Rivista settimanale per Internet Indio Grigio
Nº114. ANNO 2002 GIOVE 26 DI LUGLIO

 

 FONDE - DIRIGE - SCRIVE E CORRISPONDE: MENASSA 2002

NON SAPPIAMO PARLARE MA LO FACCIAMO IN VARIE LINGUE
SPAGNOLO, FRANCESE, INGLESE, TEDESCO
ARABO, PORTOGHESE, ITALIANO E CATALANO

INDIO GRIGIO È PRODOTTO
DI UNA FUSIONE
LA LUCENTEZZA DELLA COSA GRIGIA
E
L'INDIO DEL JARAMA
LA FUSIONE CON PIÙ FUTURO DEL SECOLO
XXI

 indio grigio


INDIO GRIGIO Nº 114

ANNO III

EDITORILE

INTERVISTA AL POETA MIGUEL OSCAR MENASSA

C.S.: Lei diceva l’altro giorno che noi stiamo inventando un tipo di creatore molto  interessante, perche sono creatori della realtà, quelli del Gruppo Zero. Se non  hai lavoro,non puoi  essere creatore.

MOM: Chiaro, se abbandoni tutto per la creazione, non è creazione, è  nevrosi e il mondo è pieno di nevrotici e anche tutti  i creatori anteriori a noi erano  più nevrotici che la pomona, soffrivano una barbarità. Noi solo soffrimo per lavorare nella produzione del denaro, se finì nostro soffrire. Facciamo l’amore contenti,dipingiamo contenti,scriviamo contenti,andiamo per le strade contenti. "¿E lei non soffre mai?" Sí signore, anche sono cristiano, devo lavorare per produrre denaro, per  poter camminare contento per la strada. Sono sciocchezze rivoluzionari a livello della borghesía media, della borghesia intellettuale... Io credo che l’ intellettuale che non paga tasse di luce, pulizia, vive in una città  sporca, non illuminata... Se nessuno pagasse le tasse , avrebbe caos e lei sa’ che il caos, se lei è un genio, arriva alla creazione pero se lei è una persona normale (e noi siamo tutte persone normali), porta alla discordia, alla ribbeldía. Per quello che il disordine è contrarivoluzionario, perche ha da vedere con il compire, o no, di certe leggi interiori. Se sono molto disordinato ¿cosa vuol dire? Che ho schiavi, che  sono in Grecia, io sono  lo scrittore, l’artista ed ho vente, trenta, quaranta schiavi che sono lí facendo mio disordine.

¿Vedeti come costa fare  un libro di poesia? Il disordine è, per esempio, publicare l’ultimo libro di poesia, che io  publicherò adesso(Al Sud  di Europa), tal quale l’avevo immaginato la prima volta, quello è disordine. In vece, io lo leggè 20 volte e li togliè poemi,correggè poemi, lo traslocai, allora adesso per me è qualcosa sociale, è qualcosa che, al metterlo lì, nel mercato,  , beneficia a tutto  quello che stia vicino. Invece , se io lo publicava tal quale lo aveva pensato il primo giorno,  pergiudicava ad alcuni, beneficiava ad  altri... come qualsiesi gesto umano.

Un libro di poemi di un uomo come io, che ha scritto tanti libri, debe intentare servire a tutto il mondo, che non si può. Pero una cosa è che non  si possa ed altra cosa è che io non lo provi. Ricorda che la saggeza degli  lamas passa per sapere che non si può e  continuare intentando, quella è la gran saggeza del gran lama. Il lama è quello che, al non incontrare la soluzione, dice che non ha soluzione; il gran lama è quello che, sapendo, come suoi compagni, che il problema non ha soluzione, continua trattando di risolverlo.

Perche la cultura non ha niente da vedere con il soggetto individuale, la cultura è lì, se lei la vuole prendere, l’ereda, se non la vuole prendere, non l’ereda.  Anche in África, ogni tanto, appare un poeta, appare una donna riclamando suoi  diritti. Al di là della maniera indegna come sono trátate le donne in alcuni popoli, ci sono donne che hanno voce in quelli popoli  che in Europa, dove se gli tratta "idealmente". E comparai con África, se arrivo a  comparare con Latinoamerica, perdono per  ottocento mila punti.

L’altro giorno mi mettè a pensare nel sciopero generale,i sindacati devono dimostrare che fanno qualcosa. O cerchiamo un’altra forma di protestare o non ci ascolteranno. Per esempio, andiamo alla strada a manifestarci però nessuno  leggè la legge. Se 500.000 cittadini spagnoli leggono la legge e realmente  son in disacordo con la legge,quello è più poderoso che 70 manifestazioni. Una manifestazione dava pánico quando provocava un cambio di stato, quando una manifestazione attraeva al  popolo.

AD: Nel 68 se  finirono le manifestazioni.

MOM: Qualcosa che colpisca come colpiva un sciopero generale 40 anni fa, qualcosa che colpisca come colpiva una manifestazione sostenuta durante duo o tre giorni, 50 anni fa. Perche già non colpisce più, ebbe assimilazione, gli stati sono molto poderosi perche assimilano. Quando si dice che il  comunismo fracassó totalmente, ci stiamo riferendo a che il comunismo in Russia fracassó, come la democrazia cristiana fracassó in Italia. Pero il marxismo no fracassa,  nel senso che il capitalismo ha dovuto generare modi di adozioni delle idee rivoluzionari, e già assimilò, il modo di protestare di cinquant’anni fa che noi continuimo ripetendo, stà  talmente assimilato. 

Io credo che si debe disorientare al nemico.Io,per esempio, a volte penso:  rimanemo quí con i  Giovanni tutta la notte dipingendo nel posto di tele, che sono più care, in carta, dipingemo 400-500  carte al óleo e al’altro giorno  gli mettiamo tutti dintorno alla casa di gobernó. Dico che quello fa più che una manifestazione, perchè qualcuno capirà  e con uno che capisca, basta: "questa gente, con molto meno denaro che il Ministero di Cultura, guardi tutto quello che è capace di fare". Che io credo che si debe incominciare a compararsi con l’stato, perche quello che  facevano i protestatori di cinquent’anni fa,  lo stato si lo ingiotì. I protestatori moderni non facciamo niente ancora. 

Cosí come lo stato sa che, se io aumento un punto quí la protesta, è tanto, e quando si  sbagliano perdono il governo, se loro dicono "stringiamo  quí che sólo si alzerà il 5% della popolazione" e si alza il 15% della popolazione, perde il governo. Pero un intellettuale della mia classe, della mia categoría, sa’ come funziona lo stato. Per esempio, in Argentina  cè un verde che va promettendo non so’ che cosa; io, che sono un intellettuale moderno, penso che quello non va, perche non  possono permetterlo. Vogliono nazionalizare la banca quando  quello che devono nazionalizare è  a  gli argentini. Questo scrivalo.

¿Come gli vado a  chiedere che  lavori per il Gruppo Zero a  qualcuno che non è dil Gruppo Zero? ¿Come vado a chiedere che lavori per  Argentina a qualcuno che non si sente argentino. Per quello che la gente più “leale”, la gente che lavora per il Gruppo Zero, è l’unica gente alla quale il Gruppo Zero li protesta, alla gente che lavora gli posso dire“pero come  mettesti quello lì”.

A quello che ha dipinto un quadro gli posso dire, a quello che non fa nessun quadro non gli posso dire niente e, meno che meno a quello che si sente strano alla pittura  ¿Cosa gli dico? In vece, se  lei si sente vicino al Gruppo Zero, lí mi interessa corregere l’errore,lì mi sforzo per che l’errore non suceda e, chiaro anche il cittadino può sentire che  "giusto io che compio  con la normativa, mi gonfiano le palle  ", pero è che lei  forma parte di quelli che compino  con la normativa, stá acettando una legge, stá producendo una legge, qualcosa dovrà cambiare, stà producendo un modo di vivere diverso. E quello non è gratis.

POESIA, POESIA, POESIA, POESIA

Sono  quello che arriva al centro profondo della terra.
L’ozono vile,
l’ossigeno apassionato del universo,
il sangue  bestiale.

Ho deciso vivere in un trapezio astrale,
ser la marioneta intergaláctica.

Provengo della terra,
sono il foribondo venditore di illusioni.

Mia vita è quella di tutti.

CARA:

Quando tutti aspettavano mia desaparizione, sparisco.

Sono il perffetto incanto della poesia a tutto confort.

Un buitre almacenando sua propria carrogna. Una tristeza diventata piccola per il per il logro di  essere.

A cielo aperto tocco questa nota disperata:

Amo e sono amato.

Quando lei mi racconta come la amo, devo riconoscere essere l’unico capace di  farlo di quella maniera. Amata ostinata, terca serpente solitaria ataccata alla mia gola. Ti  piango, ti faccio pezzi nei miei occhi. Ho con me quella crudeltà  che tanto abbisti. 

Fui  quel delirio aperto dove capiva perffettamente tuo sorriso.E ci baciavamo le gambe con tenereza, perche le rane cantavano allegremente un porvenire  inesperato. Ti ritrovo, sempre ti ritrovo quando apro mia bocca, quando lascio per mia bocca che scivoli  apparatosamente tuo sguardo. Éramo piccoli  dei e, anche, piccoli diavoli sanguinanti. Un mischio di servitù e libertà, ambi inconcepibili .Come un buco vuoto in pieno mare. Come un silenzioso tocco di silenzio a morte. 

Fiscchio proveniente del mare.

Ho sentito la mancanza dolcemente  delle tue carni durante tutta la notte. Sognai, mi attaccai  a i bracchi della morte e tuo corpo non lasciava di chiamarmi l’attenzione. 

La  freddeza del mio corpo risultava inquietante. Sapevi  dirmi "amore, amore, il freddo è nostro sogno, la morte, la morte, la morte nostra  compagna inseparabile, amore, amore, il tempo su di noi si farà vendetta, degli grossi uomini delle nevicate terre del  odio."

Mi  piace scrivere, un rumore di cento mila cannoni imparentati con la cosa più potente dello umano,il resto, tutto il resto, fucili  putrefatte per il tempo. 

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- Oggi è 24 di dicembre, dottore,oggi mi tocca famiglia. Cosí che, quando finisca laconsulta con lei, tratterò di  andare a casa e festegiare con tutta mia famiglia attuale, quello spero, il Natale, che non sò ché merda di rituale è. Pero come tutto il mondo festegia, io festegio e bene che mi guasto mio denaro nel festegio come se sapessi quello che si festegia  . Può darsi che a tutti I padri di famiglia gli sucede lo stesso che a me. ¿Lei ché opina?... Chiaro,  mai mi risponde quando quando io lo spero, già lo vado conoscendo, a visto dottore, bene non mi risponda, le feste sono le feste e sempre gli organiza una donna anche se l’organiza un uomo. Quello che profondamente assimiglia un uomo ad una donna è che , per tutte I due, la madre sempre è una donna, e questa ugualmente mai fu trattata bene a fondo per I filosofi.¿L’annoio , dottore?

- Continuiamo la prossima.

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EROTISMO O PORNOGRAFIA?

Scendè alla strada. Ricordé, mentre caminaba verso il caffè, che  lei mi aveva detto:

- Riuscirai che abbia un cazzo bello per che possa entrare in lei e farla godere come una pazza.

Io assentí. Quella notte termo la stanza e insieme volamo più lontano che  Pegaso. Sono felice.

Non devo dimenticare che non ho spettative. 

Il  svegliare della mia sessualità alle 52 anni, mi fa capire meglio a mio marito, nel senso che io stessa  pagherebbe, quello che ha volte paga lei,per poter seguire vivendo mio sesso come lo stò vivendo in questi giorni. 

Messa in gioco di una energia corporale che in azzione erotiza tutte le zone dil corpo e  dintorni.

¡Ché meraviglia, sentire come il vacino perde suoi limiti  e sua mucosa è una spugna senssibile  pulsatile. Ché meraviglia!

- Buona sera-dice  lei questa volta da vero in un altro caffé  -. Venne a prenderti. Per la notte ho avuto bellisimi sogni.

In quel momento,  al vederla , ho avuto voglia di scrivere.

- Ché meraviglia sentire la pulsazione del enorme cazzo... La camariera mi interrompe per dirmi:

- Sono i  giochi preferiti del Dottore.

- ...cazzo, diceva sputando il  seme dell’umanità.

Lei che cosa pensa?

Pornografia   o   Erotismo

Fino a il giorno di oggi hanno votato: 

Pornografia: 250.000         Erotismo: 390.000

 

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QUALCOSA DI POLITICA O RACCOLTA DI SPAZZATURA  

1

Mi sono reso conto che , per poter sparagnare, si  debe guardare di tutti  . Una  delle arti per sparagnare è negarsi a tutti, però l’arte fondamentale del sparagnare è negarsi a sè stesso.

Dopo, chiaro stá, si deve avere qualcosa di sparagnare.  

2

La carnata, questa volta, è per pescare da  bocheroni  fino a tiburoni.

Spero che il personale non ricordi durante  il percorso a sua madre.

Intento in cinque minuti quello che non potè  durante tutto il pomeriggio. Scrivere un poema, di tale modo che  nessuno  già può dire  che  ho passato la vita facendo niente.

Stò aceptando lavorare e,purtroppo, mi rendo conto che seguendo  le tracce  della gioia cè qualcosa di lavoro nel godere più superficiale, più etereo, cè un lavoro,chi non vuole rendersi conto che continui vivendo con sua madre. 

I  sfilatori sono simbolici. Il cammino, quello della morte.

Avere potuto confondere mia piccola merda con la grande morte, è  soltanto per  togliere prestigio alla morte. Ceme non posso scriverla, ne anche la posedo.

Scrivere come un disperato o un matto nè anche serve.¡Ché disastro! Adesso avrà  qualcuno che se gli occorra giudicarmi per avere scritto, tra tanta merda, un poema.

Il circo, il vero circo, ancora non ha incominciato. Lí sarò alla fine il famoso gigante che, non potendo nulla,  potè tutto.

Índio Gris


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 Índio Gris