì amata, dopo di tanti uomini, per la prima volta e godè come mai
e mi amò e mi volè dar tutto ed io gli disse che si, per che lei avesse
il primo orgasmo, però non prendè niente. Lei
si abracciò, fortemente contro di me, e si sentiva abracciata ad un
torrente di luce e finì e si corrè in due o tre lingue, lì, abracciata,
quieta, illuminata. Io gli
macchia tutto il vestito con seme aromatico e lei mi
chiedè per favore che gli lasciasse beberé alcune goccie del mio
seme, e mi bevè, come se mio corpo foie un bicchierino di limone . Fino a il giorno di oggi hanno votato: Pornografia: 256.000 Erotismo: 420.000
1 Fare il bene facendomi il bene, questa è la chiave del umanismo cristiano. 2 Abbiamo
arrivato a qualche luogo: Un deambulare eccentrico ad uno stesso, quello
è il cammino della poesia. 3 Tutto
quello che aveva nel mondo niente era per lui. Solo lo guidavano suoi
sentimenti religiosi che, per altra parte , non
apparegiava con nessuna religione. 4 Abolire
la verità dil denaro producendolo. 5 Fummo
Giovanni, adesso siamo vecchi, in nostro campo, alcuni Giovanni viviranno
di nostro lavoro. Acettare quello ci farà grande.
La
gente pensa cose terribile della gente. Eravamo
coinvolti in una bruma espesa, vedevamo un pacco, per lí, nei nostri
dintorni , un corpo buttato su altro corpo, pero non potevamo
riconoscerci. Cosí
passarono vent’anni.. Ci
avevamo fatto di tutto, ususpazione di titoli
ed onori, disprezo, staffa, furto diretto e, una
che altra volta, l’amore. Pero nessuno si rendeva conto di
niente, anche, eravamo ciechi. La
bruma ne anche era per noi. . Éravamo
indifferenti, occorresse quello che occorresse nella relata, ci rendeva più
o meno uguale. Dicevamo
"povera gente" e la gente eravamo noi. Índio Gris
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